Èil re dei prati primaverili: stiamo parlando del tarassaco. Conosciuta fin dall’antichità – il suo nome, di origine greca, significa letteralmente “rimedio (akos) contro l’agitazione (taraké)” – questa pianta ha assunto con il tempo i nomi più curiosi: dente di leone, dente di cane, soffione, girasole dei prati e, ovviamente, cicoria selvatica. Molto versatile in cucina è ricco di proprietà drenanti, depurative, disintossicanti, diuretiche, digestive e antiossidanti. Vediamole insieme in un articolo di Humanitas Salute che pubblichiamo.
Tarassaco, ricco di benefici
Che cos’è il tarassaco?
È una specie (Taraxacum officinale) facente parte della famiglia delle Asteraceae.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
100 g di tarassaco crudo apportano circa 45 calorie e:
- 85,60 g di acqua
- 9,20 g di carboidrati, fra cui 3,5 g di fibre e 0,71 g di zuccheri
- 2,70 g di proteine
- 0,70 g di lipidi, fra cui e 0,306 g di grassi polinsaturi, 0,170 g di acidi grassi saturi e 0,014 g di acidi grassi monoinsaturi
- 397 mg di potassio
- 187 mg di calcio
- 76 mg di sodio
- 66 mg di fosforo
- 36 mg di magnesio
- 3,10 mg di ferro
- 0,342 mg di manganese
- 0,41 mg di zinco
- 10.161 UI di vitamina A
- 35 mg di vitamina C
- 3,44 mg di vitamina E
- 0,806 mg di niacina
- 0,251 mg di vitamina B6
- 0,260 mg di riboflavina
- 0,190 mg di tiamina
- 0,084 mg di acido pantotenico
- 778,4 µg di vitamina K
- 27 µg di folati
È una fonte di beta-criptoxantina, luteina/zeaxantina, alfa- e beta-carotene, tarassacina e tarassacerina.
Quando non mangiare il tarassaco?
Potrebbe interagire con l’assunzione di litio, antibiotici, diuretici ed alcuni farmaci modificati dal fegato. Nel dubbio, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico.
Stagionalità del tarassaco
È disponibile in tutte le stagioni.
Possibili benefici e controindicazioni
È molto impiegato a scopo medicinale. Al suo interno si trovano principi attivi dall’azione diuretica lassativa; inoltre può contribuire a ridurre l’infiammazione. Tradizionalmente utilizzato per alleviare i fastidi associati ad ustioni e punture (inclusa quella dell’ortica), esercita un’azione tonica e stimolante dell’appetito ed è ritenuto un buon rimedio ai problemi digestivi. Infine, ha trovato applicazione anche nella cura di problemi al fegato ed alla cistifellea.
Dal punto di vista nutrizionale, è una fonte di antiossidanti dall’azione antitumorale e protettiva nei confronti di occhi e pelle. Apporta altresì fibre alimentari e, fra i minerali, potassio (per la salute del cuore), calcio, fosforo e magnesio (per quella dei denti) e ferro (per quella dei globuli rossi). Fra le vitamine apporta molecole alleate dello sviluppo e della salute del sistema nervoso, del metabolismo e della coagulazione del sangue. Può provocare allergie.
Nessun commento:
Posta un commento