Olio d’oliva
ottimo alleato
nella cura
contro il diabete
Buone notizie per i tre milioni di italiani che soffrono di questa patologia. Secondo uno studio britannico, l’olio (se d’oliva) aiuterebbe a ridurre i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti.
Èl’alimento con il più alto potere calorico, ma potrebbe essere utile nella cura del diabete grazie alla sua capacità di ridurre i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti. A parlare delle straordinarie proprietà dell’olio d’oliva è uno studio della Sapienza di Roma. Di questo ha parlato un articolo apparso su Humanitasalute, che vi proponiamo di seguito:
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Secondo lo studio pubblicato sul British Journal Clinical Pharmacology, l’oleuropeina, uno dei componenti specifici del condimento preferito dagli italiani, è in grado di ridurre la glicemia post-prandiale. Gli studiosi si sono concentrati su un campione di persone sane alle quali sono stati somministrati 20 mg di oleuropeina durante un pasto tipico della cucina italiana. Confrontando i risultati con il controllo (placebo) a due ore dal pasto, i ricercatori hanno osservato una riduzione significativa della glicemia solo quando i partecipanti assumevano i 20 mg di oleuropeina. Altra osservazione interessante è che, dopo questo intervallo di tempo, i pazienti presentavano gli stessi livelli glicemici che avevano prima del pasto.
La ricerca apre nuove prospettive per combattere il diabete anche con sostanze naturali come l’oleuropeina, presente non solo nell’olio ma anche nelle foglie dell’ulivo. Un dato che si rivela molto importante visto che il diabete è una delle principali cause di infarto del miocardio ed ictus e sono nel 2016 in Italia interessa più di tre milioni di italiani.
L’assunzione di olio di oliva nella dieta è raccomandata per la prevenzione delle complicanze cardiovascolari e arteriosclerosi, senza dimenticarsi dell’importanza di essere seguiti da un diabetologo per la definizione del corretto percorso di cura anche farmacologica.
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L'olio d'oliva aiuta a tenere a bada la glicemia
Secondo lo studio pubblicato sul British Journal Clinical Pharmacology, l’oleuropeina, uno dei componenti specifici del condimento preferito dagli italiani, è in grado di ridurre la glicemia post-prandiale. Gli studiosi si sono concentrati su un campione di persone sane alle quali sono stati somministrati 20 mg di oleuropeina durante un pasto tipico della cucina italiana. Confrontando i risultati con il controllo (placebo) a due ore dal pasto, i ricercatori hanno osservato una riduzione significativa della glicemia solo quando i partecipanti assumevano i 20 mg di oleuropeina. Altra osservazione interessante è che, dopo questo intervallo di tempo, i pazienti presentavano gli stessi livelli glicemici che avevano prima del pasto.
La ricerca apre nuove prospettive per combattere il diabete anche con sostanze naturali come l’oleuropeina, presente non solo nell’olio ma anche nelle foglie dell’ulivo. Un dato che si rivela molto importante visto che il diabete è una delle principali cause di infarto del miocardio ed ictus e sono nel 2016 in Italia interessa più di tre milioni di italiani.
L’assunzione di olio di oliva nella dieta è raccomandata per la prevenzione delle complicanze cardiovascolari e arteriosclerosi, senza dimenticarsi dell’importanza di essere seguiti da un diabetologo per la definizione del corretto percorso di cura anche farmacologica.
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