Bofrost
si affida
alla blockchain
Nel Qr code
tutta la tracciabilità
Gianluca Tesolin |
Verrà quel giorno in cui increduli ci diremo: «Ma davvero prima si acquistava e si consumava cibo senza che avessimo trasparenza di origine e tracciabilità di filiera?».
E come sovente accade, la storia ce lo insegna, diverremo talmente avvezzi ai nuovi comportamenti che porremo in oblio un non fulgido passato. E cosa sta consentendo di detenere contezza precisa e veritiera del flusso di un cibo dal suo punto origine al suo momento di consumo è la tecnologia blockchain. Questa tecnologia permette ad ogni attore della filiera di registrare le proprie informazioni, senza alcuna possibilità di alterare i dati dall’esterno. Il tutto poi viene mostrato ai consumatori in modo semplice e immediato: inquadrando con lo smartphone il Qr code sulle confezioni.
Si comincia con due prodotti tra i più venduti dell’offerta Bofrost: il merluzzo ed i carciofi. Nel caso del merluzzo, grazie alla blockchain si potrà conoscere l’intera storia di una singola confezione di merluzzo surgelato, dal momento in cui il pesce viene pescato (nome della nave, metodo di pesca e posizione in mare al momento della cattura) fino alla vendita, passando per stoccaggio e confezionamento, con tracking delle temperature e dati su controlli di qualità e sulle certificazioni.
Nel caso dei carciofi surgelati si saprà chi è il fornitore, qual è la zona di coltivazione, quale la temperatura di conservazione. Inoltre, sia per il merluzzo che per i carciofi, si conosceranno le analisi di laboratorio a cui pesce e verdure vengono sottoposti ed anche, ausilio ulteriore sempre gradito, ricevere suggerimenti di preparazione in cucina.
Ed infatti, scansionando il Qr code sulla confezione del prodotto si potrà conoscere la storia del prodotto direttamente sullo smartphone. Ne sortisce il vantaggio grande ed il beneficio utile a tutta la società di acquisti consapevoli, basati su informazioni verificabili riguardo l’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti.
I clienti Bofrost riceveranno le prime confezioni tracciabili con la blockchain a partire dall’inizio di luglio. Due, come si è detto, i prodotti scelti per avviare il progetto: Filetti di Merluzzo Nordico e Spicchi di Cuore di Carciofo. La tecnologia blockchain per rendere trasparente l’origine del cibo e tracciabile il suo iter fino alla tavola. Ora finalmente si può.
Per informazioni:
www.bofrost.it
Tutta la tracciabilità di filiera in un codice
Un’azienda che arriva direttamente alla porta del consumatore, saltando il trade, vendendo prodotti surgelati, si è voluta dotare di blockchain onde ulteriormente irrobustire il rapporto di fiducia che ha saputo meritatamente costruirsi nel tempo con la sua clientela. Parliamo di Bofrost, la più importante azienda italiana nella vendita porta a porta di surgelati, con oltre un milione di famiglie servite.Si comincia con due prodotti tra i più venduti dell’offerta Bofrost: il merluzzo ed i carciofi. Nel caso del merluzzo, grazie alla blockchain si potrà conoscere l’intera storia di una singola confezione di merluzzo surgelato, dal momento in cui il pesce viene pescato (nome della nave, metodo di pesca e posizione in mare al momento della cattura) fino alla vendita, passando per stoccaggio e confezionamento, con tracking delle temperature e dati su controlli di qualità e sulle certificazioni.
Nel caso dei carciofi surgelati si saprà chi è il fornitore, qual è la zona di coltivazione, quale la temperatura di conservazione. Inoltre, sia per il merluzzo che per i carciofi, si conosceranno le analisi di laboratorio a cui pesce e verdure vengono sottoposti ed anche, ausilio ulteriore sempre gradito, ricevere suggerimenti di preparazione in cucina.
Già, ma come? Semplicemente mediante smartphone. Ovvero mediante quello strumento che usiamo quotidianamente e verso il quale non nutriamo soggezione alcuna, bensì totale confidenza. Per il settore “cibo surgelato” si tratta di una novità assoluta, ci dice l’amministratore delegato di Bofrost Italia Gianluca Tesolin: «L’innovazione digitale sta rivoluzionando la filiera agroalimentare ed in questo caso la parola chiave è blockchain, la tecnologia che funziona come un “notaio virtuale” per registrare ogni passo della catena produttiva, in maniera inalterabile. Tutti dati che Bofrost rende accessibili, in totale trasparenza».
Ed infatti, scansionando il Qr code sulla confezione del prodotto si potrà conoscere la storia del prodotto direttamente sullo smartphone. Ne sortisce il vantaggio grande ed il beneficio utile a tutta la società di acquisti consapevoli, basati su informazioni verificabili riguardo l’origine, la qualità e la sicurezza dei prodotti.
I clienti Bofrost riceveranno le prime confezioni tracciabili con la blockchain a partire dall’inizio di luglio. Due, come si è detto, i prodotti scelti per avviare il progetto: Filetti di Merluzzo Nordico e Spicchi di Cuore di Carciofo. La tecnologia blockchain per rendere trasparente l’origine del cibo e tracciabile il suo iter fino alla tavola. Ora finalmente si può.
di Vincenzo D’Antonio
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