Naturalmente entusiasta, occhi e sorriso "trasparenti" : questo è lo chef Vincenzo Guarino.
Mi piacciono le persone così, quelle che stanno davvero con te mentre ti parlano, che sono in grado di trasportarti con leggerezza nel loro mondo fatto di sale e zucchero, e senza rendertene conto fan sì che pur stando seduti ti ritrovi con loro prima in cucina e poi in sala, assaporando ansie e gioie attraverso le loro parole.
Mi piacciono le persone così, quelle che stanno davvero con te mentre ti parlano, che sono in grado di trasportarti con leggerezza nel loro mondo fatto di sale e zucchero, e senza rendertene conto fan sì che pur stando seduti ti ritrovi con loro prima in cucina e poi in sala, assaporando ansie e gioie attraverso le loro parole.
La vitalità con il quale Vincenzo ti racconta del suo lavoro è sorprendente, oltre a parole come ore e sacrificio, e di queste come lo stesso afferma ce ne sono davvero parecchie, prendono il sopravvento curiosità e voglia di migliorarsi. La stanchezza lascia il posto agli obiettivi e alla loro conquista, e questo, forse, è il segreto che da anni lo accompagna in ogni esperienza facendo brillare il suo operato e quello della sua brigata.
Napoletano di origini, Vico Equense per la precisione, classe 1977, dal 2009 ha illuminato il suo percorso professionale con una stella della Rossa che da allora affianca il suo cammino: prima con il Ristorante "I Salotti" a Chiusi (SI), successivamente nel Ristorante "L'accanto" a Vico Equense nel 2012, ora nel Ristorante "Il Pievano" all'interno del Castello di Spaltenna dove dal febbraio dello scorso anno ha messo in atto una trasformazione all'impianto ristorativo e che già nel novembre 2016 gli ha valso nuovamente la Stella Michelin.
Siamo nel cuore del Chianti, la zona vive di beltà e bontà che la natura nel tempo ha offerto a tutto il territorio, regalando la fama e creando il mito di questa terra incantata.
Non da meno è la piccola realtà che si cela fra le mura della struttura: ambienti dal lusso semplice ed elegante, carichi di dettagli ed oggetti della tradizione che con le loro pietre e vecchi saloni ti fanno scivolare un passo in dietro, quando il tempo sembrava correre meno ed ogni istante poteva essere vissuto con ritmi differenti.
Non da meno è la piccola realtà che si cela fra le mura della struttura: ambienti dal lusso semplice ed elegante, carichi di dettagli ed oggetti della tradizione che con le loro pietre e vecchi saloni ti fanno scivolare un passo in dietro, quando il tempo sembrava correre meno ed ogni istante poteva essere vissuto con ritmi differenti.
All'interno il ristorante gourmet "Il Pievano" col suo maestoso camino ed il personale con le livree dai grandi bottoni dorati, la taverna col suo spazio esterno "La Terrazza" dove consumare piatti più semplici e legati alla cucina tipica locale, e poi le camere e le suite, la Spa, le piscine, e lo splendido spazio esterno che stempera i limiti tra fiori e cipressi affacciandosi sui vitigni del Sangiovese del Castello.
La cucina del Pievano è lo specchio di Guarino: come lui rispettosa ed educata, presta attenzione a ciò che la stagione mette a disposizione e mantiene un dialogo con questo territorio la cui tradizione da sempre attira turisti da ogni dove per lasciarsi incantare. Ma il mondo cambia, evolve, ed è qui che l'intervento dello chef diventa caratterizzante per i suoi piatti: un'impronta moderna e creativa ulteriormente arricchita dalla vena partenopea, per nulla sbiadita nonostante i viaggi e le influenze nel corso degli anni.
Una tavola curata, dove non manca la presenza di una buona variazione di pani, olio del Castello da degustare, burri e una sequenza di benvenuti molto varia in grado di soddisfare palati diversi.
Piatti ricchi di sapore e colore come la "Triglia, melanzane e salsa bouillabaisse", ben costruiti e attenti alle cotture, con proposte che spaziano fra mare e terra, o che insieme prepotentemente vogliono emozionare come "Scampi, Foie Gras e Quaglia" che da anni accompagna lo chef e ancora regala sensazioni uniche.
Sontuoso e sorprendente il finale, dolce come la tradizione vuole, ma che non si sa limitare! Una processione di bocconi che rallegrano la tavola, serviti su supporti altrettanto vari e che hanno il sapore della festa, una festa che congeda l'ospite lasciando la voglia di tornare.
www.vincenzoguarino.com/it Castello di Spaltenna Via Spaltenna, 13 53013 Gaiole In Chianti SI - Italy
Piatti ricchi di sapore e colore come la "Triglia, melanzane e salsa bouillabaisse", ben costruiti e attenti alle cotture, con proposte che spaziano fra mare e terra, o che insieme prepotentemente vogliono emozionare come "Scampi, Foie Gras e Quaglia" che da anni accompagna lo chef e ancora regala sensazioni uniche.
Sontuoso e sorprendente il finale, dolce come la tradizione vuole, ma che non si sa limitare! Una processione di bocconi che rallegrano la tavola, serviti su supporti altrettanto vari e che hanno il sapore della festa, una festa che congeda l'ospite lasciando la voglia di tornare.
www.vincenzoguarino.com/it Castello di Spaltenna Via Spaltenna, 13 53013 Gaiole In Chianti SI - Italy
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