Toscana, un “Patto di filiera”
per avvicinare
produttori
e cuochi
Tanti appassionati alla Leopolda |
A Food&Wine in Progress di Firenze il focus si è acceso sull’importanza di avvicinare i vari anelli della catena produttiva regionale al fine di affermarne la qualità e l’attenzione massima al territorio.
Un “Patto di filiera” stipulato non solo per valorizzare i prodotti e i produttori enogastronomici toscani, ma anche per renderli unici e saperli raccontare. Questo è quello che è emerso dalla 5ª edizione di Food&wine in Progress andato in scena nel weekend alla Leopolda di Firenze con 20mila visite registrate. Un accordo morale, ma che passerà anche attraverso iniziative concrete, fatto per salvaguardare l’identità del Made in Italy e, ancor più in particolare, dei prodotti regionali toscani.
Il tutto anche per alzare la difesa nei confronti delle multinazionali e del sistema della grande distribuzione che dei prodotti di qualità è nemico e che, spesso, abusa della dicitura Made in Italy, storpiandola e sminuendone il reale valore.
«In questa manifestazione - ha spiegato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, Roberto Lodovichi - abbiamo messo molti produttori a contatto con i cuochi, questo significa creare sinergia e permettere al cuoco stesso di conoscere da vicino il prodotto per poterlo cucinare al meglio e poterlo raccontare una volta portato in tavola. Stare a contatto con il mondo della produzione e visitare le aziende è il nuovo compito del cuoco. Il nostro impegno è quello di portare i produttori ai nostri eventi per far passare messaggi positivi e costruttivi».
«L’eccellenza di Toscana, l’area wine di Food & Wine in Progress - ha spiegato Cristiano Cini, presidente di Ais Toscana - ha richiamato quest’anno un’ affluenza addirittura superiore a quella dello scorso anno. La qualità dei nostri espositori e soprattutto la curiosità di conoscere i vini toscani nominati nella Guida AIS Vitae 2020 con le quattro viti, il massimo punteggio ottenibile, ha portato il pubblico delle grandi occasioni. La formula di collaborazione che già da cinque anni ci permette di essere qui insieme all’Unione Regionale Cuochi Toscani è vincente. Il connubio cibo vino funziona – ha aggiunto il Presidente - ogni anno ne abbiamo la conferma. Ampia soddisfazione l’abbiamo riscontrata anche tra i produttori presenti, che per due giornate hanno raccontato e fatto degustare le migliori etichette della propria cantina. L’appuntamento è per il 2020, per una nuova occasione di confronto e dibattito costruttivo, tra due realtà che nel mondo della ristorazione soprattutto, si compenetrano e si completano l’un l’altra sempre più». Italiaatavola
Il tutto anche per alzare la difesa nei confronti delle multinazionali e del sistema della grande distribuzione che dei prodotti di qualità è nemico e che, spesso, abusa della dicitura Made in Italy, storpiandola e sminuendone il reale valore.
Aldo Cursano e Roberto Lodovichi
«La consapevolezza di quest’anno - ha detto Aldo Cursano, nelle vesti di presidente Confcommercio Toscana - è che il futuro dell’agroalimentare dipende da tutti noi, ogni attore della filiera deve mettersi insieme per condividere dei valori e delle visioni comuni. In questa edizione siamo riusciti a fare il grande passo: unirci e assumerci le nostre responsabilità per rafforzare l’identità del Made in Italy contro le logiche della grande distribuzione e delle multinazionali».«In questa manifestazione - ha spiegato il presidente dell’Unione Regionale Cuochi Toscani, Roberto Lodovichi - abbiamo messo molti produttori a contatto con i cuochi, questo significa creare sinergia e permettere al cuoco stesso di conoscere da vicino il prodotto per poterlo cucinare al meglio e poterlo raccontare una volta portato in tavola. Stare a contatto con il mondo della produzione e visitare le aziende è il nuovo compito del cuoco. Il nostro impegno è quello di portare i produttori ai nostri eventi per far passare messaggi positivi e costruttivi».
Eugenio Giani
Presente anche Eugenio Giani, presidente del Consiglio Regionale Toscana che ha ricordato quanto questo evento sia importante per l’affermazione del settore a livello toscano e non ha dimenticato anche il mondo dell’olio e della pesca, ugualmente meritevoli come cibo e vino.«L’eccellenza di Toscana, l’area wine di Food & Wine in Progress - ha spiegato Cristiano Cini, presidente di Ais Toscana - ha richiamato quest’anno un’ affluenza addirittura superiore a quella dello scorso anno. La qualità dei nostri espositori e soprattutto la curiosità di conoscere i vini toscani nominati nella Guida AIS Vitae 2020 con le quattro viti, il massimo punteggio ottenibile, ha portato il pubblico delle grandi occasioni. La formula di collaborazione che già da cinque anni ci permette di essere qui insieme all’Unione Regionale Cuochi Toscani è vincente. Il connubio cibo vino funziona – ha aggiunto il Presidente - ogni anno ne abbiamo la conferma. Ampia soddisfazione l’abbiamo riscontrata anche tra i produttori presenti, che per due giornate hanno raccontato e fatto degustare le migliori etichette della propria cantina. L’appuntamento è per il 2020, per una nuova occasione di confronto e dibattito costruttivo, tra due realtà che nel mondo della ristorazione soprattutto, si compenetrano e si completano l’un l’altra sempre più». Italiaatavola
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