martedì 27 maggio 2025

A maggio è boom di lavoro nei servizi

 

A maggio è boom di lavoro 

nei servizi: trainano 

turismo e agroalimentare

Sono 528mila i lavoratori ricercati dalle imprese a maggio, con un balzo del 7% sul 2024. Il Mezzogiorno si conferma l'area più attiva, mentre l'industria rallenta e perde terreno sulle assunzioni [...]


Amaggio le imprese del turismo spingono il mercato del lavoro: secondo il nuovo Bollettino Excelsior realizzato da Unioncamere e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, sono ben 528mila i lavoratori richiesti nel mesequasi 1,7 milioni quelli stimati per il trimestre maggio-luglio. Il settore dei servizi è quello che cresce di più (+10,4%), e il merito è in gran parte della ristorazione e delle attività legate al comparto turistico (+20,4%) e agroalimentare (23,1%), tornate a muovere numeri importanti, soprattutto nel Sud e nelle Isole.

A maggio è boom di lavoro nei servizi: trainano turismo e agroalimentare

Boom di lavoro nei servizi a maggio: turismo e agroalimentare spingono le assunzioni

I dati raccontano un incremento della domanda di lavoro di circa 35mila unità rispetto a maggio 2024, pari a un +7%, mentre nel trimestre il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno mostra un saldo positivo di oltre 70mila ingressi, con una variazione del +4,4%. Se da un lato il comparto industriale segna una leggera battuta d'arresto - con una flessione delle entrate attorno al 2% - dall'altro, come annunciato, i servizi mettono il turbo, trascinati da turismo, ristorazione e accoglienza.

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In termini geograficil'area più attiva è quella del Sud e delle Isoledove si prevede la stipula di circa 161mila contratti solo a maggio. Il Mezzogiorno, ancora una volta, si conferma un termometro sensibile dell'occupazione stagionale, in particolare per tutte quelle imprese che operano tra coste, città d'arte e aree rurali a forte vocazione enogastronomica. A delineare questo scenario, come detto, è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e dal ministero del Lavoro e delle politiche sociali, grazie al programma nazionale "Giovani, donne e lavoro" cofinanziato dall'Unione europea.

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