lunedì 6 ottobre 2025

La Francescana Ciclostorica

 

La Francescana Ciclostorica: 

bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

Dal 19 al 21 settembre Foligno (Pg) ne ha celebrato l’XI edizione. Una gara-non-gara che è un viaggio nella lentezza, in sella a biciclette storiche indossando abiti d’epoca. Toccando borghi, vigneti e oliveti

di Gabriele Ancona
vicedirettore
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La vulgata vuole la città di Foligno (Pg) essere “Lu Centru de Lu Munno”. Il centro del mondo, in quanto geograficamente è nel cuore dell’Umbria e dell’Italia, considerata nell’antichità l’ombelico del Mediterraneo e della civiltà. Così ci tramanda la tradizione. In effetti, però, questo comune immerso nella Valle Umbra di virtù da spendere ne ha in quantità. Arte, storia, cultura, commerci e un territorio pianeggiante cinto da rilievi di natura collinare e montagnosa. I luoghi di San Francesco, tanto per mettere un accento di peso. Proprio a Foligno Francesco iniziò la sua avventura spirituale, con la vendita delle stoffe e del cavallo i cui proventi gli permisero di ricostruire la piccola chiesa di San Damiano in Assisi.

La Francescana, tre itinerari lungo la Valle Umbra

Questo il contesto in cui dal 2015 si svolge La Francescana Ciclostorica dell’Umbria. Dal 19 al 21 settembre Foligno ne ha celebrato l’XI edizione. Partenza e arrivo in Piazza della Repubblica per una gara-non-gara che è un viaggio nella lentezza, in sella a biciclette storiche indossando abiti d’epoca. Tre gli itinerari (35, 50 e 80 chilometri) lungo la Valle Umbra toccando borghi e piazze medievali, vigneti e oliveti. Con la carica assicurata da soste conviviali a suon di ristori in cantine di rango, da Arnaldo Caprai al Carapace di Arnaldo Pomodoro presso Tenuta Castelbuono-Lunelli, tra musica, vino, olio e tipicità gastronomiche. 

La Francescana Ciclostorica: bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

Giada Bollati, tra gli organizzatori de La Francescana

Tra gli organizzatori de La Francescana, Giada Bollati: «Anche questa edizione è stata un fiorire di emozioni: convivialità allo stato puro. Per tre giorni Foligno e il nostro territorio hanno vissuto immersi in una fiaba che racconta di sport, amicizia, benessere, stile. Un polo di attrazione per la comunità. Alle tre prove si sono iscritti un migliaio di “atleti d’epoca”, con presenze non solo da tutta Italia, ma anche da altre nazioni, addirittura continenti. Basti pensare ai “ciclostorici” arrivati dal Brasile».

La Francescana Ciclostorica: bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

La Ciclostorica dell'Umbria sta per partire

La Francescana, sta nascendo la Ciclovia permanente

La Francescana sa sì tutelare le tradizioni, ma anche guardare avanti con un progetto di lungo respiro. Sta nascendo infatti la Ciclovia La Francescana, un itinerario permanente di circa 180 chilometri che collega 12 comuni umbri. Una grande infrastruttura ciclabile che valorizza l’Umbria più autentica promuovendo un turismo lento e sostenibile. «Bisogna consolidare una logica di sistema che favorisca un’accoglienza e un’ospitalità che sappiano far leva su arte, paesaggi, agroalimentare, storia: il 2026 celebrerà gli 800 anni dalla morte di San Francesco. – sottolinea Rolando Fioriti, presidente di Umbria & Bike e direttore di Federalberghi Umbria – Il cicloturismo può fare da collante per offrire un’esperienza a tutto tondo. Un’opportunità in più anche per la ricettività alberghiera e l’universo Horeca nel suo complesso». Il tema bici può quindi essere un polo di attrazione e una leva di marketing fondamentale, una forza centrifuga al servizio del turismo.

La Francescana Ciclostorica: bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

Ludovica Casellati ha condotto un talk show sul cicloturismo - Foto Guido P. Rubino

La Francescana, un polo anche culturale

Un assaggio di questa visione è stata proprio l’edizione 2025 della Ciclostorica. Gli spunti sono molteplici. Dai luoghi di San Francesco e, solo a Foligno, gli affreschi di Gentile da Fabriano a Palazzo Trinci, la Cattedrale di San Feliciano con il rifacimento neoclassico ad opera del Piermarini e il baldacchino in legno dell’altare maggiore, riproduzione unica al mondo di quello berniniano a Roma in San Pietro. Per non parlare del torchio della prima pubblicazione a stampa della Divina Commedia (1472) e di quello della prima edizione dei Promessi Sposi (1840).

