Longarone. Si è chiusa
con grande successo
la 41a Agrimont
Longarone. Si è chiusa con successo la 41a Agrimont e per il Presidente di Longarone Fiere Dolomiti, Gian Angelo Bellati, è stata un’edizione eccezionale tenuto conto della situazione.“Ovviamente ancora stiamo scontando le conseguenze dell’emergenza covid, ma dall’altra parte anche la situazione particolare della guerra in corso, per non parlare della questione degli incendi, che sta andando, ahimè, ancora avanti.
Però tutte queste emergenze non sono riuscite a bloccare gli espositori chesono
in numero altissimo, avendo raggiunto le presenze dell’ultima edizione che abbiamo fatto
qui, in presenza nel 2019, con più di 200 marchi presenti. Devo dire anche che i visitatori non
hanno tradito Agrimont”. Quasi 20 mila i visitatori. Molte le aziende e gli operatori di settore, ma
anche molte le famiglie e i bambini che sono finalmente tornati a colorare il quartiere fieristico di
Longarone con la loro giovialità ed allegria, con il loro stupore ed eccitazione di fronte ai trattori
giganti che troneggiano in Agrimont.
“Quindi come organizzatori, come team – continua Bellati – che si è occupato di tutti gli aspetti
organizzativi dall'A alla Z, siamo molto felici di aver potuto offrire anche quest'anno un servizio
importante per il settore dell'agricoltura e della zootecnia di montagna, che è quello appunto di
far vedere questi prodotti, di far vedere tutte queste realtà importantissime del territorio. Che lo
arricchiscono, ma che arricchiscono anche l'area del bellunese e di Longarone, perché la fiera
ovviamente porta non solo tanti espositori e visitatori, ma porta anche tante persone che
frequentano poi il paese, che frequentano i vari posti dove mangiare, dormire e quindi portano
ricchezza al territorio”.
In conclusione “un bilancio assolutamente positivo. E adesso ci prepariamo alla prossima fiera, per
noi sempre molto importante, Caccia Pesca Natura i prossimi 23, 24 e 25 di aprile qui a
Longarone. Vi aspettiamo tutti per questo ulteriore importante evento che avrà luogo in
presenza”.
https://youtu.be/VhIkPncZ-ko
Un’Agrimont che si è chiusa domenica 27 marzo con la visita a sorpresa del Ministro per i Rapporti
con il Parlamento, l’On. Federico D’Incà, accompagnato dal Presidente della Provincia di Belluno,
Roberto Padrin.
Dopo aver visitato numerosi stand ed essersi confrontato con moltissimi espositori e visitatori, per
il Ministro D’Incà “la parola chiave è entusiasmo. Persone che non vedevano una fiera da
moltissimo tempo e non vedevano l’ora di potervi partecipare. Ho visto espositori che hanno
accolto questo entusiasmo cercando di dare un ulteriore contributo all’agricoltura di montagna
con questa 41a edizione. Un momento molto importante per ritrovarsi faccia a faccia, perché
genera voglia di andare avanti, di rinnovarsi, di continuare a credere nell’agricoltura di montagna,
che è sempre più centrale nel dare prodotti innovativi e biologici, capaci di trovare mercati nuovi
in questo mondo che non aspetta altro per valorizzare le nostre bellissime montagne”.
Il Ministro si è espresso anche sulla situazione attuale. “Per quanto riguarda l’incendio, ho avuto
modo di seguire questa situazione difficile in diretto contatto con i comandi locale e nazionale dei
Vigili del Fuoco. Oggi credo che stiamo arrivando in qualche modo alla risoluzione, ma d’altro
canto resta la siccità che è collegata a degli eventi climatici che impattano anche pesantemente
sull’agricoltura. Sempre di più il clima diventerà centrale nel futuro del nostro pianeta.
