Scudetto Napoli, boom del turismo: bar, hotel
e ristoranti
ringraziano Conte
Dalla qualificazione in Champions League fino alla festa scudetto, l'effetto Napoli si misura anche fuori dal campo: prenotazioni record, incassi in crescita e nuovi flussi turistici. Un'onda lunga che coinvolge soprattutto hotel, ristorazione e servizi, rilanciando l'immagine della città in Italia e all'estero
Venerdì, 23 maggio alle ore 22:38, il Napoli, battendo il Cagliari, si aggiudica il suo quarto scudetto. Fine settimana, festeggiamenti su festeggiamenti. Lunedì, 26 maggio nel pomeriggio, sfilata sul lungomare: sui bus giocatori e ai bordi folla acclamante. Martedì, 27 maggio, Città del Vaticano, la squadra ricevuta da Sua Santità Papa Leone XIV. E poi? Conciliaboli tra il presidente Aurelio De Laurentis e l'allenatore Antonio Conte. Che alla fine resta.
E poi? E poi, un poi che è già cominciato, si tratta di analizzare il fall-out sul territorio, sia dal punto di vista turistico che dal punto di vista socioeconomico. Perché si è detto che è un poi già cominciato? Perché l'alterazione dello scenario futuro (a partire dall'imminente autunno), alterazione positiva, sia chiaro, ma con qualche warning da non sottovalutare, si è già manifestata quando la società aveva conseguito il suo principale obiettivo: avere la squadra nella prossima Champions League.
La Champions League porta tanti bei soldini nelle casse della società. Essendo un percorso che, dopo la prima fase, è a eliminazione diretta su due partite: l'andata e il ritorno, ovvio che più si va avanti, più partite si giocano e più soldini arrivano, a partire dai diritti televisivi. Lo scudetto aiuta di suo ma, giova ribadirlo, non è il mainstream delle revenue. Che Napoli soffra di overtourism è affermazione azzardata alquanto. Il problema non è dato dal numero di turisti che arrivano a Napoli e trascorrono in città e dintorni un due/tre giorni. Le strutture ricettive ci sono. I letti per dormire ci sono. Il problema è che, a fronte di una ricettività alberghiera propriamente detta, e quindi nota agli stakeholders, pubblica sicurezza inclusa, vi è un proliferare di B&B che talvolta (ma non nella maggioranza dei casi) sono borderline per non dire abusivi.
Napoli, gli incassi degli hotel tra campionato e Champions League
Veniamo al fall-out scaturente dal fatto che il Napoli è la squadra che ha vinto lo scudetto (fattore di importanza seconda) ed è la squadra che partecipa alla Champions League (fattore di importanza prima). Quante squadre del campionato italiano verranno a disputare la partita allo stadio Maradona? Detta diversamente, quante partite di campionato il Napoli le giocherà in casa? Diciannove, non una in più e non una in meno, rispetto allo scorso campionato. Il fall-out di squadra scudettata sta nel facilmente ipotizzabile incremento del numero di abbonati e del numero di biglietti venduti per ogni singola partita.
“Quanto” muove la squadra ospite, la squadra che viene in trasferta? A movimentarsi dalla loro città per venire a disputare la partita a Napoli sono all'incirca tra le 30 e le 40 persone. Costoro arrivano a Napoli la vigilia dell'incontro e quindi pernottano in albergo a Napoli o nei suoi dintorni. Sovente le notti prenotate, e quindi pagate, sono due, in quanto, soprattutto se la partita si disputa a partire dalle ore 18:00 o dalle ore 20:45, gli ospiti vogliono garantirsi un comodo late check-out. C'è poi la tifoseria cosiddetta vip, quella che segue la squadra e in essa contempliamo anche amici, amiche, mogli e familiari dei giocatori e dei membri della delegazione (insomma, i 30/40 di cui sopra). I numeri talvolta rasentano il centinaio. Di certo, c'è il pernottamento e quindi la cena e il pranzo. E ci sono i giornalisti ed altre persone assimilabili al mondo dei media. E c'è la quartina arbitrale le cui spese sono a carico della squadra ospitante. Complessivamente è ipotizzabile un'uscita di circa 75mila euro. Ci sono le uscite dovute al trasporto, si pensi al costo dello slot aeroportuale se la squadra arriva con volo privato.
E poi la mole della tifoseria della squadra ospite che si muove con mezzi propri o in pullman o in treno. Raro che costoro pernottino, e però, un pranzo o una cena e qualcosina d'altro ci sta. Teniamoci sui numeri bassi e ipotizziamo un centinaio di persone con un'uscita complessiva di 4mila euro. Si badi che stiamo parlando di uscite che rimangono sul territorio, non altre. Una prima riga di totale è 80mila euro. Ogni partita casalinga del Napoli porta sul territorio circa 80mila euro, di cui praticamente certi, laddove ci limitiamo ai tesserati della squadra ospite (circa 45mila) e alla sestina arbitrale (circa 5mila), circa 50mila. Pertanto, ribadendo che le partite sono 19, parliamo di un'uscita complessiva che va da un minimo di 1 milione di euro ad un massimo di 1,5 milioni di euro per le sole spese alberghiere.
Un momento. Ma c'è la Champions League e ci teniamo al minimo di partite certe che il Napoli disputa in casa: quattro. Ipotizziamo i numeri di presenze alberghiere totali delle partite di campionato incrementati di circa il 15%, a causa di un numero maggiore di tifosi e di accompagnatori della squadra. I soldini in totale cambiano considerevolmente e 1,5 milioni diviene agevolmente 2 milioni di euro. Quanti alberghi ci sono a Napoli? In totale ce ne sono 158, di cui cinque sono 5 stelle, 56 sono 4 stelle, 72 sono 3 stelle, 11 sono 2 stelle e 14 sono 1 stella. Il totale dei posti letto è circa 13mila. La permanenza media è di tre notti.
