venerdì 25 settembre 2015

NO AL FORMAGGIO COL LATTE IN POLVERE

No al formaggio 

col latte in polvere 
Per Petrini va dato 

valore al cibo giusto

Carlo PetriniIn occasione dell’inaugurazione di Cheese 2015, a Bra (Cn), Carlo Petrini,
fondatore di Slow Food, afferma che il comparto lattiero-caseario ha bisogno dna svolta politica che difenda le produzioni locali dicendo “no” alla prodi uuzione di formaggio con latte in polvere e chiedendo di ridurre la burocrazia

Generosità e restituzione del valore al cibo: questi i temi fondamentali ricordati da Carlo Petrini (nella foto), fondatore di Slow Food, in occasione dell’inaugurazione ufficiale di Cheese 2015, la manifestazione dedicata al mondo del latte e dei formaggi che ogni due anni anima la cittadina braidese. «In questo momento una carovana enorme sta attraversando l’Europa a piedi - ha affermato Petrini - altri muoiono nel Mediterraneo senza nemmeno fare notizia. Noi siamo qui a parlare di formaggi e di Made in Italy ma non scordiamoci che il sistema alimentare italiano senza i migranti non sta in piedi. Non va dimenticata la nostra storia, noi siamo un popolo di migranti e la vera Europa si costruisce sulla generosità e sulla solidarietà». 



E poi, entrando nel vivo della manifestazione, Petrini si è soffermato sull’attuale situazione del settore caseario: «Siamo al 18° anno di Cheese e il settore caseario è in estrema sofferenza, come possiamo pagare 35 centesimi un litro di latte e pensare che il sistema alimentare sia sostenibile? Abbiamo quindi bisogno di una svolta politica che permetta di difendere le produzioni locali dicendo un no forte alla produzione di formaggio con latte in polvere e chiedendo di ridurre la burocrazia: è assurdo che si passi più tempo sulle carte che nei campi!». 

«Slow Food - continua Petrini - ha denunciato il caporalato nelle vigne, ma per vincere questa battaglia abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti: andiamo a conoscere i produttori, facciamoci raccontare le loro storie e le battaglie con cui ogni giorno difendono territori e ambiente. Lottiamo insieme perché il cibo abbia finalmente un prezzo giusto, possibile solo se impareremo a sprecare meno e valorizzare i prodotti di qualità».

«Slow Food - ha affermato Andrea Olivero, vice ministro alle Politiche agricole alimentari e forestali - ha saputo porre l’accento su alcune questioni fondamentali: qualità, figlia di tradizione e innovazione, con cui è possibile difendere la nostra biodiversità; educazione alimentare, con cui comunicare l’identità dei nostri prodotti in costante contatto con il territorio; qualità sociale, data dalla coesione con i nostri territori, per difendere comuni abbandonati e zone marginali». 

«Il Governo italiano - continua Olivero - è determinato a ribadire il no al latte in polvere per la produzione di formaggi, vogliamo proporre ai colleghi europei di allearci in questa battaglia per ottenere un’indicazione chiara sui prodotti perché ciascun consumatore sappia cosa sta comprando e abbia la possibilità di scegliere e nella scelta possa prediligere qualità, passione e conoscenze». 



«Dobbiamo invertire la rotta - conclude Olivero - riconoscere la specificità montana e tutelarne territori e produttori; il lattiero caseario che noi vogliamo punta sui produttori locali che sanno organizzarsi, fare rete e cambiare le sorti del nostro Paese. Vi garantisco l’impegno del Ministero e del Governo affinché questi temi restino al centro dell’attenzione e della nostra agenda».
Il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino sottolinea l’importanza di Cheese per la cultura piemontese che è al tempo stesso un intreccio di voglia di lavorare, rispetto dell’ambiente, delle diversità all’interno del Piemonte e soprattutto delle persone. E per questo ribadisce come l’Europa possa ancora essere una grande prospettiva per i giovani se saprà essere all’avanguardia nel creare un’economia omogenea e sradicare definitivamente i nazionalismi.
Lattebusche Alta qualità della montagna bellunese

Il sindaco di Bra, Bruna Sibille, ha dato il benvenuto ai moltissimi «visitatori che gusteranno la nostra città» ricordando Beppe Manassero, instancabile collaboratore e anima di tutte le manifestazioni cittadine. «Da ormai 18 anni Cheese - sostiene il sindaco Sibille - è una possibilità per tutti, espositori e visitatori, per entrare in contatto con la città, un’occasione unica per far conoscere le ricchezze di una realtà che si vanta di essere di provincia. Il valore economico che Cheese ha per il nostro territorio è importante e duraturo ed è sostenuto dai principi sociali e ambientali che la manifestazione porta con sé. Cheese mostra insieme le unità e le differenze del nostro pianeta ed è proprio questo che rende questo evento così straordinario».

Cheese si è aperto come sempre con la consegna dei riconoscimenti del Premio Resistenza Casearia con cui a partire dal 2009 si accendono i riflettori sui protagonisti del mondo del formaggio in rappresentanza di tutti i produttori locali del mondo che tutelano territori e tradizioni. E anche quest’anno è il presidente di Slow Food Italia, Gaetano Pascale, a consegnare il premio e raccontare le meravigliose storie di questi eroi sconosciuti.

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