Quasi il 40% degli italiani porta il proprio cane o gatto al ristorante e, nella maggior parte dei casi, trova locali pronti ad accoglierli. È quanto emerge da un’indagine realizzata da TheFork in occasione della Giornata mondiale degli animali del 4 ottobre, che fotografa un fenomeno sempre più diffuso tra i pet lovers italiani e che inizia a influenzare anche l’offerta della ristorazione. A confermarlo sono i numeri: tre proprietari di animali su quattro dichiarano che i locali sono disponibili ad aprire le porte agli amici a quattro zampe, mentre uno su cinque vorrebbe addirittura trovare un menu dedicato ai propri compagni di tavola.
L’attenzione al benessere degli animali non si limita alle mura domestiche. Per il 18% degli intervistati uscire a pranzo o a cena insieme al proprio cane o gatto è un’abitudine consolidata, mentre per il 21% si tratta di un’esperienza più occasionale. C’è poi una piccola quota, poco sopra il 10%, che non ha ancora vissuto questa esperienza, ma ammette di volerla provare almeno una volta.
Guardando più da vicino le risposte, la percezione generale è positiva: il 75% degli italiani sottolinea che gli animali sono accolti quasi sempre senza problemi, mentre il 25% ritiene che molto dipenda dal locale. Restano casi isolati di chiusura totale, segnalati solo dall’1% del campione. Ma a confermare che la direzione è tracciata sono anche le richieste: il 20% dei partecipanti al sondaggio vorrebbe trovare un menu dedicato agli animali, segnale che il mercato della ristorazione sta dialogando con una domanda nuova e in crescita.
Tra i servizi più apprezzati in un locale pet-friendly spicca la ciotola d’acqua, indicata dal 77% degli intervistati. Seguono lo staff gentile e disponibile, citato dal 44%, le zone dedicate (20%) e piccoli omaggi come snack gratuiti (27%). Una lista semplice ma indicativa, che restituisce l’immagine di un cliente che non cerca solo il piatto perfetto per sé, ma anche un contesto in cui condividere l’esperienza gastronomica insieme al proprio animale.
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