Pranzi e cenoni
delle feste
In tavola
5 miliardi
di euro
Tanto spenderanno gli italiani per il tradizionale appuntamento del 25 dicembre e le altre feste.
Secondo un’indagine di Coldiretti, per preparare il pranzo, si passeranno ai fornelli in media quasi quattro ore. Anche quest’anno i prodotti gastronomici rappresentano la voce più importante del budget familiare.
Cresce il budget che le famiglie italiane dedicano alla preparazione dei pranzi delle feste. E l’agroalimentare (compresi i regali enogastronomici, i pranzi e i cenoni) è quest’anno la voce più importante. La spesa complessiva calcolata da un’indagine di Coldiretti per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno sarà di circa 5 miliardi di euro, l’11% in più dello scorso anno.
La maggior parte della spesa alimentare delle feste è dedicata al pranzo di Natale che l’85% degli italiani, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, consumerà nelle case.
Se nel menu della vigilia - sottolinea la Coldiretti - molto gettonato è il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello al tacchino, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Rilevante è anche l’impegno ai fornelli con una media di 3,8 ore per cucinare le pietanze da servire. In particolare la maggioranza del 36% resterà in cucina meno di tre ore, il 16% da tre a cinque ore e il 18% oltre cinque ore tra coloro che rispondono. Il ritorno in cucina è accompagnato anche dalla tendenza verso una scelta attenta degli ingredienti, con una predisposizione elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.
Lo dimostra il fatto che quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si parla di cibo e ricette. Si registra quest’anno - sottolinea la Coldiretti - una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Il regalo di prodotti dell’enogastronomia è quello meno riciclato ma, da segnalare, è anche la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.
Molto diffuso l’omaggio dei cesti enogastronomici, accanto all’immancabile panettone infatti si sta affermando la ricerca minuziosa di formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.
Per la ricerca del regalo - continua la Coldiretti - c’è la tendenza dunque a scovare la curiosità e il miglior rapporto prezzo/qualità nei diversi luoghi di acquisto senza preclusioni, dalla grande distribuzione ai piccoli negozi, da internet fino ai mercatini. Sette italiani su dieci (70%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane durante le feste e tra questi ben la metà (50%) vi acquista proprio prodotti enogastronomici per conciliare il relax con la possibilità di fare acquisti di curiosità e novità ad originalità garantita. «Dalle scelte di acquisto di questi giorni dipende il futuro di centinaia di migliaia di aziende italiane con un impatto rilevante sul lavoro e sull’economia Made in Italy ma anche la difesa del patrimonio di biodiversità, dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Pranzo di Natale in famiglia per nove italiani su 10
La maggior parte della spesa alimentare delle feste è dedicata al pranzo di Natale che l’85% degli italiani, secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, consumerà nelle case.
Se nel menu della vigilia - sottolinea la Coldiretti - molto gettonato è il pesce, a Natale prevale la carne e vincono bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello al tacchino, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Rilevante è anche l’impegno ai fornelli con una media di 3,8 ore per cucinare le pietanze da servire. In particolare la maggioranza del 36% resterà in cucina meno di tre ore, il 16% da tre a cinque ore e il 18% oltre cinque ore tra coloro che rispondono. Il ritorno in cucina è accompagnato anche dalla tendenza verso una scelta attenta degli ingredienti, con una predisposizione elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.
iL FAMOSO SUPERTUSCAN DOGAJOLO DI CARPINETO (GREVE IN CHIANTI) |
Lo dimostra il fatto che quasi un italiano su tre (30%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici da mettere sotto l’albero ed imbandire le tavole delle feste dove sempre più spesso si parla di cibo e ricette. Si registra quest’anno - sottolinea la Coldiretti - una spinta verso regali utili che privilegia l’enogastronomia, per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione del territorio. Il regalo di prodotti dell’enogastronomia è quello meno riciclato ma, da segnalare, è anche la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy per aiutare l’economia nazionale o garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa.
Cesti natalizi con prodotti d'eccellenza
Molto diffuso l’omaggio dei cesti enogastronomici, accanto all’immancabile panettone infatti si sta affermando la ricerca minuziosa di formaggi, salumi, conserve del contadino, paste di grani italiani antichi, carne delle razze nazionali toriche, dalla chianina alla piemontese, e vini autoctoni dietro ai quali si nasconde una storia da raccontare sulla tavole della festa dove sempre più spesso si parla di origine della materia prima, di stagionatura, invecchiamento o recupero di varietà a rischio di estinzione da valorizzare in cucina.
Per la ricerca del regalo - continua la Coldiretti - c’è la tendenza dunque a scovare la curiosità e il miglior rapporto prezzo/qualità nei diversi luoghi di acquisto senza preclusioni, dalla grande distribuzione ai piccoli negozi, da internet fino ai mercatini. Sette italiani su dieci (70%) frequentano quest’anno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane durante le feste e tra questi ben la metà (50%) vi acquista proprio prodotti enogastronomici per conciliare il relax con la possibilità di fare acquisti di curiosità e novità ad originalità garantita. «Dalle scelte di acquisto di questi giorni dipende il futuro di centinaia di migliaia di aziende italiane con un impatto rilevante sul lavoro e sull’economia Made in Italy ma anche la difesa del patrimonio di biodiversità, dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica», afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
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