La 24ª edizione di Acetaie Aperte si è conclusa con due appuntamenti di grande prestigio: la consegna della “Chiave dell’Acetaia” al Teatro Comunale Pavarotti-Freni e la cena di Gala ospitata al Museo Enzo Ferrari di Modena. L’evento, nato nei primi anni Duemila, continua a rappresentare uno dei momenti più attesi per valorizzare il patrimonio enogastronomico legato all’Aceto Balsamico di Modena IGP e all’Aceto Balsamico di Modena DOP, accogliendo ogni anno appassionati, turisti e curiosi.
Un evento che unisce cultura, musica ed enogastronomia
Acetaie Aperte 2025 ha visto la partecipazione non solo delle aziende produttrici, ma anche delle istituzioni culturali della città di Modena. Grazie alla collaborazione con il Festival del Belcanto e la Biblioteca Delfini, il programma è stato arricchito da appuntamenti collaterali che hanno ampliato l’offerta della manifestazione. Le acetaie del territorio hanno aperto le loro porte con visite guidate, degustazioni e attività pensate per turisti e appassionati, consolidando il ruolo dell’evento come ponte tra arte, cultura e agroalimentare di qualità.
.La consegna della “Chiave dell’Acetaia”
a Oren e Pratt
Uno dei momenti più significativi è stato la consegna della “Chiave dell’Acetaia Comunale di Modena” al direttore d’orchestra Daniel Oren e al soprano Jessica Pratt, al termine di un concerto al Teatro Comunale Pavarotti-Freni.
«Il conferimento della “Chiave dell’Acetaia - afferma Michele Montanari, consigliere del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena - è il riconoscimento più intimo che il territorio di Modena possa donare. Il Consorzio Le Terre del Balsamico ha istituito questo riconoscimento come premio alla carriera per l’impegno nel trasmettere arte, sapere e cultura alle nuove generazioni, coltivando l’eccellenza. L’edizione 2025, consegnata al direttore d’orchestra Daniel Oren e al soprano Jessica Pratt, vuole ricordare i grandi Mirella Freni e Luciano Pavarotti che sono stati ambasciatori dell’Aceto Balsamico modenese nel mondo».
Questo riconoscimento rafforza il legame tra il balsamico modenese e il mondo dell’arte, sottolineando come entrambe le realtà rappresentino valori universali di qualità e passione.
La cena di gala al Museo Enzo Ferrari
La serata conclusiva si è svolta il 4 ottobre nella cornice esclusiva della Casa Museo Enzo Ferrari, luogo simbolo dell’eccellenza motoristica modenese. Alla presenza dell’assessore Paolo Zanca e del presidente della Camera di Commercio di Modena Giuseppe Molinari, sono stati protagonisti i produttori partecipanti alla seconda edizione del Concorso “Batterie d’Eccellenza”.
Il Museo Ferrari, con le sue collezioni dedicate alle leggendarie auto sportive italiane, ha offerto un palcoscenico suggestivo e coerente con lo spirito dell’evento: celebrare il saper fare italiano, dalla meccanica di precisione all’arte della produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Il concorso “Batterie d’Eccellenza”: qualità e rarità premiate
Il Concorso Batterie d’Eccellenza, giunto alla sua seconda edizione, nell'ambito di Acetaie Aperte, è stato organizzato dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena in collaborazione con la Consorteria di Spilamberto. Obiettivo dell’iniziativa è valorizzare le batterie di botti più antiche e pregiate, capaci di produrre aceti di rarissima qualità, destinati a un pubblico di intenditori e collezionisti del gusto.
«Noi produttori di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP offriamo già una eccellenza garantita da un sistema D.O.P. che controlla tutte le fasi produttive ma siamo consapevoli che il mercato richiede anche prodotti di grande esclusività. Abbiamo pensato che tenere separate le produzioni di queste batterie significa non solo migliorare l’offerta di prodotti ma anche gratificare i nostri potenziali consumatori con lotti limitatissimi e assolutamente esclusivi, una nicchia nella nicchia delle nostre produzioni di balsamico tradizionale», spiega Leonardo Giacobazzi, vicepresidente del Consorzio.
Il processo di selezione prevede il prelievo di un litro di prodotto da parte di un ispettore, seguito da controlli documentali e analisi organolettiche dei maestri assaggiatori. Solo i campioni approvati vengono imbottigliati nella bottiglietta disegnata da Giugiaro e qualificati come Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Successivamente, attraverso un’analisi sensoriale svolta da Good Senses, i campioni vengono anonimizzati e giudicati, fino alla definizione della graduatoria finale.
Un riconoscimento che valorizza il made in Italy
Il concorso “Batterie d’Eccellenza” si distingue per la capacità di:
- selezionare prodotti di altissimo livello qualitativo;
- proporre lotti limitati e unici;
- accrescere la visibilità internazionale dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Grazie a queste caratteristiche, l’iniziativa consolida il posizionamento del balsamico modenese come simbolo del made in Italy agroalimentare, capace di unire storia, qualità e identità territoriale.
Un’edizione di successo per il territorio modenese
La chiusura di Acetaie Aperte 2025 conferma il ruolo della manifestazione come momento di incontro tra il mondo produttivo e il pubblico internazionale. L’evento ha dimostrato come l’Aceto Balsamico di Modena, nelle sue versioni IGP e DOP, rappresenti non solo un prodotto gastronomico di eccellenza, ma anche un ambasciatore culturale in grado di trasmettere valori di autenticità e raffinatezza.
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