Dal 10 gennaio
super green pass
anche per andare
in hotel e sul bus
Nell'ultimo Consiglio dei ministri è arrivato un ulteriore giro di vite per chi non è immunizzato, una sorta di lockdown de facto per i non vaccinati. Stadi e palazzetti con capienza ridotta al 50 e 35%. Per chi ha ricevuto la terza dose, niente quarantena ma obbligo indossare la mascherina Ffp2 per 10 giorni
Scatta il lockdown di fatto per i non-vaccinati. Dal 10 gennaio 2022 per partecipare a tutte le attività sociali e ricreative servirà il super green pass (che si ottiene solo dopo la guarigione dal Covid o il completamento del ciclo vaccinale). Questa la sintesi maturata nel Consiglio dei ministri di ieri sera che ha portato a un aggiornamento delle regole anti-contagio già concordate il 24 dicembre e quelle relative alla quarantena in caso di contatto con un positivo. Esclusa, per il momento, l'estensione dell'obbligo vaccinale (sotto forma di super green pass) ad altre categorie di lavoratori (oltre al personale scolastico, sanitario e delle forze dell'ordine). Ecco, di seguito, il riassunto delle nuove norme.
Esteso l’obbligo di green pass rafforzato: dagli hotel ai trasporti, passando per piscine e palestre
Dal 10 gennaio e fino al 31 marzo, a partire dalla zona bianca, sarà obbligatorio esibire il super green pass per accedere a:
- ristoranti (anche all’aperto)
- bar (compreso il consumo al bancone)
- alberghi e hotel
- feste conseguenti a cerimonie civili e religiose
- sagre
- fiere e congressi
- piscine (anche all’aperto)
- palestre
- centri benessere (anche all’aperto)
- centri culturali, sociali e ricreativi
- impianti di risalita
- trasporti pubblici e a lungo raggio
- stadi e palazzetti
- terme (esclusi i trattamenti terapeutici)
- parchi divertimento
- sale scommesse, bingo, casinò
Sui trasporti obbligo di Ffp2
Oltre all’obbligo di super green pass, per utilizzare i mezzi di trasporto pubblico, sia locali che a lungo raggio, è necessario indossare la mascherina Ffp2. Quindi: treni ad alta velocità e regionali, aerei, navi e traghetti, autobus, tram, metropolitana A bordo dei taxi l’obbligo si estende sia al passeggero che al conducente del mezzo anche se l’autovettura è dotata di parete divisoria. Resta vietato sedersi al lato del guidatore.
Anche in cinema e teatri con la mascherina Ffp2
Anche nei luoghi di cultura e spettacolo è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2, sia in occasione di appuntamenti al chiuso che all’aperto. L’obbligo vale per: cinema, teatri, sale da concerto, locali di intrattenimento e musica dal vivo.
Prezzi calmierati per le mascherine Ffp2
Intesa anche per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie.
Ridotta la capienza di stadi e palazzetti
Vista l’impennata dei contagi (ieri quasi 100mila) viene ridotta la capienza degli impianti sportivi. Quelli all’aperto (come gli stadi di calcio) potranno ospitare fino al 50% della capienza. Quelli al chiuso (come i palazzetti) si fermeranno al 35% della capienza massima consentita. In generale, si devono prevedere percorsi separati di entrata e uscita degli spettatori ed evitare che si creino assembramenti sugli spalti (per questo i posti devono essere numerati).
Niente consumo di cibo e bevande
In tutti i luoghi dove è fatto obbligo di accedere con super green pass e indossare la mascherina Ffp2 è fatto divieto di consumare cibo e bevande. Allo stesso modo è vietata la vendita di prodotti alimentari.
Niente feste in discoteca fino al 31 gennaio
Ribadito lo stop alle feste di Capodanno in discoteca e nei locali da ballo che sono costretti a un nuovo stop dopo la riapertura del 16 ottobre. Fino al 31 gennaio, infatti, non si potrà ballare in pista. Allo stesso modo, non è permessa l’organizzazione di eventi, feste e concerti che implichino assembramenti in spazi all’aperto.
Cambiano le regole della quarantena
Contestualmente al giro di vite sull’estensione del super green pass, arriva anche la riduzione dei tempi di quarantena per chi fosse venuto a contatto stretto con un positivo. La durata varia a seconda del grado di copertura vaccinale:
- Non vaccinati: quarantena di 10 giorni.
- Vaccinati con due dosi da più di 4 mesi: quarantena di 5 giorni con obbligo di tampone negativo al termine del periodo di isolamento
- Vaccinati con dose booster o doppia dose da meno di 4 mesi: nessuna quarantena, ma fino al decimo giorno successivo al contatto stretto con un positivo è obbligatorio indossare la mascherina Ffp2 e di effettuare, qualora sintomatici, un test antigenico rapido o molecolare al quinto giorno successivo all’ultima esposizione al caso Covid.
- Positivi: rimangono invariate le regole. Per gli asintomatici, il ritorno in società è previsto dopo una quarantena di 10 giorni a partire dalla data del test che ha certificato la positività al Covid. Al termine di questo periodo è necessario il risultato negativo di un test molecolare. Per i sintomatici, il rientro in società avviene dopo 10 giorni di quarantena dalla comparsa dei sintomi. Al termine di questo periodo, è necessario l’esito negativo di un tampone molecolare da effettuare dopo almeno 3 giorni senza sintomi.
Chi sono i contatti stretti?
Secondo le linee guida del ministero della Salute, i contatti stretti sono:
- conviventi
- chi ha avuto un contatto fisico diretto con un positivo
- chi è stato in contatto diretto non protetto con le secrezioni di un positivo
- chi è stato in contatto diretto con un positivo per oltre 15 minuti a meno di 2 metri di distanza senza protezioni in un ambiente chiuso
- il passeggero di un mezzo di trasporto seduto a meno di due posti di distanza
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Rimandato il confronto sull'obbligo vaccinale
Come riportato nell'articolo di Italia a Tavola di ieri, il tema dell'estensione dell'obbligo vaccinale a determinate categorie di lavoratori o tout court a tutta la popolazione è stato rimandato. Il ministro Giancarlo Giorgetti avrebbe sottolineato la necessità in caso di portare avanti, di pari passo, anche una presa di responsabilità da parte dello Stato: se si volesse estendere l'obbligo del super pass ai luoghi di lavoro che di fatto diventerebbe un "obbligo vaccinale" per i lavoratori, il ragionamento, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i "fragili" esenti dall'obbligo. Perplessità, seppure con motivazioni opposte a quelle del Carroccio, sono state espresse anche da M5S. Il ministro Stefano Patuanelli avrebbe sottolineato che finora si è sempre ragionato per funzioni: forze dell'ordine, docenti, sanitari, lavori a contatto con le persone. Quale sarebbe stata quindi la ratio di distinguere tra lavoratori e disoccupati? «Non siamo contrari all'obbligo di super green pass come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio. Forse a questo punto - avrebbe detto Patuanelli - conviene ragionare sull'obbligo vaccinale».
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