Federalberghi Napoli: «La vittoria dello scudetto un volano promozionale per il territorio»
Molto interessante al riguardo la riflessione della dottoressa Marta Catuogno, vicepresidente di Federalberghi Napoli e terza generazione di albergatori: «La vittoria dello Scudetto del Napoli è un fantastico volano promozionale per il territorio. Le immagini della squadra sul Lungomare, pieno di persone in festa, sta facendo il giro del mondo. Il turismo, però, ha bisogno di programmazione, per questo un evento improvviso, per quanto lieto, può portare benefici soprattutto nel medio-lungo periodo».
«Il mese di maggio, infatti, ha già percentuali di occupazioni camere elevate, soprattutto nei fine settimana quando si supera l'85%. C'è stato un incremento di richieste, ma le camere disponibili erano poche. Nei prossimi mesi, invece, molte persone, attratte dalla città addobbata e in festa, potranno scegliere più facilmente Napoli come meta delle proprie vacanze estive ed anche in autunno quando il Napoli, partecipando alla Champions League, potrà attrarre sempre più visitatori».
Napoli, gli incassi di bar e ristoranti tra campionato e Champions League
E lo sguardo sul “dormire bene” lo abbiamo volto. Occupiamoci adesso del “mangiare bene”. Qui pratichiamo il cosiddetto elogio dell'approssimazione e pertanto affermiamo, ai nostri fini, che ci sono circa 200 ristoranti a Napoli frequentati/frequentabili da turisti anche stranieri (in ottica Champions League) e circa mille pizzerie con gli stessi requisiti. Conto medio di pranzo/cena 50 euro e conto medio di pizza 20 euro. Prima di “fare due conti” è interessante conoscere il pensiero di Massimo Di Porzio, presidente regionale di Fipe-Confcommercio Regione Campania, nonché socio e amministratore dello storico ristorante pizzeria “Umberto”, e sia detto sottovoce, grande tifoso del Napoli.
«Una vittoria sportiva sicuramente positiva per l'immagine della città di Napoli, ma in generale di tutta la regione Campania e per l'orgoglio dell'essere cittadini del Sud Italia. Anche i dati economici sono molto positivi: nel weekend dello scudetto tutti i pubblici esercizi hanno avuto un incremento di almeno il 15% del fatturato, con tante presenze colorate e festose. Certo, un turismo un po' mordi e fuggi, ma è normale che sia interessato maggiormente il segmento delle presenze low cost. Anche le località turistiche vicine e in generale la Campania di riflesso stanno vivendo dei giorni molto pieni e felici, con un effetto domino positivo per le presenze e per l'economia» dice.
«Numeri importanti per i pubblici esercizi e per un segmento del turismo, il turismo sportivo ed emozionale, che esalta i valori tipici del nostro territorio campano: accoglienza ed ospitalità, buon cibo, folklore, bellezze del territorio a cui oggi si aggiunge un altro importantissimo fattore, la consapevolezza di poter competere e saper vincere spazzando via quell'immagine un po' provinciale che vuole sempre "poteri forti" che impediscono alla città e alla regione di primeggiare nello sport, come nel turismo - aggiunge. Abbiamo tolto molti scheletri dagli armadi, ma adesso, più che mai è necessario che questo fenomeno positivo sia accompagnato dalla politica, dall'imprenditoria locale e dalla società civile, per evitare che sia l'ennesimo successo fine a sé stesso a cui seguono tempi bui; come dice il nostro mister Antonio Conte, 'amma faticà!».
Dunque, ipotizziamo un numero medio di coperti: 50 sia per il ristorante che per la pizzeria. Lo scontrinato totale di un giorno è di 1.500 euro. Assumiamo che la presenza di clienti collegabili alle 23 partite sia il 15% del totale. Ne consegue un valore scontrinato di circa 5 milioni di euro. Quindi, tra dormire bene e mangiare bene, parliamo di uscite correlate al Napoli scudettato di circa 7 milioni di euro. E che si fa? Un souvenir non lo compriamo? E il caffè al bar, la sfogliatella, il babà, e un dentifricio che è finito e lo spazzolino che me lo sono dimenticato? E un'aggiustatina ai capelli? Ma anche una rasatura dal barbiere? E il museo da visitare? Arrotondiamo e azzardiamo, azzardiamo e arrotondiamo, ma un altro milione di euro ci sta. Siamo alla riga del totale dei totali e leggiamo 8 milioni di euro.
Napoli, incassi da circa 36 milioni di euro per lo scudetto
Ma i conti non sono finiti qua; anzi, adesso cominciano e viene il bello. Quegli 8 milioni stimati servono a soddisfare la domanda di beni e servizi da parte delle persone che a vario titolo arrivano e permangono a Napoli in occasione delle partite, tra Serie A e Champions League che il Napoli gioca in casa. A questi 8 milioni di euro si aggiungono 5 milioni di euro derivanti dall'impatto determinato dall'aumento di domanda e offerta nelle supply chain (catene di fornitura) attivate a monte e a valle. E siamo a 13 milioni di euro, a cui aggiungiamo 23 milioni di euro di natura indotta, ossia derivanti dalla re-immissione dei redditi da lavoro percepiti dalle famiglie sotto forma di consumi e dal re-investimento delle entrate fiscali in forma di spesa pubblica. Insomma, siamo a 36 milioni di euro.
Questa “ricchezza” la si vedrà nell'anno 2026. Non dimentichiamo che nell'anno ancora successivo, ovvero nell'anno 2027, la trentottesima edizione dell'America's Cup Louis Vuitton si svolgerà a Napoli. Si tratterà di rifare “due conti”.
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