Pasto fuori casa
una volta a settimana
Per il 40% degli italiani
è un’abitudine
Il 40% degli intervistati pranza o cena fuori almeno una volta a settimana. Lo rivela la ricerca Ispos “Le tendenze del food di domani”, promossa da TuttoFood, la manifestazione internazionale al via a Milano l’8 maggio
Ben 2.850 espositori, dei quali oltre 500 esteri (+10%), su 180mila metri quadrati di superficie espositiva, 3.150 buyer, in particolare da Usa, Canada, Sud America, Germania, Paesi del Golfo, un hub che integra Spazio Nutrizione, Seeds&Chips, Fruit&Veg Innovation, Wine Discovery, focus sul retail e Gdo, Academy (momenti di approfondimento specializzato) ancora più complete, e il “fuori salone” Week&Food che fa incontrare gli espositori con i consumatori finali.
Questi i numeri e i punti di forza della piattaforma su cui si svilupperà TuttoFood dall’8 all’11 maggio a fieramilano Rho. Il ruolo della Milano World Food Exhibition come riferimento internazionale si conferma quindi strutturale, forte di una formula che si evolve a ogni edizione aggiungendo nuovi settori, focalizzandosi sui segmenti e target a maggiore crescita e aggregando competenze specialistiche da tutto il mondo agroalimentare. Un vero e proprio polo che coniuga le opportunità commerciali con la condivisione delle conoscenze ai massimi livelli, declinandole nelle risposte più efficaci per ciascuna tipologia di visitatore e presentando proposte che coinvolgeranno nuove categorie di professionisti.
Una panoramica completa su questo mercato anticipata dalla pubblicazione dei dati della ricerca “Dal ristorante alla Rete. Le tendenze del food di domani”, promossa da TuttoFood e condotta da Ipsos nel mese di marzo, con interviste online su un campione di oltre 800 soggetti tra i 18 e i 65 anni rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, istruzione e zona geografica. Tra le tendenze “organolettiche”, è emerso dall’indagine, la leggerezza è preferita dal 71% degli intervistati rispetto al gusto “senza compromessi”, che ha però un’accentuazione tra le classi sociali medio-alte. Delicatezza e piccantezza sono in maggiore equilibrio, con una lieve preferenza per la prima (52% rispetto a 48%). La delicatezza è poi preferita da donne e 50-64enni, mentre i gusti decisi sono appannaggio di uomini e millennial. Plebiscito per il salato (70%), rispetto al dolce, che mette d’accordo tutte le categorie.
La riscoperta delle origini è indicata dal 58% rispetto all’innovazione, anche se i millennial la prediligono (62%). Continua comunque a crescere la voglia di mangiare fuori casa, soprattutto tra gli abitanti del nordovest, i laureati e i lavoratori: il 40% degli intervistati pranza o cena fuori almeno una volta a settimana contro il 31 e 30% rispettivamente nel 2015. Due i concorrenti importanti della ristorazione: street food e online delivery, possibili sostituti per il 57% del campione. L’online sembra davvero vivere un momento di svolta: nel 2016 790mila italiani hanno acquistato prodotti alimentari sul web e il 73% degli intervistati ritiene che nel 2017 l’acquisto alimentare online potrebbe far concorrenza ai negozi premium.
Il 23% pensa che la spesa alimentare quotidiana sarà una delle sue attività più frequenti sul web nei prossimi 2-3 anni, mentre il 13% sfrutterà Internet per acquistare prodotti pronti. L’acquisto online è infatti associato principalmente a prodotti difficili da reperire (36%) e alla comodità (31%). Il ruolo prioritario rimarrà comunque informativo, specie la ricerca di recensioni sui prodotti alimentari (44%) o di informazioni dal sito dei produttori (42%). In crescita, rispetto a un anno fa, il ruolo previsto per la ricerca di informazioni dal sito dei distributori.
Questi i numeri e i punti di forza della piattaforma su cui si svilupperà TuttoFood dall’8 all’11 maggio a fieramilano Rho. Il ruolo della Milano World Food Exhibition come riferimento internazionale si conferma quindi strutturale, forte di una formula che si evolve a ogni edizione aggiungendo nuovi settori, focalizzandosi sui segmenti e target a maggiore crescita e aggregando competenze specialistiche da tutto il mondo agroalimentare. Un vero e proprio polo che coniuga le opportunità commerciali con la condivisione delle conoscenze ai massimi livelli, declinandole nelle risposte più efficaci per ciascuna tipologia di visitatore e presentando proposte che coinvolgeranno nuove categorie di professionisti.
Una panoramica completa su questo mercato anticipata dalla pubblicazione dei dati della ricerca “Dal ristorante alla Rete. Le tendenze del food di domani”, promossa da TuttoFood e condotta da Ipsos nel mese di marzo, con interviste online su un campione di oltre 800 soggetti tra i 18 e i 65 anni rappresentativi della popolazione italiana per genere, età, istruzione e zona geografica. Tra le tendenze “organolettiche”, è emerso dall’indagine, la leggerezza è preferita dal 71% degli intervistati rispetto al gusto “senza compromessi”, che ha però un’accentuazione tra le classi sociali medio-alte. Delicatezza e piccantezza sono in maggiore equilibrio, con una lieve preferenza per la prima (52% rispetto a 48%). La delicatezza è poi preferita da donne e 50-64enni, mentre i gusti decisi sono appannaggio di uomini e millennial. Plebiscito per il salato (70%), rispetto al dolce, che mette d’accordo tutte le categorie.
La riscoperta delle origini è indicata dal 58% rispetto all’innovazione, anche se i millennial la prediligono (62%). Continua comunque a crescere la voglia di mangiare fuori casa, soprattutto tra gli abitanti del nordovest, i laureati e i lavoratori: il 40% degli intervistati pranza o cena fuori almeno una volta a settimana contro il 31 e 30% rispettivamente nel 2015. Due i concorrenti importanti della ristorazione: street food e online delivery, possibili sostituti per il 57% del campione. L’online sembra davvero vivere un momento di svolta: nel 2016 790mila italiani hanno acquistato prodotti alimentari sul web e il 73% degli intervistati ritiene che nel 2017 l’acquisto alimentare online potrebbe far concorrenza ai negozi premium.
Il 23% pensa che la spesa alimentare quotidiana sarà una delle sue attività più frequenti sul web nei prossimi 2-3 anni, mentre il 13% sfrutterà Internet per acquistare prodotti pronti. L’acquisto online è infatti associato principalmente a prodotti difficili da reperire (36%) e alla comodità (31%). Il ruolo prioritario rimarrà comunque informativo, specie la ricerca di recensioni sui prodotti alimentari (44%) o di informazioni dal sito dei produttori (42%). In crescita, rispetto a un anno fa, il ruolo previsto per la ricerca di informazioni dal sito dei distributori.
Gabriele Ancona
Nessun commento:
Posta un commento