lunedì 21 settembre 2015

PER L’AIA È ALLARME FINANZIAMENTI


PER L’AIA È ALLARME FINANZIAMENTI: 
NON ARRIVIAMO A FINE ANNO
SALCUNI: «L’ASSENZA DEL PON 
PESA SUL SISTEMA ZOOTECNICO»

Il numero uno dell’Associazione italiana allevatori elenca le sfide del futuro per la zootecnia,

dalla genomica alla valorizzazione della biodiversità e delle grandi Dop lattiero casearie Made in Italy.
«L’assenza del Pon (Piano operativo nazionale, ndr) sul quale il ministero delle Politiche agricole non ha ancora deciso, sta pesando su tutto il sistema allevatoriale. Speriamo che veda la luce quanto prima, perché con i finanziamenti che abbiamo avuto fino ad ora non riusciamo ad arrivare a fine anno».
A lanciare l’allarme – in un’intervista rilasciata a Fieragricola di Verona (3-6 febbraio 2016) – è Pietro Salcuni, presidente dell’Associazione Italiana allevatori (Aia), anche in concomitanza dello scenario congiunturale che vede la zootecnia in particolare difficoltà. Nel secondo trimestre 2015 (fonte: Istat) il valore aggiunto dell’agricoltura è diminuito dell’1,1 per cento su base congiunturale, anche se ha registrato un aumento dell’1,7 per cento in termini tendenziali. La flessione però dei prezzi delle principali produzioni zootecniche (latte, suini, carne bovina) si fa sentire sulle casse degli allevatori.
«La sfida dell’Aia – dichiara Salcuni – è quella di mettere in rete tutti i dati relativi allagenomica, in modo che le stalle producano di più a minor costo, grazie a un programma di selezione che indirizzi gli allevatori verso i punti di forza della zootecnia da latte Made in Italy: la biodiversità e l’attitudine nella trasformazione in formaggio, a partire dalle nostre grandi Dop».

L’obiettivo comunque da raggiungere, secondo il numero uno di Aia, è «l’identificazione del prodotto, importante tanto quanto le risorse necessarie al sistema allevatoriale italiano».
Secondo Salcuni, infatti, «un’etichettatura chiara e trasparente consente al consumatore di scegliere che cosa mangiare e, soprattutto, come produttori e come cittadini eviteremmo l’ingresso di tutti quegli alimenti che abbiamo visto pochi giorni fa nel presidio del Brennero e che danneggiano in modo particolare la zootecnia».
La prossima edizione di Fieragricola (la 112ª) assicurerà grande attenzione alla zootecnia e alla biodiversità, elemento distintivo della molteplicità di razze da reddito che costituiscono l’ossatura dell’agricoltura italiana. «Forti di questa varietà – precisa Salcuni – abbiamo colmato il gap con la genetica del Nord America, focalizzando la ricerca sulle caratteristiche dell’allevamento e delle produzioni italiane, rinomate e apprezzate in tutto il mondo. Proseguiremo sulla strada della ricerca, in collaborazione con le Università».
A Verona, fra i grandi eventi dedicati al comparto, sono in programma l’Open Holstein Dairy Show, che sarà ampliato con la partecipazione di capi provenienti da numerosi Stati europei, e la Mostra nazionale della razza Bruna.

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