giovedì 5 novembre 2020

Federvini contesta il nuovo Dpcm Penalizza una filiera da 40 miliardi

 

Federvini contesta 

il nuovo Dpcm
Penalizza 

una filiera 

da 40 miliardi


Sandro Boscaini
Il nuovo DPCM, che inasprisce ulteriormente le restrizioni, rischia seriamente di dare il colpo finale ad un comparto già prostrato nell’anno peggiore di sempre. 

Le nuove norme che limitano ulteriormente gli spostamenti e rendono ancora più problematica l’apertura dei pubblici esercizi, al di là dei colori abbinati alle diverse regioni, si concentrano ancora una volta su settori produttivi ben precisi. A contestare il decreto è Sandro Boscaini, Presidente di Federvini secondo cui «La perenne incertezza che accomuna cittadini ed aziende aumenta il disagio a tutti i livelli” dichiara. “Il nuovo lock-down a macchia di leopardo provocherà un impatto sulle nostre aziende ancora più devastante. Un esempio per tutti: avevamo ipotizzato una riduzione intorno al 30% del fatturato delle nostre aziende nel fuori casa - bar, ristoranti, locali, alberghi - sul 2020. Questa cifra oggi andrà rivista in modo deciso verso l’alto con pesanti ripercussioni sugli investimenti e sui contributi fiscali allo Stato per il 2021». Le principali filiere dell’agroalimentare italiano, con un valore di 40 miliardi di euro, non possono pagare un conto così salato. iat

 

Nessun commento:

Posta un commento