venerdì 23 aprile 2021

Istat, covid responsabile di 49mila morti in più rispetto alla media

 

Istat, covid responsabile 

di 49mila morti in più 

rispetto alla media


Il Covid è la seconda causa di morte nel periodo marzo-aprile 2020, con un numero di decessi di poco inferiore a quello dei tumori e più del doppio di quello delle cardiopatie ischemiche, secondo il rapporto Istat sulla mortalità in eccesso nel periodo della prima ondata.
 Nel lasso di tempo considerato, oltre al Covid, i decessi aumentano per quasi tutte le principali cause di morte rispetto a quanto osservato nello stesso periodo del quinquennio precedente. L'incremento più importante nella frequenza dei decessi si osserva per polmoniti e influenza.

A marzo-aprile del 2020 i decessi in eccesso in Italia sono stati 49mila rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause. In particolare, i decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive. Sul totale dei decessi per Covid l'85% è di over 70, tra i 50-59enni, uno su cinque è deceduto dopo aver contratto il virus.

L'incremento dei morti è differenziato per luogo: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% in casa.

L'incremento di mortalità si è concentrato soprattutto nelle regioni del Nord-ovest, dove sono esplosi i primi focolai epidemici - si legge nel report - in quest'area i decessi in più sono stati 34.449 decessi con un raddoppio dei casi e un effetto dovuto all'invecchiamento piuttosto contenuto (+1.833 decessi).

I certificati con menzione di Covid-19, sia come concausa che come causa iniziale, sono in totale 31.939: nel 92% dei casi il Covid-19 è la causa direttamente responsabile del decesso, nel restante 8% il Covid-19 è presente, ma il decesso si è verificato per un'altra malattia.

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