Lo scontrino come arma
contro le recensioni false:
passi avanti verso la legge
La Commissione del Senato approva un subemendamento che porta regole più rigide per le recensioni online, garantendo più trasparenza e tutela per imprese e consumatori, con il sostegno di Fipe- Confcommercio e del Ministero del Turismo
La 9ª Commissione del Senato (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) ha approvato il subemendamento 13.100/1 (testo 3) al Disegno di Legge annuale per le PMI, a firma dei senatori Maffoni, Fallucchi, Bergesio e Amidei. Come già anticipato da Italia a Tavola, il provvedimento introduce nuove misure sulla pubblicazione delle recensioni online, con l’obiettivo di contrastare i contenuti falsi e tutelare le attività commerciali, spesso bersaglio degli “odiatori digitali”.
Recensioni online solo per clienti verificati
Tra le principali novità, il provvedimento stabilisce che solo chi ha realmente usufruito di un servizio può pubblicare una recensione. L’autenticità sarà certificata attraverso l’obbligo di presentare lo scontrino fiscale, che attesta l’effettiva erogazione del servizio.
Inoltre, viene introdotto ufficialmente un limite temporale di 30 giorni entro cui è possibile lasciare un commento, così da garantire la freschezza e l’attendibilità dell’esperienza condivisa.
Il ruolo di Fipe-Confcommercio nella riforma
La Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe-Confcommercio) ha sostenuto con forza l’approvazione del provvedimento. Roberto Calugi, direttore generale di Fipe, ha dichiarato: «Accogliamo con soddisfazione l’approvazione del subemendamento, che recepisce parte delle osservazioni formulate dalla Federazione durante l’audizione in Senato dello scorso 26 giugno. Il contrasto alle recensioni false è una battaglia di civiltà digitale e di equità economica rispetto alla quale la Federazione ha coinvolto tutte le principali sigle del turismo italiano. Auspichiamo che l’Aula del Senato e, successivamente, la Camera dei deputati confermino questo orientamento, completando al più presto l’iter parlamentare di un provvedimento atteso da tempo da migliaia di imprese del turismo e della ristorazione».
Secondo Fipe, questa misura rappresenta un passo concreto verso una maggiore trasparenza e affidabilità nel mondo delle recensioni online, con vantaggi sia per gli operatori economici sia per i consumatori, che potranno contare su informazioni più autentiche e verificabili.
Una misura coerente con il Digital Services Act
L’introduzione della prova fiscale come presunzione di autenticità è considerata una soluzione equilibrata e coerente con i principi del Digital Services Act europeo. Questa norma valorizza le esperienze reali degli utenti e scoraggia i comportamenti scorretti che minano la reputazione e la competitività delle imprese nei settori della ristorazione, del turismo e del commercio al dettaglio.
Anche la ministra del Turismo ha espresso soddisfazione per l’approvazione del subemendamento, sottolineando che il provvedimento «rafforza la lotta alle false recensioni» e rappresenta «un importante passo avanti per tutelare consumatori e imprese oneste, garantendo servizi di qualità e una concorrenza leale».
La ministra ha inoltre evidenziato come questa misura invii «un segnale forte al settore turistico e a tutti coloro che credono nella trasparenza e nell’onestà».
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