giovedì 17 settembre 2015

FORMAGGI SENZA LATTE: A TUTELA CONSUMATORI...

FORMAGGI SENZA LATTE: 
DOPPIA AZIONE DELLA REGIONE VENETO
A TUTELA CONSUMATORI, 

ETICHETTE TRASPARENTI E MARCHIO QV

 Obbligo di indicare nell’etichetta dei formaggi tutte le informazioni

relative all’utilizzo di latte fresco o di cagliate o semilavorati o di sostanze prodotte dall’alta

temperatura parlamentari europei per contrastare i cosiddetti “formaggi senza latte” attraverso una

corretta informazione ai consumatori. Nel contempo la Regione Veneto estende il

marchio QV (Qualità certificata) ai propri formaggi realizzati con latte fresco.

“Dopo l’impegno preso con il Consiglio regionale perché il Veneto difenda il

formaggio prodotto con il latte fresco – informa l’assessore Pan, relatore della delibera

-  la Giunta regionale ha deciso di sollecitare il Governo italiano e i parlamentari

europei eletti in Veneto a rivedere il regolamento Ue 1169 del 2001 sulle etichettature

in modo da rendere obbligatorie, nei prodotti lattiero-caseari, le indicazioni

sull’utilizzo  di latte fresco, oppure di cagliate o cagliate congelate o semilavorati. In

particolare chiediamo che in etichetta sia specificata la presenza eventuale di furosina,

molecola che si produce dalla reazione tra zuccheri e proteine quando il latte viene

trattato ad alte temperatura.
 Con queste indicazioni – specifica Pan – i consumatori

potranno essere avvertiti se la mozzarella o il formaggio fresco che stanno per

acquistare sono prodotti con latte in polvere o latte concentrato, anziché con latte

crudo”.

La Giunta regionale del Veneto replica, quindi, così alla procedura di infrazione aperta

dalla Commissione Europea nei confronti dell’Italia per la legge nazionale (la n.

138/1974) che proibisce la produzione di formaggi e latticini con latte in polvere o

ricostituito.  “Il governo nazionale e l’Europa si devono impegnare di più a garantire

massima trasparenza nell’etichetta dei prodotti – conclude Pan – perché i consumatori

siano almeno consapevoli di ciò che stanno acquistando e consumando.

Da parte nostra, abbiano deciso di allargare ‘ l’ombrello’ offerto dal marchio regionale Qualità

Verificata (QV) individuando, insieme ai rappresentanti della filiera lattiero-casearia

veneta, tutti i prodotti lattiero-caseari da ammettere, con i relativi disciplinari. Così i

consumatori avranno la garanzia che quei prodotti, contrassegnati con il logo QV,

saranno formaggi e latticini fatti con latte vero e non con polveri o siero ricostituito

importati da altri Paesi”.
del latte: questa la richiesta avanzata dalla Giunta veneta al Governo italiano e ai

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