IL
CODICE
GUSTATIVO
TATTILE
DEL GELATO
Freddo
sì, ma non solo, scopriamo come utilizzare tatto e gusto per valutare le
caratteristiche del gelato e riconoscere così il vero gelato artigianale
italiano
IL
SISTEMA SOMESTESICO
Comunemente si parla di senso del
tatto, ma i tecnici preferiscono riferirsi al sistema somestesico perché
raggruppa in realtà molti tipi di sensibilità corporea. Più precisamente: • sensibilità tattile, responsabile ad esempio
della percezione della grana delle superfici; • sensibilità termica, responsabile del caldo e del freddo; • sensibilità dolorifica, cioè al
dolore; • sensibilità
profonda (propiocettiva), responsabile di sensazioni di consistenza o
morbidezza specie se è implicata la masticazione; • sensibilità viscerale, che riguarda
gli organi interni – tra cui lo stomaco. Diversi stimoli quindi vengono
trasdotti da diversi tipi di sensori e, attraverso nervi a volte lunghissimi,
giungono al cervello raggiungendo prima il talamo e poi la corteccia cerebrale
in cui regioni corticali differenti elaborano contemporaneamente i diversi
aspetti dell’esperienza per dare a essa un significato più completo possibile. La
sensibilità tattile assume due connotazioni distinte: da una parte ha
percezioni di tipo fisico (volume, viscosità, forma ecc.) e dall’altra di tipo
chimico. Queste ultime a livello didattico si classificano in: astringente
(comunemente detto anche allappante, si pensi al caco immaturo o alla banana
verde), pungente (si pensi all’aceto o al wasabi), piccante (come il peperoncino),
metallico (sensazione ben resa dall’idea di un cucchiaio di metallo sulla
lingua) e pseudocalore (illusione di freddo o caldo data non da variazioni di
temperatura, ma da sostanze, come la menta o l’alcol). Inutile dire che le
sensazioni di tipo tattile sono fondamentali per definire il gelato
artigianale, quindi oggetto di notevole studio e ricerca tecnologica nella produzione.
La lingua è la sede principale delle papille gustative Le cellule
gustative terminano con microvilli sensibili alle sostanze dotate di sapore Ogni
papilla contiene uno o più bottoni gustativi (o gemme gustative)
IL GUSTO Il gusto è l’organo di senso preposto alla definizione
qualitativa di molecole disperse in un liquido in base al sapore e ha sede nel
cavo orale. La lingua è la sede principale delle papille gustative. Ogni
papilla contiene uno o più bottoni gustativi (o gemme gustative) composte da
cellule gustative che terminano con microvilli sensibili alle sostanze dotate
di sapore. Quando una di queste sostanze raggiunge un microvillo si origina un
segnale elettrico che attraverso il nervo gustativo raggiunge il cervello dove viene
elaborato.
L’ANALISI TATTILE
E GUSTATIVA
DEL
GELATO
Quello tattile e gustativo è forse
l’aspetto più importante nel determinare la qualità dell’esecuzione del gelato,
perché frutto di un delicato equilibrio di componenti che va calcolato
matematicamente. Solo il perfetto bilanciamento permette di ottenere la
consistenza e il sapore tale da lasciar concentrare chi assaggia sull’aroma, a
distinguere una ricetta dall’altra e a dare la percezione di “fragola,
cioccolato, menta ecc.” sono infatti principalmente le sensazioni
retrolfattive.
Consistenza (tattile)
Definizione
È la percezione tattile di resistenza
meccanica offerta dal primo boccone di gelato alla compressione tra lingua e
palato, che ne definisce la gradazione dal soffice al duro.
Correlazione
di filiera È fortemente dipendente dalla
temperatura interna del gelato e dal corretto bilanciamento degli ingredienti.
L’eventuale eccessiva sofficità può essere dovuta a: • temperatura superiore a -12°C ; • eccessivo overrun (incorporo d’aria);
• contenuto di zuccheri elevato in
relazione alla temperatura di conservazione. L’eventuale eccessiva durezza può
essere dovuta a: • temperatura
inferiore a -16°C; • insufficiente
overrun (incorporo d’aria); • contenuto di solidi totali inferiore al 32%; • contenuto di zuccheri inferiore a 14%
(in funzione dello spettro zuccherino).
Freddo (tattile)
Definizione Sensazione di raffreddamento durante il contatto del
gelato con la superficie del cavo orale. Contrariamente a quanto si crede, non
è in genere correlata con la temperatura del gelato, ma con la rapidità con la quale
questo assorbe il calore: la percezione termica non è infatti data dalla temperatura,
ma dallo sbalzo termico. Correlazione di filiera
Possibili cause di una sensazione di
freddo eccessiva sono: • insufficiente
overrun (inglobamento di aria); • eccesso di acqua libera in miscela, data da sbilanciamenti
nella ricetta; • shelf
life avanzata, per perdita di aria (fenomeno shrinkege).
Velocità di fusione
Definizione È la misura della rapidità con la
quale il gelato passa dallo stato solido allo stato fluido.
Correlazione
di filiera Una eccessiva velocità di fusione può
essere data da: • non
coretto bilanciamento degli ingredienti; • insufficiente overrun (incorporo d’aria); • contenuto di grassi insufficiente; • non corretto utilizzo degli
stabilizzanti/ addensanti.
Cristallizzazione (primo aspetto della sabbiosità, tattile)
Definizione
Esprime la presenza di cristalli di
ghiaccio inglobati nella pasta del gelato, percepibili per pressione e
strofinamento dai recettori tattili posti sulla mucosa del cavo orale. Valuta
la dimensione degli stessi.
