Manca meno di un mese all’inizio del Festival Internazionale del Cioccolato e i riflettori si accendono su Eurochocolate World, l’area che celebra i Paesi della fascia equatoriale. L’edizione 2025 è promossa da Sviluppumbria, in collaborazione con Cacao Solution, con l’obiettivo di creare un ponte tra territori produttori e trasformatori.

«Sviluppumbria, in qualità di soggetto di riferimento della Regione Umbria per la cooperazione internazionale e per il sostegno all’internazionalizzazione d’impresa - ha dichiarato l’amministratore unico di Sviluppumbria Luca Ferrucci - è lieta di sostenere questa iniziativa che apre Perugia e l’Umbria al mondo, ospitando i rappresentanti di tanti paesi produttori di cacao. Eventi come questo rappresentano un'importante occasione per mettere in contatto produttori e trasformatori, facilitando lo scambio di conoscenze, esperienze e opportunità commerciali in una filiera che unisce eccellenza, tradizione e sviluppo sostenibile. È anche un segnale forte e concreto dell’impegno dell’Umbria nella valorizzazione delle proprie filiere strategiche, come quella del cioccolato, e della capacità di attrarre e ospitare interlocutori di primo piano a livello internazionale».
Degustazioni e incontri nel cuore di Perugia
Dal 14 al 23 novembre, Largo delle Libertà ospiterà circa 40 marchi provenienti da 22 Paesi produttori di cacao. Al centro dell’esperienza ci sarà il ChocoLab, ospitato all’interno del LAB–Luisa Annibale Base, storico spazio di via Angusta diretto da Roberto Caraceni. Qui, esperti internazionali guideranno degustazioni e cerimonie dedicate al cacao, offrendo al pubblico un’esperienza unica.
Brasile, El Salvador e Colombia protagonisti
Il Brasile sarà presente con Baianí, realtà tree to bar radicata nella Foresta Atlantica. La coltivazione segue il sistema agroforestale Cabruca, che tutela la biodiversità e sostiene le comunità locali. Dall’El Salvador arriva Belu Cacao, custode della ricetta della Tablilla, un disco di cioccolato macinato con zucchero e spezie. Questo progetto bean to bar ha ridato vita a varietà autoctone, conquistando nel 2020 l’argento agli International Chocolate Awards in Germania. La Colombia sarà rappresentata da Color Cacao, la prima fabbrica di cioccolato locale guidata da sole donne, e da Cacao Disidente con Okanta Cacao, realtà che intreccia sviluppo locale e qualità artigianale.
Dalle foreste tropicali al bean to bar peruviano
Dal Costa Rica, Chocolateria del Volcán porta un cioccolato coltivato con metodi biologici e biodinamici.
Il Perù sarà rappresentato da Q’uma Chocolate, nato per valorizzare il cacao chuncho e le oltre 60 varietà di cacao custodite nel Paese. La trasformazione avviene direttamente sul territorio, restituendo valore e identità alla materia prima.
Dall’Oceania all’Africa: storie di cacao autentico
Dalle Isole Salomone arriva Cacao Latitudes, realtà impegnata da decenni nella collaborazione diretta con i coltivatori locali. L’Africa sarà rappresentata da Costa d’Avorio, Ghana e Uganda.
- In Costa d’Avorio, Choco Plus ha creato il primo laboratorio artigianale a Grand-Bassam, dove giovani formati in Italia trasformano il cacao locale in tavolette di qualità.
- Dal Ghana, Three Mountains Cocoa unisce gusto autentico e impatto positivo con le comunità locali.
- In Uganda, Latitude Craft Chocolate è un’impresa sociale che produce cacao e cioccolato bean to bar, valorizzando ingredienti locali e una filiera tracciabile.
Il Vietnam e la rivoluzione bean to bar asiatica
Dall’Asia arriva Marou, storica realtà vietnamita nata nel 2010 dall’incontro tra Samuel Maruta e Vincent Mourou nella giungla. Con mezzi semplici hanno creato uno dei primi progetti bean to bar in Asia. Oggi Marou lavora con piccoli agricoltori vietnamiti, trasformando le migliori fave in cioccolato premiato a livello internazionale.

Un viaggio tra culture, gusti e sostenibilità
Tra Choco Buskers, Chocoband, Chocoparade e masterclass, Eurochocolate offrirà un programma ricco per scoprire i mondi del cacao e del cioccolato. Un’occasione per conoscere da vicino chi, nei Paesi equatoriali, coltiva e trasforma il cacao in uno strumento di sviluppo e riscatto per le comunità locali.

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