venerdì 18 marzo 2016

LA PASSWORD PERFETTA?



La password perfetta?

Ecco come la scelta della parola segreta potrebbe

diventare più facile del previsto. Chiedi a un’undicenne!

Mira Modi ne genera di sicure ma anche facili da memorizzare con un sistema che si basa sul lancio di dadi, poi le spedisce per posta e le vende a 2 dollari.

In un mondo digitale in cui tutto è alla mercé degli hacker e in cui per il momento c’è ancora bisogno di password tradizionali, la parola chiave “perfetta” può costare anche 2 dollari: è generata in maniera semplice, quasi “naive”, con un lancio manuale di dadi e viene spedita in busta chiusa per posta ordinaria. A inventarsi il business è stata una ragazzina di 11 anni, Mira Modi, di New York, la cui storia sta facendo il giro dei giornali di tutto il mondo.

Figlia della giornalista Julia Angwin, esperta di privacy, Mira ha cominciato quasi per gioco a creare password lanciando dadi per aiutare la madre nella stesura del libro  “Dragnet Nation”. 
Ora la ragazzina ha un suo sito, dicewarepasswords.com, e un

“doposcuola” redditizio. Se svolgesse questa occupazione a tempo pieno guadagnerebbe 12 dollari l’ora, più del salario medio di New York.

La mini “impresa” di Mira sfrutta un metodo di generazione password che si chiama ‘Diceware’. Il sistema, inventato da Arnold G. Reinhold, si basa sul lancio manuale di un dado a sei facce e ha come obiettivo la creazione di una “frase chiave” complessa ma anche facile da ricordare perché basata sull’accostamento casuale di parole (in genere almeno 5 o 6): vengono ottenute associando i numeri avuti dai dadi alle corrispondenti parole elencate in tabelle predefinite. L’undicenne ha però aggiunto il suo tocco: scrive a mano ogni password su un foglio di carta che poi spedisce in busta chiusa con la posta tradizionale. La ragazza sottolinea che il procedimento garantisce di ottenere una password difficile da hackerare, ma allo stesso tempo facile da ricordare. 
Tra i suggerimenti che dà c’è anche quello di modificare leggermente la stessa password con delle lettere maiuscole o aggiungendo dei simboli.

La poesia casuale  
Mandare in pensione la parola chiave tradizionale sarà pure dietro l’angolo, grazie alla diffusione dei sistemi biometrici che consentiranno di sbloccare telefoni e pc con lo  sguardo, la voce e i movimenti del corpo, ma nel frattempo oltre a Mira Modi anche gli scienziati sono alla ricerca della password perfetta. E qualcuno suggerisce di usare la poesia. Come Marjan Ghazvininejad e Kevin Knight, due linguisti computazionali americani, che suggeriscono un metodo suggestivo: creare una password con versi generati con parole a caso, in rima. 
La scelta  dell’undicenne.            

Nerea Bulva
Panorama Edit

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