Campania, stretta
sulle mascherine
Multe di mille euro
e stop ai locali
Così il Governatore Vincenzo De Luca intende prevenire la crescita dei contagi. Esercizi pubblici chiusi fino a 30 giorni e sanzioni per i trasgressori fino a mille euro. Ma così si rischia di scoraggiare il turismo.
Prima l’obbligo della mascherina a Capri dal tramonto all’alba, poi i 4 turisti contagiati, sempre sull’isola campana. Ora addirittura una multa di mille euro in tutta la regione per chi non indossa la mascherina laddove è prevista dalle ordinanze già in vigore (ovvero nei luoghi al chiuso, compresi negozi e mezzi pubblici).
Non c’è pace per la Campania, alle prese con il contenimento del contagio da covid 19: dopo gli episodi che hanno riguardato Capri (e la notizia di una decina di contagiati in Cilento) il governatore Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza che prevede non soltanto sanzioni molto pesanti per chi non rispetta le regole, ma anche per i commercianti che non le fanno rispettare: questi ultimi rischiano addirittura la chiusura della loro attività da 5 a 30 giorni.
Sarà pure un modo per fare prevenzione, in un contesto peraltro dove il numero dei contagi è sempre stato molto più basso, rispetto a tante altre zone d’Italia, ma l’ennesima iniziativa del fumantino governatore campano rischia di rivelarsi un boomerang per il turismo e per tutti gli operatori del settore campani, che già soffrono - alla pari dei loro colleghi nelle altre regioni d’Italia - gli effetti di una pesante crisi economica.
Tant’è: nelle scorse ore, per evitare il rischio di un nuovo contagio di massa De Luca ha convocato l’Unità di crisi regionale, che ha portato alla nuova stretta, che prevede tra l’altro anche la quarantena per chiunque, italiano o straniero, arrivi in Campania da un Paese che non aderisce all’accordo di Schengen: molti nuovi contagi sono infatti dovuti agli arrivi dall’estero.
Il governatore ha poi sollecitato le forze dell’ordine e le polizie municipali a fare controlli rigorosi nelle situazioni di assembramento e nelle quali, al chiuso, i cittadini non indossino la mascherina; il problema si pone soprattutto durante i fine settimana, quando bar, ristoranti e spiagge sono frequentati da tante persone che non osservano il distanziamento sociale. Un ultimo punto dell’ordinanza riguarda infine gli alberghi che le aziende sanitarie sono state chiamate a individuare per essere utilizzati come “ricovero” per la quarantena dei pazienti asintomatici non residenti.
I dati del contagio restano tuttavia confortanti: in una settimana sono stati 54, contro, ad esempio, i 395 della Lombardia, i 247 dell’Emilia Romagna e i 71 della Liguria. «Qui in Campania dobbiamo essere più rigorosi se vogliamo difendere il livello di sicurezza acquisito, perché abbiamo realtà internazionali come Capri, Ischia, Sorrento, le Costiere - ha detto De Luca - Niente di drammatico: la situazione è sotto controllo, ma a condizione che da oggi sia raddoppiato il senso responsabilità di tutti. Il sistema dei controlli, dopo aver aperto tutto in Italia, non è un modello di efficienza, quindi l’unica arma è il comportamento responsabile». ITALIAATAVOLA
Cameriere con la mascherina in piazzetta a Capri
Non c’è pace per la Campania, alle prese con il contenimento del contagio da covid 19: dopo gli episodi che hanno riguardato Capri (e la notizia di una decina di contagiati in Cilento) il governatore Vincenzo De Luca ha firmato un’ordinanza che prevede non soltanto sanzioni molto pesanti per chi non rispetta le regole, ma anche per i commercianti che non le fanno rispettare: questi ultimi rischiano addirittura la chiusura della loro attività da 5 a 30 giorni.
Sarà pure un modo per fare prevenzione, in un contesto peraltro dove il numero dei contagi è sempre stato molto più basso, rispetto a tante altre zone d’Italia, ma l’ennesima iniziativa del fumantino governatore campano rischia di rivelarsi un boomerang per il turismo e per tutti gli operatori del settore campani, che già soffrono - alla pari dei loro colleghi nelle altre regioni d’Italia - gli effetti di una pesante crisi economica.
Vincenzo De Luca
Tant’è: nelle scorse ore, per evitare il rischio di un nuovo contagio di massa De Luca ha convocato l’Unità di crisi regionale, che ha portato alla nuova stretta, che prevede tra l’altro anche la quarantena per chiunque, italiano o straniero, arrivi in Campania da un Paese che non aderisce all’accordo di Schengen: molti nuovi contagi sono infatti dovuti agli arrivi dall’estero.
Il governatore ha poi sollecitato le forze dell’ordine e le polizie municipali a fare controlli rigorosi nelle situazioni di assembramento e nelle quali, al chiuso, i cittadini non indossino la mascherina; il problema si pone soprattutto durante i fine settimana, quando bar, ristoranti e spiagge sono frequentati da tante persone che non osservano il distanziamento sociale. Un ultimo punto dell’ordinanza riguarda infine gli alberghi che le aziende sanitarie sono state chiamate a individuare per essere utilizzati come “ricovero” per la quarantena dei pazienti asintomatici non residenti.
I dati del contagio restano tuttavia confortanti: in una settimana sono stati 54, contro, ad esempio, i 395 della Lombardia, i 247 dell’Emilia Romagna e i 71 della Liguria. «Qui in Campania dobbiamo essere più rigorosi se vogliamo difendere il livello di sicurezza acquisito, perché abbiamo realtà internazionali come Capri, Ischia, Sorrento, le Costiere - ha detto De Luca - Niente di drammatico: la situazione è sotto controllo, ma a condizione che da oggi sia raddoppiato il senso responsabilità di tutti. Il sistema dei controlli, dopo aver aperto tutto in Italia, non è un modello di efficienza, quindi l’unica arma è il comportamento responsabile». ITALIAATAVOLA
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