giovedì 31 marzo 2016

I PRODOTTI DEL TERRITORIO PRIMA DI TUTTO

I prodotti del territorio 

prima di tutto 
A partire dall’olio 

extravergine di qualità

L’agricoltura è uno dei beni più preziosi dell’Italia,
ma se gli stessi italiani non saranno capaci di valorizzarla, la perderemo. Acquistare olio di qualità è un dovere, per la nostra salute e per il bene del territorio

Un approfondito servizio andato in onda di recente durante la trasmissione televisiva “La Gabbia”, su La7, aveva come eloquente titolo “L’Europa condanna le arance italiane”. Qualche giorno prima, sempre l’Europa, con l’aiuto di alcuni nostri “onorevoli”, aveva condannato l’olio artigianale italiano. Pochi giorni fa, i giornali della Toscana lanciavano un grido di allarme inquietante: I pomodori made in Cina fanno paura alla costa toscana.



Ma è possibile che non si capisca che stiamo per perdere uno dei beni più preziosi della nostra Italia, vale a dire la vera agricoltura, il vino, l’olio, i prodotti autentici che ci invidiamo in tutto il mondo? Da un sondaggio condotto alcuni mesi fa da Ismea, il 74% dei turisti che scelgono come meta di soggiorno il nostro Paese, lo fanno per il patrimonio artistico culturale, i musei, il buon cibo e i giacimenti gastronomici - come amava definirli Veronelli - che il mondo ci invidia. Ma di quale terra stiamo parlando, se basta un’etichetta che riporta un nome di fantasia associabile alle campagne toscane o ai trulli pugliesi per trarre in inganno il consumatore? Che poi di italiano non hanno neanche la fascetta tricolore.

Tornando a quello che mi è più caro, l’olio extravergine prodotto dai seri olivicoltori, esorto qualsiasi consumatore a farsi una scorta di bottiglie, di lattine o meglio ancora bag-in-box delle aziende olivicole che sono all’interno delle maggiori guide italiane. In questi mesi sono stati consegnati molti riconoscimenti, premi e menzioni a chi da anni continua a produrre grande qualità. 

Per il bene dei nostri figli e per il nostro piacere non è più il tempo di scegliere oli a basso prezzo in bottiglie anonime e trasparenti. Siamo entrati nella stagione più frizzante e attesa dell’anno, la primavera, che lascia alle spalle il freddo dell’inverno. Prepariamoci all’estate facendo conoscere ai bar, ai ristoratori, ai proprietari di stabilimenti balneari e agriturismi quanto sia importante condire e, soprattutto, esaltare un’insalata di mare calda, una tartare di tonno e un branzino all’isolana con verdure di stagione, con un extravergine di eccellenza, capace di inebriare di profumi il piatto, fin dal primo condimento.

So di essere stato prosaico e ripetitivo, ma è fondamentale “iniettare” nel consumatore la curiosità, così da fargli scattare nel cuore la scelta di acquistare oli che sì costano qualche euro in più, ma sono di impareggiabile valore nutraceutico ed esaltano i piatti delle nostre cucine. Dal nostro prossimo racconto prenderà inizio il viaggio dell’olio da una delle più belle isole del mondo: la Sicilia.
FAUSTO BORELLA 
iTALIAATAVOLA

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