Innovazione green
e formazione
Bellanova
e il futuro
dell'agricoltura
Federico Sannella |
Il ministro delle Politiche agricole è intervenuto durante un convegno dedicato al nuovo modello agricolo italiano promosso da Birra Peroni dettando le linee guida per il domani del settore. Particolare attenzione è stata rivolta anche al rapporto con il consumatore, sempre più esigente e qualificato.
“L'eccellenza italiana dalla filiera agricola al consumatore: la trasformazione digitale per scelte consapevoli” è Il tema della tavola rotonda promossa da Birra Peroni nell'ambito del progetto “Campus Peroni” realizzato in collaborazione con il Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria. Il progetto è rivolto alle nuove generazioni con l'obiettivo di valorizzare con la formazione e la ricerca l'intera filiera nazionale brassicola in un'ottica di tracciabilità, trasparenza, sostenibilità e innovazione a beneficio del consumatore finale.
L'innovazione tecnologica - è stato sostenuto - può determinare una rivoluzione a beneficio della produttività e dell'ambiente, un'occasione che tutta la filiera agricola deve cogliere senza rinvii, affrontandone le sfide. «Innovazione e sostenibilità - ha detto il ministro Bellanova - sono due pilastri sui quali dobbiamo costruire il nuovo modello agricolo italiano e voi avete individuato il partner con cui stringere un patto: è il consumatore che deve avere la piena coscienza di quello che c'è dietro a un prodotto. È bene investire sulla formazione, sul trasferimento delle conoscenze perché tanto giovani possano confrontarsi con le esigenze del mondo agricolo. Anche la ricerca pubblica va rilanciata. A gennaio daremo vita alla Consulta sui cambiamenti climatici e le priorità agricole, mettendo insieme agli agricoltori, il mondo della ricerca, della scienza, le università per collaborare e ragionare su come riscrivere il piano strategico nazionale».
Il Ministro ha ricordato l'impegno del governo già messo in atto, come il disinnesco dell'aumento dell'Iva, l'abolizione dei contributi sul lavoro degli under 40 per due anni e l'azzeramento dell'Irpef per gli agricoltori.
«Il consumatore - ha sottolineato Federico Sannella - si è evoluto è responsabile e consapevole. Vuole anche che partecipare nella sua scelta di consumo alla sostenibilità del mondo. Noi siamo qui per questo, per cercare di capire come farlo tutti insieme». Per Masimiliano Giansanti, presidente della Confagricoltura, l'innovazione sarà la terza rivoluzione industriale posta dall’innovazione tecnologica e digitale. «La filiera della birra - ha detto - si è ampliata e vogliamo investirci perché l'orzo italiano è di eccellente qualità. Su questo tema presenteremo un progetto per garantire la qualità made in Italy. Gli incentivi all'innovazione in agricoltura rappresenterebbero non solo un riconoscimento di equità per tutte le imprese agricole rispetto alle altre realtà produttive, ma soprattutto un volano di crescita economica per le aziende e la loro sostenibilità ambientale».
L'intervento di Teresa Bellanova al convegno
L'incontro si è svolto a Roma, all'Hotel Plaza, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova con la partecipazione di Federico Sannella, direttore relazioni esterne di Birra Peroni, del presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti e di numerosi rappresentanti della filiera del mondo agricolo e della ricerca. Dallo scorso anno la Peroni, per la realizzazione del “Campus”, collabora con le università di Firenze, Perugia, Padova, Salerno Teramo e Tuscia per la formazione dei giovani con percorsi didattici e “sul campo”, con gli stessi agricoltori come tutor, per apprendere tecniche e della coltivazione dell'orzo distico da birra, del processo di maltazione e la gestione di una moderna azienda agricola.L'innovazione tecnologica - è stato sostenuto - può determinare una rivoluzione a beneficio della produttività e dell'ambiente, un'occasione che tutta la filiera agricola deve cogliere senza rinvii, affrontandone le sfide. «Innovazione e sostenibilità - ha detto il ministro Bellanova - sono due pilastri sui quali dobbiamo costruire il nuovo modello agricolo italiano e voi avete individuato il partner con cui stringere un patto: è il consumatore che deve avere la piena coscienza di quello che c'è dietro a un prodotto. È bene investire sulla formazione, sul trasferimento delle conoscenze perché tanto giovani possano confrontarsi con le esigenze del mondo agricolo. Anche la ricerca pubblica va rilanciata. A gennaio daremo vita alla Consulta sui cambiamenti climatici e le priorità agricole, mettendo insieme agli agricoltori, il mondo della ricerca, della scienza, le università per collaborare e ragionare su come riscrivere il piano strategico nazionale».
Il Ministro ha ricordato l'impegno del governo già messo in atto, come il disinnesco dell'aumento dell'Iva, l'abolizione dei contributi sul lavoro degli under 40 per due anni e l'azzeramento dell'Irpef per gli agricoltori.
«Il consumatore - ha sottolineato Federico Sannella - si è evoluto è responsabile e consapevole. Vuole anche che partecipare nella sua scelta di consumo alla sostenibilità del mondo. Noi siamo qui per questo, per cercare di capire come farlo tutti insieme». Per Masimiliano Giansanti, presidente della Confagricoltura, l'innovazione sarà la terza rivoluzione industriale posta dall’innovazione tecnologica e digitale. «La filiera della birra - ha detto - si è ampliata e vogliamo investirci perché l'orzo italiano è di eccellente qualità. Su questo tema presenteremo un progetto per garantire la qualità made in Italy. Gli incentivi all'innovazione in agricoltura rappresenterebbero non solo un riconoscimento di equità per tutte le imprese agricole rispetto alle altre realtà produttive, ma soprattutto un volano di crescita economica per le aziende e la loro sostenibilità ambientale».
di Mariella Morosi
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