martedì 7 ottobre 2025

Mukbang: il lato oscuro dei video

 

Mukbang: il lato oscuro 

dei video di abbuffate 

online

Il fenomeno del mukbang, nato in Corea del Sud, mostra persone che consumano enormi quantità di cibo davanti a una telecamera. Tra spettacolo e dipendenza, si intrecciano problemi di salute e dinamiche sociali complesse

di Annalisa Dolzan
Plant-based pastry chef, coach & food teller

Seduta in macchina o a tavola, il faccione truccato pesantemente, ciglia fintecapelli raccolti disordinatamente, Cilla è alle prese con un hamburger a 4 piani grondante di ketchup e maionese, foglie di insalataformaggio fuso fluorescente e fette di bacon che penzolano da tutte le parti. Offre sempre il primo morso ai suoi spettatori, poi vi si avventa. Quando quello che sta mangiando le piace particolarmente, fa versi di approvazione e una sorta di balletto in cui alza le braccia e ondeggia per celebrare il gusto del panino. Mastica a bocca aperta davanti alla telecamera alternando all'hamburger quantità enormi di patatine fritte che si infila in bocca con le mani unte dopo averle intinte in ranch sauce. Trangugia avidamente un boccone dopo l'altro con la faccia sporca di salse, mugugna a bocca piena ingozzandosi di anelli di cipolla frittiburritosfrappédonuts gigantibibite gasatepizze XL, in una infinita danza macabra alimentare decisamente perturbante e inelegante.

Mukbang e salute: un equilibrio spezzato

Pesa più di 200 kg, questa mukbanger. Raramente cucina a casa e sembra ignorare bellamente ogni commento degli spettatori che la invitano a riguardarsi e scegliere una vita più sana, scongiurando le complicanze della sindrome metabolicadiabeteosteoporosi e simili. Non ricordo quando mi sono imbattuta per la prima volta in video di mukbanger americani. Occupandomi di alimentazionecucina e multiculturalità, è normale che nei miei feed facciano capolino anche video di questo tipo. Ultimamente, però, seguo 3 mukbanger americane obese e resto a guardarle fino a tarda notte, come ipnotizzata. Mentre le guardo mi chiedo cosa spinga queste persone a rovinarsi la salute in cambio di like. Che processo mentale le porta a ritenere di non avere (o non volere) alternative lavorative diverse? Mi stupisco che non provino un senso di vergogna a mostrarsi così.

Disgusto e dipendenza visiva

Principalmente, però, provo una sorta di disgusto. Un senso di schifo per la qualità degli alimenti che consumano, ribrezzo per la quantità di cibo che ingurgitano e sgomento per il modo incivile in cui lo fanno: senza piatti né posate, mangiando da piatti di carta e contenitori di alluminio da takeaway. Mi fanno pena, perché sono convinta che soffrano di una combinazione di disturbi psicologici prima ancora che fisici, ma che non vogliano o non sappiano come affrontarli. 

.Perché forse sono davvero convinte che sia sincero, chi gli mette i like e gli dice che sono bellissime e stanno benissimo, che se ne devono fregare dei giudizi della gente e devono sentirsi libere di essere sé stesse. Infine, provo anche un senso di sollievo, perché da ragazza ho sofferto di disturbi alimentari e se non mi fossi intestardita a venirne a capo, magari sarei finita come loro. Verso l'1 di notte mi addormento, cullata da uno sciocco senso di conforto, perché anche se ogni giorno mi ripeto che devo decidermi a smaltire sti benedetti 4/5 kg, cosa vuoi che siano 5 kg in più, rispetto a 200?

Mukbang: tra spettacolo, disturbi e galateo

Sono consapevole di essere, più o meno indirettamente, complice (o enabler) della loro patologia: se non le guardassi, e con me migliaia di viewers, forse sarebbero costrette a passare il tempo diversamente. Io, poi, ho insegnato Etiquette & Table manners e amo collezionare volumi di galateo, così, dopo aver guardato video di mukbanger, a volte vado a rileggermi i capitoli di galateo che spiegano le buone maniere a tavola. Può sembrare noioso, ma lo sapevate che il Re Sole si grattava i pidocchi a tavola? Di galateo, però, parliamo la prossima volta.

*“Mukbang”, combinazione delle parole coreane che significano "mangiare" e "trasmettere", indica video trasmessi in streaming in cui una persona mangia grandi quantità di cibo davanti alla telecamera e interagisce con i suoi spettatori. Dicono che questo fenomeno, originario della Corea del Sud, sia diventato popolare perché offre agli spettatori una sorta di intrattenimento virtuale che allevia il senso di solitudine (o il desiderio di un'esperienza culinaria condivisa). Il mukbang si è diffuso a macchia d'olio su Internet, e secondo molti studi di psicologia, si è via via associato a disturbi alimentari e obesità, sintomi depressivi e isolamento sociale, sebbene le loro correlazioni non siano ancora chiare.

Giorni fa ho fatto una breve ricerca online per capire se ci siano differenze fra mukbanger italiani e americani. Ho scoperto che in Italia fortunatamente non è ancora molto diffuso. Sono più numerosi i video tipo “Cosa mangio in un giorno...”. Negli USA, invece, i mukbanger obesi patologici sono spuntati come funghi. Pare che sia diventato addirittura un lavoro, con guadagni generati da click, numero di visualizzazioni e interazioni.

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