La Francescana Ciclostorica: bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

Gentile da Fabriano: affresco a Palazzo Trinci, Foligno (Pg)

La Francescana, tra cocktail d'autore e cena in monastero

L’esperienza offerta è stata anche di palato. Ha aperto la danze il cocktail “il Piermarini” presentato nella corte di Palazzo Trinci. Un drink celebrativo a base di Amaro Sibilla Varnelli, creato da Diego Rosi e presentato Fabio Bacchi, figura di spicco della bar industry, e da Simonetta Varnelli, amministratore delegato della distilleria marchigiana. Diego Rosi, chef e bartender all’Umami di Foligno, ha inoltre presentato i sapori dell’Umbria nel refettorio del Monastero di S. Anna. Un appuntamento a base di Lenticchia di Colfiorito risottata, Fagiolo alla cavenara con ragù di maiale, Stracotto di guancia morbido al Sagrantino. Questa ricetta ha tirato la volata a La Francescana. La casa vinicola Arnaldo Caprai di Montefalco (Pg) è stato il primo punto di ristoro dei partecipanti alla manifestazione. Per la cronaca, una festa in vigna.

La Francescana Ciclostorica: bici d’epoca nell’Umbria dell’accoglienza

Simonetta Varnelli, Diego Rosi e Fabio Bacchi con il cocktail il Piermarini, a base di Amaro Sibilla Varnelli

La Francescana, prima tappa in vigna: Arnaldo Caprai

Dagli 8 ettari del 1971, oggi nel conta 150, di cui 137 vitati. La produzione si attesta sulle 900 mila bottiglie. Un’annata abbondante sta caratterizzando la vendemmia 2025. In degustazione sono stati serviti Grecante 2024 (Grechetto in purezza), Montefalco Rosso 2022 (Sangiovese 70% e 15% di Sagrantino e Merlot) e Sagrantino Collepiano 2021 (100% Sagrantino), che vanta 22 mesi di affinamento in barrique e almeno 6 in bottiglia. Vino potente, ma elegante; dal grande futuro. Il vitigno Sagrantino prospera da almeno 500 anni nell’area di Montefalco.

Ulteriore stimolo da segnalare sul territorio, la caccia al tartufo. La organizza alle porte di Trevi (Pg) la Tenuta San Pietro a Pettine guidata dalla famiglia Caporicci. Una proprietà che offre 5 dimore e un ristorante adiacenti a una chiesa romanica rurale. Qui il tartufo è un’arte, oltre che una vocazione. Una ricetta per tutte: Uovo, tartufo e spuma di patate. A monte un’azienda agricola che porta in tutto il mondo all’alta ristorazione tartufo fresco e prodotti di nicchia conservati.

La Francescana, seconda tappa in vigna: Tenuta Castelbuono

Secondo ristoro per i partecipanti alla ciclostorica presso la Tenuta Castelbuono della famiglia Lunelli Bevagna (Pg). Trentasette ettari vitati tra Bevagna e Montefalco per una produzione di 140 mila bottiglie bio. Qui tra le vigne sorge il Carapace, la cantina ideata da Arnaldo Pomodoro. Una scultura architettonica dove si vive e si lavora. Una cupola che si ispira agli attributi della tartaruga, gli stessi del Sagrantino: longevità, lentezza, sacralità e potenza. E il Sagrantino Carapace Lunga Attesa 2017 ne è la rappresentazione fedele. Avvolgente, potente, fine, elegante.

La Francescana, una festa collettiva

La Francescana è stata anche un evento di piazza. Per tre giorni il centro di Foligno è stato coinvolto in una festa collettiva, tra mercatini di biciclette d’epoca e ricambi, abbigliamento ciclistico vintage, musica swing e rock’n’roll. Anche presentazioni di libri, come, e non poteva essere altrimenti, “La bicicletta da corsa”, firmato dal giornalista Guido P. Rubino che ha fondato nel 2007 Cyclinside.it, rivista dedicata alla tecnica e alla divulgazione della cultura della bicicletta.

Ultima nota: La Francescana è inserita nel calendario del Giro d’Italia d’Epoca, 13 tappe in onore della storia del ciclismo. La presidente del Giro è Michela Moretti Girardengo, la vicepresidente Gioia Bartali. È detto tutto.

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