lunedì 21 marzo 2016

LEMME IN TV: COSA “NASCONDE” IL CASO BRIATORE

LEMME IN TV:
 COSA “NASCONDE” 
IL CASO BRIATORE

Sarà un caso, ma accade sempre più spesso nei dibattiti delle tv

generaliste nostrane: quando ti aspetti che una curiosità o novità stia per essere disvelata dall’interlocutore invitato allo scopo, si fa di tutto per buttarla in ‘caciara’, come si usa dire in gergo
romanesco. Soprattutto quando l’argomento trattato è la salute.E’ accaduto anche l’altra sera da Barbara D’Urso a Pomeriggio Cinque. Ospite l’oramai famoso dr. Lemme, balzato recentemente alle cronache per aver fatto ringiovanire di ben 17 chili l’imprenditore Flavio Briatore in soli due mesi.
Sembrava l’occasione giusta, in una fascia oraria di massimo ascolto, per essere
informati finalmente sui “segreti” della ‘dieta’ Lemme, che, per ammissione dello
stesso promotore, avrebbe restituito una silhouette da giovincelli ad oltre 12 mila
persone consumando pasti senza limiti di quantità.
Apriti cielo! Altre due ospiti, invitate forse per dare brio al dibattito, sembravano lì
apposta invece per contestare ogni frase del noto farmacista, anzi bioscultore, come
lui stesso ama definirsi.
Cosa? Mangiare fragole con una montagna di panna a colazione! O, peggio mi sento,
fragole con cetrioli! Ma siamo pazzi? Inveivano le due signore. Impossibile dimagrire
poi così in fretta e mantenere una pelle tonica! Ma su, ma ti pare che Briatore non s’è
fatto il “ritocchino”?

E invece no! Avrebbe voluto spiegare Lemme: “è la composizione biochimica di un

determinato cibo che funziona a meraviglia. Lo dimostro ogni giorno e l’ho

dimostrato su almeno 12 mila ex ciccioni…”
E cioè, che vuol dire “biochimico”? Stava per chiedergli Barbara D’Urso. Che

peccato però, il tempo a sua disposizione era scaduto! Fine della trasmissione.

L’interrogativo rinviato ad una puntata futura.




Noi di Convivium2000, come chissà quanti altri telespettatori, ci siamo rimasti male

e allora abbiamo preso il telefono…

Dr. Lemme, “Curarsi con il cibo” è la sua filosofia, proprio per questo ha fondato nella sua Desio (MB) l’Accademia di Filosofia Alimentare e creato il sito web omonimo www.filosofialimentare.it. Lei si autodefinisce un genio perché già negli anni ’90 “predicava al vento” il suo credo: la fondamentale importanza di “leggere” tutte le sostanze nutrizionali in chiave biochimica. È esatto?

“Prima di tutto bisogna bandire il concetto di ‘caloria’ dal campo dell’alimentazione. Il concetto di ‘caloria’ applicato al metabolismo non ha nessun fondamento scientifico ed è obsoleto, antiquato, errato. Bisogna valutare l’effetto biochimico del cibo nel nostro organismo, come si fa già da più di un secolo con i farmaci dei quali si studia a fondo l’effetto biochimico che hanno nel metabolismo umano. Nessuno calcola il valore calorico di un farmaco, perché non ha nessun senso.”. 

Può fare qualche esempio concreto? Come agisce biochimicamente un determinato cibo sul nostro metabolismo? E perché ci sono orari da rispettare ?

“È scientificamente noto che c’è un’interazione tra cibi e ormoni. Il metabolismo cellulare viene attivato, disattivato e governato dagli ormoni. I cicli circadiani, e quindi gli orari, insieme ad altre condizioni, regolano la secrezione ormonale. È in funzione di questo che bisogna assumere cibi per ottenere dagli stessi effetti miracolosi. Di esempi concreti non ne posso fare perché la secrezione ormonale è fisiologicamente diversa da persona a persona, da maschio a femmina a ‘così così’...  Lo stesso cibo che fa dimagrire il sig. Rossi fa ingrassare la signora Maria sebbene assunto nello stesso orario”.

Lei è stato molto contestato l’altra sera nella trasmissione di Pomeriggio Cinque, perché ha asserito, tra l’altro, che con il suo metodo, mentre si perde peso, l’epidermide mantiene la sua elasticità e turgidità. Ecco perché Briatore non avrebbe avuto, a suo dire, alcuna necessità di ricorrere al chirurgo estetico. Ma questo, forse, può valere solo quando i chili da perdere sono pochi, o sbaglio?

“Sbaglia, vale sia quando i chili da perdere sono pochi o molti”.L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato tutti i paesi aderenti, ma l’Italia in particolare, a voler ridurre fino ad un massimo di 5 grammi il consumo giornaliero di zucchero.
  
Ma lei, nel suo libro L’UOMO CHE SUSSURRAVA AI CICCIONI – I SEGRETI DI FILOSOFIA ALIMENTARE – dr.Lemme (ed. Filosofia Alimentare, 2008), afferma cheanche il sale può essere ancora più dannoso dello zucchero. Perché?

“Il Sodio veicola l’assorbimento del glucosio a livello intestinale aumentando la glicemia. Sembra paradossale ma per i diabetici è più dannoso il sale dello zucchero. Questa è biochimica alimentare”.  In ogni suo intervento televisivo e non, lei vede come il fumo negli occhi la cosiddetta “dieta mediterranea”, cosa c’è di sbagliato nella cucina dei nostri padri e vanto del made in Italy?
“Nella cucina dei nostri padri non c’è nulla di sbagliato, è la Dieta Mediterranea
che è sbagliata. Infatti, se l’obesità e il sovrappeso sono in continuo aumento è
colpa dei concetti errati su cui si basa. La Dieta Mediterranea non ha nulla di
scientifico, di sperimentato e provato, sono solo false supposizioni, è stata coniata solo per propagandare prodotti dell’agricoltura italiana in un progetto di marketing mal riuscito”.

