lunedì 20 luglio 2020

CARTA DELL’ACCOGLIENZA E DELL’OSPITALITÀ DEL VENETO,

CARTA DELL’ACCOGLIENZA 
E DELL’OSPITALITÀ DEL VENETO,
“UN VADEMECUM PER IMPREZIOSIRE 
LA NOSTRA OFFERTA TURISTICA”


“Da un lavoro di impegnativa analisi ed elaborazione, realizzato con passione dai
nostri uffici insieme a numerosi rappresentanti del sistema dell’ospitalità veneta, è
scaturito uno strumento di grande semplicità e immediatezza, una guida
comportamentale per tutti, in primis per gli innumerevoli attori del settore turistico, ma
utile anche per chi vive in una terra interamente vocata al turismo come la nostra”.


Così l’assessore al turismo della Regione del Veneto ha presentato stamane a Venezia
la Carta fondamentale dell’Accoglienza e dell’Ospitalità, una delle dodici azioni di
lancio del Piano Strategico del Turismo, uno strumento che riassume in un vero e
proprio decalogo, declinato per le diverse tipologie d’accoglienza, i valori fondanti per
un turismo di qualità in Veneto, frutto di un ampio percorso partecipativo, attuato
attraverso il Tavolo Tematico Accoglienza e Capitale Umano coordinato da
Massimiliano Schiavon.
“Il turismo siamo noi – ha aggiunto l’assessore – e siamo noi a decretare il successo o
meno di una destinazione. La qualità dell’accoglienza è data dal comportamento di
tutti noi, da chi sorride al cliente in un qualsiasi desk o biglietteria, da chi cura con
attenzione i luoghi in cui vive, da chi è bendisposto a fornire indicazioni all’ospite.
Dobbiamo creare le condizioni affinché il turismo sia vissuto come un bene comune,
ma perché lo si consideri tale deve concretamente essere una fonte di benessere, di
crescita, di occupazione, di ricchezza economica e culturale diffusa, non per pochi ma
per l’intera comunità”.
“La vera sfida è quella di mettere ora in pratica coralmente i preziosi suggerimenti
della Carta – ha proseguito l’assessore –, sapendo che i turisti vivono la loro
esperienza di viaggio e di soggiorno percependo la destinazione come un’esperienza
completa, unica e indivisibile. Di fatto è l’insieme di tanti elementi, che talvolta
possono apparire banali ma non lo sono e dare qualità a tutti questi elementi significa
contribuire a migliorare l’immagine complessiva della destinazione”.
La Carta parte dal riconoscimento di dieci qualità del Veneto, che lo raccontano come
una destinazione “Per tutti”, “Affidabile”, “Autentica”, “Competente”, “Connessa”,


“Bella”, “Informata”, “Sicura”, “Rispettosa” e “Sostenibile”, e si sviluppa attraverso
altrettante sezioni che presentano i valori e le linee guida cui devono ispirarsi gli attori
del sistema, gli operatori del multiforme mosaico dell’offerta turistica veneta. La
Carta, pertanto, si rivolge a: 1. Musei, siti archeologici, ville, borghi, castelli, centri
storici, parchi e riserve naturali, parchi a tema e divertimento 2. Enti locali e
Organizzazioni di gestione della destinazione (OGD) 3. Agenzie di viaggio 4. Strutture
ricettive e locazioni turistiche 5. Guide turistiche, accompagnatori turistici, guide
naturalistico-ambientali, guide alpine, accompagnatori di media montagna, maestri di
sci 6. Attività commerciali, artigianali ed agricole 7. Pubblici esercizi, agriturismi,
malghe e cantine 8. Impianti a fune, impianti sciistici, bike park e stabilimenti balneari
9. Trasporti pubblici e privati 10. Organizzatori di eventi pubblici e privati.
“Il Covid ci ha fatto e ci sta facendo tanto male – ha concluso l’assessore – ma almeno
ha rafforzato alcune fondamentali consapevolezze: le persone hanno necessità di
muoversi, di scoprire, di conoscere e di conoscersi e i luoghi nei quali è radicata la
cultura dell’accoglienza sono e saranno quelli maggiormente capaci di soddisfare
questa domanda”.
La Carta dell’Accoglienza sarà nei prossimi mesi illustrata tecnicamente agli staff
delle 16 OGD venete, ai tecnici delle associazioni di categoria, agli operatori di
ciascuna destinazione, al sistema camerale.

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