venerdì 6 dicembre 2019

Sugar tax, si pensa al dietro front Maggioranza divisa, ira della Lega

Sugar tax, si pensa 

al dietro front
Maggioranza divisa, 

ira della Lega


Il ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova, con Matteo Renzi, vuole a tutti i costi rinviare l’ingresso della tassa (insieme a quella sulla plastica) al 2021. Di Maio si oppone giudicandole «sacrosante». Ma la Lega non sta a guardare: il senatore Gian Marco Centinaio si chiede come mai i "renziani" non abbiano pensato prima ad opporsi.

Sugar e plastic tax in manovra, anzi no. L’esecutivo sta cercando di recuperare altrove 500 milioni di euro che, per il 2020, non vorrebbe più che provenissero dalle due nuove tasse. Si sta pensando ad un rinvio per il 2021. Sarebbe soprattutto il ministro alle Politiche agricole Teresa Bellanova, con Matteo Renzi in prima linea, la più decisa a frenare sull’immediata entrata in vigore del provvedimenti sul quale anche Italia Viva tutta si è espressa chiedendone addirittura la cancellazione.

Il Governo pronto a rinviare l'arrivo delle due nuove tasse (Sugar tax, si pensa al dietro-front Centinaio: «Lacrime di coccodrillo»)

La maggioranza si spacca sulla sugar tax?

"Dividere i lavoratori è da miserabili - ha scritto Bellanova sul suo profilo Twitter - la sugar tax colpisce lavoratori, imprese agricole e mondo della trasformazione. E per noi non esistono lavoratori di serie A e B. Per questo Italiaviva ne ha sempre proposto la cancellazione".

Nicola Zingaretti non ha risparmiato duri commenti a questo proposito: «Italia Viva ai lavoratori italiani preferisce le multinazionali delle bibite gassate, come la Coca Cola". Matteo Renzi ha affondato sulla possibilità di andare alle urne: «Non vorrei votare, ma se siamo costretti...».

Luigi Di Maio, ospite di Circo Massimo su Radio Capital, dice: «Sulla manovra, dobbiamo avere la costanza di finirla, poi al suo interno è sacrosanto che ci siano plastic tax e sugar tax: dire che le aziende devono usare contenitori riciclabili, come dire che gli alimenti con troppo zucchero vanno limitati».

Nelle scorse ore il premier Giuseppe Conte avrebbe dato mandato al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, di mettersi a lavoro per trovare risorse per coprire il mancato introito derivante da un eventuale slittamento. Da qui la decisione di aggiornarsi venerdì mattina alle 8, prima dell'incontro tra il presidente del Consiglio e il rappresentante speciale dell'Onu per la Libia, Ghassan Salamé.

Pronto l’intervento del senatore leghista Gian Marco Centinaio: «Apprezziamo - ha detto - l’uscita del ministro che, dopo un mese di sonno profondo, ha capito che la plastic tax e la sugar tax colpiscono al cuore l’agroalimentare italiano. Aziende, uomini e donne di questo Paese che hanno fatto dell’agroalimentare la propria ragione di vita. Aziende e persone colpite ingiustamente barricandosi dietro la scusa di proteggere l’ambiente e la salute dei cittadini. Adesso Italia Viva si è svegliata cercando di tornare indietro. Bene! Ma la domanda, adesso che sembra troppo tardi, è: Dov’erano quando le due tasse sono state inserite dal Governo nel quale siedono comodamente? Non è solo un ululare alla luna solo per recuperare consensi sapendo che sarà difficile tornare indietro? Sembrano solo lacrime di coccodrillo. Prima penalizzano gli italiani e poi piangono».
Italiaatavola
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