Nella Legge di Bilancio,
2 miliardi per l'agricoltura.
Ma per il cibo di qualità
non c'è quasi nulla
Per Baldrighi (Origin Italia) manca un progetto per sostenere sul serio Dop e Igp. I prodotti tutelati generano un export pari a 10 miliardi di euro, ma serve un aiuto per fronteggiare le sfide, a partire da Nutriscore
Nella legge di bilancio, appena approvata, sono stanziati 2 miliardi di euro per l'agricoltura (il doppio dello scorso anno), ma al mondo dei consorzi di tutela non basta. Anzi. A denunciarlo senza mezzi termini è il presidente di Origin Italia (che rappresenta tutti i consorzi) Cesare Baldrighi che sottolinea come al sistema delle Dop e Igp, che conta 200mila operatori con un fatturato di 17 miliardi di euro, «serve un progetto di politica nazionale per sostenere il “progetto ripartenza” del cibo italiano di qualità». Una strategia che manca nella legge di bilancio, tanto che «le indicazioni che emergono dalle recenti scelte politiche in materia agricola non sembrano andare in questa direzione e aprono grandi preoccupazioni per il futuro della qualità italiana».
Servono più fondi per supportare l'export agroalimentare italiano che vale 50 miliardi di euro
Nell’attuale Legge di Bilancio mancano sia il riconoscimento del ruolo e sia le risorse economiche di sostegno a un sistema che è capofila dell’export agroalimentare italiano di qualità con circa 10 miliardi di euro, pari al 20% dell’export agroalimentare che vale, nel complesso, 50 miliardi di euro. Stessa mancanza di attenzione nelle bozze del Piano strategico nazionale dove compare solo un intervento per la promozione dei prodotti di qualità. La stessa cosa si evidenzia nella mancanza di un coinvolgimento nel Pnrr e nelle misure di accompagnamento. Una considerazione amara se si pensa alle grandi sfide che attendono i prodotti Dop e Igp italiani. Con la pandemia in tutte le aree del mondo, infatti, si sono ancora di più acuiti i problemi delle contraffazioni e delle barriere che sicuramente hanno bisogno di un sostegno concreto per poter essere affrontati dal sistema produttivo del nostro Paese.
Baldrighi (Origin): «Le sfide non mancano, serve un vero progetto di ripartenza»
«Apprezziamo l’ordine del giorno presentato oggi che impegna il Governo a porre in essere un apposto provvedimento normativo volto ad incrementare le risorse per rafforzare la promozione, la valorizzazione e l'informazione dei prodotti agroalimentari italiani Dop e Igp e il potenziamento dei consorzi di tutela - prosegue ancora Baldrighi - Confidiamo, inoltre, che anche altri parlamentari di tutte le forze politiche condividano e sostengano questo bisogno per realizzare insieme anche al Governo un vero "progetto ripartenza". Alle organizzazioni della filiera agroalimentare chiediamo di non sottovalutare queste criticità: dal sistema dell’etichettatura, il cosiddetto Nutriscore, al tema della tutela delle Ig (per esempio i casi Prosek e aceto sloveno). Tutti campanelli di allarme che ci devono vedere quanto mai uniti, pena la deflagrazione, in un effetto domino assai pericoloso, per tutto l’agroalimentare italiano». IAT
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