Perché la sua teoria e pratica, considerati gli incontestabili numerosi successi portati a casa, non vengono applicate, anzi sono fortemente contestate da dietologi di conclamata fama, che vediamo praticamente “abitare” in tv? Qualcuno però, se ne sarà accorto anche lei, comincia a introdurre il concetto di “cibo come farmaco”. Non è che la stanno scopiazzando senza riconoscerle i diritti d’autore?

“Sì, mi hanno già scopiazzato e mi scopiazzano alla grande, ma faccio presente che: ‘il passato si può solo copiare,  il futuro bisogna inventarlo’ . Le faccio presente che io sono parte integrante dell’evoluzione umana.”

Lei sostiene che i grassi non fanno male e non fanno ingrassare, ma come la mettiamo con il cosiddetto colesterolo cattivo determinato dagli acidi grassi saturi?
“Il concetto di ‘cattivo’ e ‘buono’ non esiste nel corpo umano, la sintesi del colesterolo viene attivata dall’insulina e la molecola di partenza è il glucosio, quindi una molecola zuccherina, non di grasso. Dal Glucosio si ha il Piruvato, poi l’Acetil Coenzima A e via via fino al colesterolo. Detto questo, affermo e dimostro che ad alzare il colesterolo è l’uso spropositato di frutta e di pomodoro. Inoltre, al contrario di quello che pubblica l’OMS, il limite del valore di colesterolo totale fisiologico, normale, non è 200 mg/dl ma è 240 mg/dl. Hanno abbassato la soglia per vendere integratori e farmaci, non certo per la salute pubblica”.

Con la sua proposta per perdere peso, lei ha anche la presunzione di guarire il diabete alimentare, malattia sempre più diffusa in Italia anche tra i giovanissimi e che rischia di dissanguare le già scarse risorse del nostro Sistema Sanitario Nazionale. Se il suo
di “sistema” funziona perché non viene preso in considerazione? Ha provato a chiedere udienza alla ministra Lorenzin?

“Sì ho provato quando sono stato ospite con lei a Porta a Porta da Bruno Vespa.  L’ho chiesto a lei come a tanti altri, ma nessuno mi dà retta. Le faccio un calcolo veloce: i diabetici in Italia sono circa 3 milioni, ognuno costa 4500 euro all’anno
alla spesa pubblica, per un totale 13,5 miliardi di euro all’anno spesi solo per i diabetici. Ha idea di quante persone ci lucrano? Adesso capite?  Con il mio metodo, che metterei a disposizione gratuitamente al Sistema Sanitario Nazionale, si potrebbe guarire dal diabete alimentare e curare anche le casse dello Stato italiano. Per non parlare poi dell’ipertensione, il mio metodo risolve ANCHE quella”.

Lei contesta pure l’attività fisica, che in una persona obesa, dice, aggrava la situazione perché, spiega nel suo libro che l’acido lattico viene trasformato in glucosio dal fegato aumentando il tasso glicemico. Ma tutti sostengono che il movimento serve a bruciare le calorie in eccesso. Come la mettiamo?
“Se noi teniamo presente che non va presa in considerazione la caloria, l’assioma è errato in partenza”. 

Visitando il suo sito mi sono divertita a sfogliare le immagini delle pietanze elaborate da lei stesso che si possono acquistare online belle e confezionate per consumarle in tranquillità sapendo che non solo non ci faranno ingrassare di un grammo,ma che anzi perderemo peso e ne godremo per il gusto. Come è possibile, dov’è il trucco?

“Non c’è trucco e non c’è inganno. Cambiando i paradigmi dell’alimentazione, basandosi sul fatto che le ‘calorie’ applicate all’alimentazione sono una bufala, che i grassi non fanno ingrassare e non aumentano il colesterolo, e via dicendo, la composizione della ricetta è formulata in maniera diversa, ricca, gustosa e salutare”. 

È vero che a Lei si rivolge il jet set, attori, cantanti e personalità politiche?
“Sì è vero, l’ultima mia opera d’arte da vero bioscultore, è Flavio Briatore. Vi cito anche Paola Perego, Lucio Presta, Lorella Cuccarini, Enrico Brignano e mi

fermo qui per riservatezza”.
Non le sembra un po’esagerato definirsi un ‘genio’?

“Come definirebbe Lei una persona che con il solo aiuto del proprio cervello è
riuscita a mettere a punto un metodo scientifico che, usando solo ed
esclusivamente il cibo che la natura ci mette a disposizione, mangiando a sazietà,
senza sacrifici e privazioni, permette di guarire dall’obesità, dal sovrappeso, dal
diabete, dall’ipertensione e dalla bulimia? Un uomo che ha smontato pezzo per pezzo gli ultimi cento anni di dietologia medica, che ha dimostrato che i grassi non fanno ingrassare, la frutta e la verdura sì? E il tutto continuando il lavoro di ricercatore autofinanziandosi senza nessun aiuto da parte di niente e nessuno?
Mi sovviene dunque un'ultima considerazione sugli esseri umani in generale: o
sono tutti una massa di coglioni decerebrati o io sono un Genio. A voi la scelta”.
Grazie GENIO!
“Prego”.

Paola Navetta



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