La guerra spinge il mondo
verso la crisi alimentare
La guerra spinge il mondo verso la crisi alimentare e a provocarla è il balzo delle quotazioni delle materie prime alimentari a livello mondiale che sono aumentate del 34% nell’ultimo anno.
Con la guerra rischia infatti di venire a mancare dal mercato oltre ¼ del grano mondiale con l’Ucraina che insieme alla Russia controlla circa il 28% sugli scambi internazionali con oltre 55 milioni di tonnellate movimentate, ma anche il 16 % sugli scambi di mais (30 milioni di tonnellate) per l’alimentazione degli animali negli allevamenti e ben il 65% sugli scambi di olio di girasole (10 milioni di tonnellate), secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga.Iat
E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l'allarme lanciato dalla segretaria al Tesoro americana Janet Yellen sul rischio che la guerra in Ucraina potrebbe far scivolare in povertà altre 10 milioni di persone, sulla base dell’indice Fao a marzo 2022. L’aumento dei prezzi alimentari nei Paesi più ricchi – sottolinea la Coldiretti - provoca inflazione e mancanza di alcuni prodotti ma anche gravi carestie nei Paesi meno sviluppati che sono dipendenti dalle importazioni.
Con la guerra rischia infatti di venire a mancare dal mercato oltre ¼ del grano mondiale con l’Ucraina che insieme alla Russia controlla circa il 28% sugli scambi internazionali con oltre 55 milioni di tonnellate movimentate, ma anche il 16 % sugli scambi di mais (30 milioni di tonnellate) per l’alimentazione degli animali negli allevamenti e ben il 65% sugli scambi di olio di girasole (10 milioni di tonnellate), secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati del Centro Studi Divulga.Iat
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