Correlazioni di filiera
Deriva da fattori di processo quali: • non coretto bilanciamento degli
ingredienti; • tempo
di mantecazione troppo lungo, dovuto a raschianti usurati o mancanza di gas nel
mantecatore; • insufficiente
asportazione del gelato dal cilindro del mantecatore, dovuta a usura dei raschianti;
• estrazione del gelato dal mantecatore
prima del tempo indicato, per cui la miscela molle contiene ancora troppa acqua
allo stato libero che ghiaccia successivamente; • eccessiva lentezza del processo di abbattimento; • sbalzi termici nel conservatore,
dovuti ad esempio a continue aperture e chiusure; • instabilità della temperatura nella vetrina
del banco di esposizione, dovuta, per esempio, a flussi d’aria a temperatura
ambiente o inadeguati sbrinamenti.
Omogeneità (secondo aspetto della sabbiosità, tattile)
Definizione
Esprime la capacità del gelato di
fondere completamente, senza lasciare grumi, sabbiosità o farinosità sulla
superficie del cavo orale.
Correlazione di filiera
La presenza di grumi nel gelato,
quindi di solidi insoluti, può essere data da: • materie prime con particelle che rimangono integre, come i
semi nei frutti di bosco; • sbilanciamento nella quantità di solidi magri del latte
presenti nella miscela (cristallizzo e del lattosio); • presenza di ingredienti in polvere non
totalmente disciolti; • grassi
che cristallizzano in modo inappropriato; • sabbiosità dovuta alla cristallizzazione del saccarosio.
Untuosità (tattile)
Definizione
È la sensazione di grassezza
percepita come una patina liscia e scivolosa che permane sulla superficie del
cavo orale dopo la deglutizione.
Correlazione
di filiera Una eccessiva untuosità può essere
dovuta a: • sbilanciamento
dei grassi rispetto alle altre componenti della miscela; • burrificazione dei grassi durante la mantecazione;
• insufficiente emulsione della miscela
ricca di grassi.
Dolce (gustativo)
Definizione
Esprime l’intensità del sapore dato
da zuccheri semplici o dolcificanti.
Correlazione
di filiera È correlato con la percentuale di
zuccheri aggiunti alla miscela o già presenti nelle materie prime (saccarosio,
destrosio, fruttosio, lattosio…) nonché di eventuali dolcificanti. Varia in
base alla tipologia e alla proporzione tra gli zuccheri presenti, in relazione
al loro potere dolcificante (POD). Diminuisce con l’abbassamento della
temperatura e può essere compensato da ingredienti di sapore acido o amaro.
Acido (gustativo)
Definizione
È la misura con la quale è percepito
il sapore acido nel gelato, che si rivela durante i primi secondi di
scioglimento dello stesso sulla lingua con una contrazione dei dotti salivari
ai lati della lingua. Molti ricollegano questa sensazione alla freschezza, nel
caso di gelati alla frutta.
Correlazione di filiera
Non è presente in tutti gelati, ma in
quelli contenenti acidi, in base alla loro presenza e alla loro capacità di
dissociare ioni idrogeno. È fortemente dipendente dalla presenza e proporzione
di alcuni ingredienti (per esempio frutta, ma anche caffè o cioccolato), dal
loro grado di maturazione o tostatura, dall’eventuale correzione data in
ricetta (ad es. aggiunta di acido citrico o succo di limone).
Amaro (gustativo)
Definizione
È la misura con la quale è percepito
il sapore amaro, che inizia a rivelarsi dopo i primi secondidi contatto del
gelato con la lingua e può persistere a lungo dopo la deglutizione. L’amaro è
detto anche la sentinella del gusto in quanto indice della presenza di composti
dall’effetto sospetto sull’organismo, per questo il suo livello di percepibilità
e tollerabilità è molto variabile nella popolazione.
Correlazione
di filiera Non è presente in tutti gelati, ma in
quelli contenenti polifenoli (soprattutto se ossidati); possono concorrere
molte altre sostanze, quali i metalli e certi sali. È fortemente dipendente
dalla presenza e proporzione di alcuni ingredienti dotati tipicamente di questo
sapore (ad esempio caffè e cacao) ma può anche essere indice di
surriscaldamento subito da alcune componenti. È compensato dagli zuccheri, soprattutto
nell’impatto iniziale.
Equilibrio
Definizione
Indica il valore di piacevolezza
gustativa e tattile di un gelato. È un carattere edonico che nasce
dall’interazione delle caratteristiche gustative e tattili con le attese che si
genera il suo fruitore, specialmente in merito al bilanciamento tra le
sensazioni, e può variare molto in base alla cultura di riferimento e alla
tolleranza individuale verso i sapori.
Correlazioni
di filiera Tutta la filiera produttiva incide
sulle caratteristiche tattili di un gelato, in particolar modo il bilanciamento
tra gli ingredienti e il processo.
manuela violoni
L'ASSAGGIO
Il
Codice Sensoriale Gelato si presenta in un unico volume disponibile in versione
italiana e traduzione inglese a fronte. Il testo contiene un excursus completo
dalla produzione del gelato, passando per l’analisi dettagliata di tutte le sue
fasi di realizzazione fino ad arrivare all’assaggio e i relativi strumenti,
seguito dal processo di conservazione e la delicata dinamica del servizio.
Ovviamente la ricerca attornia anche la chimica e la psicofisiologia. Il volume
si propone per gli esperti del settore e gli appassionati, più o meno golosi.
Un manuale per la sua totalità di trattazione, una curiosità a cui dare la
possibilità di essere sfogliata, un primo passo per avvicinarsi all’inesplorato
mondo dell’analisi sensoriale, ma anche un regalo che è possibile personalizzare
con il nome della propria azienda.
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