Obesità infantile
un bambino su tre
in Europa è sovrappeso
Entro il 2025 nel mondo i giovanissimi con meno di 5 anni afflitti da questa malattia
saranno oltre 70 milioni. In Europa un bambino su tre tra i 6 e i 9 anni è obeso o sovrappeso e si stima che in tutto il mondo entro il 2025 i bambini sotto i cinque anni sovrappeso saliranno dagli attuali 41 milioni a 70 milioni. Lo afferma un report commissionato dall’Unione europea di gastroenterologia che si è basato sui dati di 46 nazioni. Secondo i ricercatori inoltre tra il 20% e il 30% delle malattie infiammatorie intestinali iniziano già dall’infanzia. Da sottolineare che la steatosi epatica non alcolica (o fegato grasso) è diventata la causa più comune di insufficienza epatica tra bambini e adolescenti in Occidente. Addirittura la malattia è stata diagnosticata a bambini sotto i tre anni.
Stati impotenti
L’Europa però non sembra essere in grado di far fronte al problema di queste nuove emergenze. “In tutta Europa ci sono pediatri esperti e centri di eccellenza, tuttavia non riescono a far fronte alle richieste e alle necessità di tutti i bambini del Continente – ha commentato Michael Manns, presidente dell’organizzazione e professore di pediatria alla Medical school di Hannover – e questo ha un impatto non solo sugli individui e le loro famiglie, ma anche sull’assistenza sanitaria”. Oggi il costo per trattare le malattie legate all’obesità ammonta a un decimo dei costi sanitari e minaccia la sostenibilità dei servizi sanitari pubblici in tutte le nazioni. I bambini rappresentano un quinto della popolazione europea e l’incidenza delle malattie legate alla gastroenterologia è in aumento. Gli esperti sostengono che la ricerca in questo settore sia sottofinanziata: “È estremamente preoccupante che solo un finanziamento su 58 riguardi la salute pediatrica”, ha detto Berthold Koletzko, presidente della Società Europea di gastroenterologia pediatrica e pediatra all’Università di Monaco di Baviera.
Più pesanti di 1,5 chili ogni decennio
L’allarme sui livelli di obesità non è nuovo e non si limita all’Europa e all’infanzia. Un recente studio degli scienziati dell’Imperial College di Londra ha riferito che gli uomini obesi sarebbero 266 milioni e le donne obese 375 milioni. La popolazione mondiale sta inoltre diventando sempre più “pesante”: 1,5 chili in più per persona ogni decennio, a partire dal 1975. La cosa grave è che il 90% dei bambini obesi mantiene questa condizione anche in età adulta, per questo gli esperti sollecitano campagne mirate all’infanzia.
Tra le cause, ci sono ovviamente abitudini alimentari scorrette: l’8 per cento dei bambini salta la prima colazione, abbuffandosi a pranzo; il 25 per cento non mangia ogni giorno frutta e verdura; e ben il 41 per cento consuma bevande zuccherate e gassate. Ma anche la sedentarietà: quasi il 20 per cento fa sport soltanto un’ora alla settimana. E il 35% trascorre oltre due ore guardando la tv o giocando ai videogiochi. Solo un bambino su 4 va a scuola a piedi o in bicicletta. È stato stimato che in Italia, Danimarca, Francia, Olanda, Norvegia, Svizzera, Svezia e Gran Bretagna tra il 60 e il 100% dell’aumento di peso sia da attribuire agli eccessi alimentari piuttosto che alla mancanza di attività fisica.
Sono molti gli esperti a definire l’obesità “la nuova malattia della povertà” perché i cibi più salutari costano di più. E anche frutta fresca e verdura non sono sempre a buon mercato. Secondo la ricerca la tendenza a mangiare male è diffusa soprattutto nelle famiglie meno abbienti e meno istruite. In Cina hanno lo stesso problema e il Ministero della salute e pianificazione familiare ha indicato nuove regole alimentari, che prevedono una forte riduzione del consumo di carne a favore di un maggiore consumo di frutta e verdure. In questo momento i cinesi in sovrappeso e con problemi di diabete sono il 30% circa, quasi quanto tutti gli abitanti d’Europa!
Le conclusioni
A conclusione poi di uno studio durato due anni, la Commissione per la lotta all’obesità infantile (Ending Childhood Obesity, ECHO) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato una relazione finale in cui chiede un’azione ad alto livello per affrontare i livelli allarmanti di obesità e sovrappeso infantile a livello globale. Il rapporto della Commissione ECHO propone una serie di raccomandazioni per i governi volte ad invertire la tendenza crescente dell’obesità e del sovrappeso nei bambini sotto i 5 anni.
Tra queste:
?promuovere il consumo di cibi sani;
? incentivare l’attività fisica;
? prestare particolare attenzione alle fasi del preconcepimento e della gravidanza;
? promuovere la dieta sana e l’attività fisica fin dalla prima età infantile;
? continuare a promuovere la dieta sana e l’attività fisica anche nei bambini in età scolare;
? tenere sotto controllo il peso.
Nessun commento:
Posta un commento