L’agricoltura è la prima a risentirne. Ecco perché la vera guerra da fare non è quella tra i popoli e le
nazioni, ma la guerra nei confronti del cambiamento climatico. Dobbiamo contribuire in qualche
maniera insieme a proteggere e a difenderci. Gli aspetti del 2050, il surriscaldamento globale, gli
obiettivi individuati al G20 e della COP26 sono centrali per quanto riguarda l’aspetto di Governo, e
sono centrali anche nel PNRR dove sono messi a disposizione 60 miliardi di euro per le energie
rinnovabili e far sì che il nostro Paese e il nostro pianeta possano continuare e prosperare”.
Per il Ministro D’Incà Longarone Fiere Dolomiti svolge un ruolo fondamentale e soprattutto deve
affermarsi sempre più quale punto strategico d’informazione e formazione per il territorio. “La
fiera è un luogo di ritrovo, ma deve diventare un luogo di conoscenza, di informazione. Spiegare
quali opportunità vi sono a livello mondiale e quali il nostro Paese mette a disposizione. Anche nel
cambio dei macchinari. Industria 4.0 per l’agricoltura è stata significativa per dare nuovo valore e
nuovo slancio al settore. Dall’altra parte vogliamo sempre più che i giovani diventino non soltanto
agricoltori, ma agricoltori 4.0, con la capacità di fare marketing, con conoscenze, sapendo che da
loro passa in gran parte il rispetto e anche l’aiuto nei confronti della parte politica, per
comprendere le esigenze del territorio e poterlo proteggere. In pratica bisogna lavorare
costantemente insieme. Questa è l’unica possibilità che ci è data in questo momento per
salvaguardare il nostro bellissimo pianeta”.
https://youtu.be/CTZLTpsrILY
Anche il secondo fine settimana di Agrimont non ha disatteso le aspettative, sia per l’esposizione
che si è ulteriormente arricchita all’ingresso del padiglione C, che per i contenuti proposti negli
eventi in programma. Se in passato si usava definirli manifestazioni collaterali, oggi rappresentano
un vero fiore all’occhiello della fiera, con una funzione sempre più importante e integrata grazie
alla collaborazione con le Istituzioni e le Associazioni. Funzione di formazione e informazione che,
grazie anche alle dirette streaming, alla comunicazione digitale e ai social, raggiunge una platea
sempre più ampia.
Andiamo quindi a fare un focus sui singoli eventi di questi ultimi tre giorni di Agrimont, disponibili
integralmente sul portale del Forum dell’Agricoltura di Montagna al link
https://forum.agrimont.it.
Come di consueto le domeniche di Agrimont sono dedicate al mondo apistico. Nello specifico la
seconda, domenica 27 marzo, si celebra con Apidolomiti la “Giornata dell’apicoltura di
montagna” quest’anno verticalizzata sul tema “il polline: raccolta e lavorazione in un’azienda
professionale”, grazie all’intervento dell’azienda apistica La Pollinosa.
Un “un convegno sul polline – sottolinea Luca Stefani, presidente di Apidolomiti Servizi – che è
uno dei prodotti dell’alveare poco conosciuto qui in provincia, ma che può avere grande interesse
anche per il cliente finale. Abbiamo invitato come relatore un’azienda italiana molto strutturata e
proveniente dalla provincia di Grosseto che produce sia polline che miele. Scopriamo quindi da
loro quali possono essere i segreti della sua produzione”.
Molto contenta per questo invito Paola Bidin della Pollinosa e di poter portare a Longarone “la
nostra esperienza di oltre 10 anni di lavoro nella produzione del polline, che in Italia è ancora
un’attività considerata marginale. Ma viste le difficoltà di produzione del miele negli ultimi anni,
sicuramente rappresenta un’ottima occasione per integrare il reddito delle aziende apistiche”. La
Bidin ha avuto modo di spiegare dettagliatamente sia le fasi e le procedure della raccolta che la
lavorazione del polline. Sicuramente un valido aiuto e stimolo per i tanti apicoltori, presenti in sala
e collegati da casa, nel dedicarsi a questa produzione alternativa dell’alveare.
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