Il menu gluten free
al ristorante
deve garantire
assenza
di contaminazioni
Oggi in molti ristoranti si offrono pietanze per celiaci. Ma non basta limitarsi ad utilizzare ingredienti privi di glutine: anche l’ambiente nel quale vengono preparati i piatti deve essere esente da contaminazioni
Celiaci, intolleranti al glutine ed affetti da gluten sensitivity sono in costante aumento e di conseguenza anche il mondo della ristorazione inizia ad impegnarsi per garantire un’offerta più ampia dedicata anche a questi soggetti o a chi, per scelta, decide di escludere alcuni alimenti dalla propria dieta.
Per certi aspetti questo interesse può essere positivo, ma per altri non lo è. Le motivazioni a sostegno di questa tesi sono principalmente legate alla serietà e alle cause che spingono un imprenditore del settore ad orientarsi verso questo tipo di clientela. Infatti troviamo da una parte ristoratori che fanno questa scelta con consapevolezza e con la voglia di offrire un servizio serio anche a coloro che sono costretti a fare delle rinunce, documentandosi ed informandosi con la dovuta attenzione; di contro però ci sono anche realtà che, cavalcando l’onda dell’aumento della richiesta, propongono menu gluten free senza però prestare attenzione a particolari importanti per il benessere di un celiaco.
Un celiaco infatti non solo deve mangiare alimenti senza glutine, ma deve anche avere la garanzia che gli stessi non siano contaminati, anche in minima parte, da farine ed alimenti contenenti questa proteina. Non basta quindi limitarsi a preparare portate realizzandole con alimenti gluten free, ma anche l’ambiente nel quale vengono preparati deve essere esente da possibili contaminazioni.
Dando per scontato la conoscenza dell’ambiente gluten free che prevede anche una serie di alimenti che, nonostante non contengano glutine, possono essere soggetti a contaminazioni accidentali, è necessario conoscere anche le norme igieniche da rispettare. Prima di tutto l’ambiente deve essere privo di fonti di contaminazione, il piano di lavoro e gli strumenti utilizzati devono essere puliti e non riportare il minimo residuo derivante da precedenti utilizzi, ed infine sono assolutamente da evitare posate ed utensili in legno in quanto poco igienici e difficili da ripulire da ogni eventuale residuo.
La celiachia e i problemi legati al glutine non sono come quelli di un vegetariano al quale basta servire alimenti cucinati senza carne o pesce per “accontentarlo”. Loro, a parte il fatto che rinunciano a qualcosa per scelta e non per necessità, non corrono il rischio di star male per via di contaminazioni, mentre chi soffre di problemi legati al glutine sì.
Sarebbe utile che, giunti a questo punto, dove le informazioni legate alle intolleranze alimentari sono facilmente reperibili, anche il settore ristorazione raggiunga livelli adeguati a soddisfare i problemi legati al mondo dell’alimentazione che ormai ai giorni nostri sono all’ordine del giorno.
Per certi aspetti questo interesse può essere positivo, ma per altri non lo è. Le motivazioni a sostegno di questa tesi sono principalmente legate alla serietà e alle cause che spingono un imprenditore del settore ad orientarsi verso questo tipo di clientela. Infatti troviamo da una parte ristoratori che fanno questa scelta con consapevolezza e con la voglia di offrire un servizio serio anche a coloro che sono costretti a fare delle rinunce, documentandosi ed informandosi con la dovuta attenzione; di contro però ci sono anche realtà che, cavalcando l’onda dell’aumento della richiesta, propongono menu gluten free senza però prestare attenzione a particolari importanti per il benessere di un celiaco.
Un celiaco infatti non solo deve mangiare alimenti senza glutine, ma deve anche avere la garanzia che gli stessi non siano contaminati, anche in minima parte, da farine ed alimenti contenenti questa proteina. Non basta quindi limitarsi a preparare portate realizzandole con alimenti gluten free, ma anche l’ambiente nel quale vengono preparati deve essere esente da possibili contaminazioni.
Dando per scontato la conoscenza dell’ambiente gluten free che prevede anche una serie di alimenti che, nonostante non contengano glutine, possono essere soggetti a contaminazioni accidentali, è necessario conoscere anche le norme igieniche da rispettare. Prima di tutto l’ambiente deve essere privo di fonti di contaminazione, il piano di lavoro e gli strumenti utilizzati devono essere puliti e non riportare il minimo residuo derivante da precedenti utilizzi, ed infine sono assolutamente da evitare posate ed utensili in legno in quanto poco igienici e difficili da ripulire da ogni eventuale residuo.
La celiachia e i problemi legati al glutine non sono come quelli di un vegetariano al quale basta servire alimenti cucinati senza carne o pesce per “accontentarlo”. Loro, a parte il fatto che rinunciano a qualcosa per scelta e non per necessità, non corrono il rischio di star male per via di contaminazioni, mentre chi soffre di problemi legati al glutine sì.
Sarebbe utile che, giunti a questo punto, dove le informazioni legate alle intolleranze alimentari sono facilmente reperibili, anche il settore ristorazione raggiunga livelli adeguati a soddisfare i problemi legati al mondo dell’alimentazione che ormai ai giorni nostri sono all’ordine del giorno.
di Tiziana Colombo
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