lunedì 1 luglio 2024

Da Lucca a Torre del Lago, i luoghi amati da Giacomo Puccini

 

Da Lucca a Torre 

del Lago, alla scoperta dei luoghi amati 

da Giacomo Puccini

Sulle rive del lago di Massaciuccoli, il Festival Puccini, dal 12 luglio al 24 agosto, omaggia il celebre compositore e festeggia i 100 anni della sua scomparsa. Un'occasione per scoprire Lucca, sua città natale e i luoghi che hanno ispirato la sua musica, come la sua villa a Torre del Lago

di Claudio Zeni

Da Lucca a Torre del Lago, alla scoperta dei luoghi amati da Giacomo Puccini

Atmosfere suggestive, musiche immortali e un omaggio speciale al maestro nel centenario della sua scomparsa: il Festival Puccini 2024 si prepara a incantare il pubblico con un'edizione davvero speciale. Dal 12 luglio al 24 agosto, il Gran Teatro all'aperto Giacomo Puccini a Torre del Lago (Lu) sulle rive del lago di Massaciuccoli farà da palcoscenico a sei opere pucciniane, rappresentate in ordine cronologico di prima esecuzione. Un viaggio emozionante attraverso la parabola artistica del compositore, che ripercorrerà i suoi capolavori più celebri, da Le Willis - Edgar a Turandot. Oltre alle opere, il festival proporrà un ricco programma di eventi collaterali, tra cui concerticonferenzemasterclass laboratori didattici. Un'occasione unica per approfondire la conoscenza della vita e dell'opera di Giacomo Puccini, per immergersi completamente nella sua musica e per scoprire Lucca, la città che gli ha dato i natali e che ha contribuito a plasmare il suo genio musicale. Senza dimenticare, naturalmente, Torre del Lago dove nella sua villa (oggi aperta al pubblico come museo) Puccini visse per oltre vent'anni, dal 1891 al 1924, anno della sua morte, e dove compose alcune delle sue opere più celebri, tra cui La BohèmeTosca e Madama Butterfly.

Da Lucca a Torre del Lago, alla scoperta dei luoghi amati da Giacomo Puccini

Festival Puccini 2022, Tosca regia Pier Luigi Pizzi. Foto: Lorenzo Montanelli

Il Festival Puccini di Torre del Lago

Nel 1930 in omaggio al maestro Giacomo Puccini, prematuramente scomparso (29 novembre 1924), la città di Viareggio scelse, infatti, di celebrarlo proprio nel luogo che lui aveva eletto a dimora con il Festival Puccini di Torre del Lago, che quest’anno, nell’anniversario dei cento anni dalla scomparsa, come detto, presenta un cartellone straordinario con ben sette titoli del suo repertorio operistico, che ripercorrono la parabola artistica del compositore:

  • Le Willis- Edgar (12, 19 luglio),
  • Manon Lescaut (13 luglio – 2 agosto),
  • La Boheme (20, 27 luglio – 8, 22 agosto),
  • Tosca (26 luglio – 9, 18, 24 agosto),
  • Turandot (3,10,17,23 agosto)
  • Madama Butterfly (31 agosto - 7 settembre)

Un’edizione, giunta quest’anno al suo settantesimo anno di vita, che la Fondazione Festival Pucciniano, presieduta da Luigi Ficacci, ha affidato per la direzione artistica a Pier Luigi Pizzi. «Abbiamo voluto che il Festival del Centenario fosse una sintesi del suo genio creativo - afferma Pier Luigi Pizzi - a un secolo dalla scomparsa, la popolarità di Giacomo Puccini non è mai diminuita, semmai è cresciuta. A renderlo attuale sta il fatto, che nel suo teatro e nella profonda umanità delle sue creature ci si continua a riconoscere. Il suo teatro parla a tutti, è universale. Ancora oggi credo sia un modello, per chi voglia scrivere per l’opera lirica. Sono note le sue complicate vicende familiari e non solo, ma si sa anche quanto fosse legato alla sua terra e al lago Massaciuccoli, dove sfogava la passione per la caccia. In tutte le sue opere Puccini ha magistralmente costruito dei personaggi indimenticabili, pensiamo a Calaf, Mario Cavaradossi, Rodolfo, De Grieux, per non citare che i più popolari, ma ha regalato a quelli femminili i momenti più sublimi. Manon, Mimì, Cio-Cio-San, Liù che continuano a commuoverci fino alle lacrime».

Un festival che Pier Luigi Pizzi ama definire «Imperdibile!» per tutti gli appassionati pucciniani e per tutte le persone interessate alla musica che a Torre del Lago, oggi Torre del Lago Puccini, potranno ritrovare l’atmosfera di dolce quiete che ancora si respira camminando sul Belvedere di questo borgo toscano da cui Puccini trasse ispirazione durante i trent’anni in cui vi abitò. Nella sua casa, oggi Mausoleo, sono custodite dalla Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini le testimonianze della sua straordinaria vita artistica e umana. La musica e il teatro di Giacomo Puccini sono dunque al centro dell’attività del Festival Puccini che attraverso nuovi allestimenti delle sue opere intende offrire una particolare esperienza estetica, artistica e musicale.

A Lucca sulle orme di Puccini

Ora torniamo a Luccacittà natale di Puccini. Lucca è una città dalla storia antica, ma anche un centro culturale vivace e ricco di eventi importanti. Famosa per la sua cinta muraria cinquecentesca perfettamente conservata, è caratterizzata dai suoi tanti monumenti preziosi che svelano il suo passato di città più importante del Medioevo italiano. Ecco alcune cose da non perdere a Lucca.

La cattedrale di San Martino

Il centro della città è la piazza della cattedrale di San Martino la cui facciata asimmetrica narra delle complesse fasi di costruzione del monumento che è stato adattato alla torre campanaria già esistente. Al suo interno è custodito uno dei capolavori della scultura medievale, il Monumento funerario di Ilaria Del Carretto (1406), opera dell’artista senese Jacopo della Quercia. L’organo della cattedrale veniva suonato a metà Ottocento da Michele Puccini, padre del più illustre tra i lucchesi, il compositore Giacomo.

La Casa natale di Puccini

Giacomo Puccini nacque in un appartamento nel centro storico di Lucca, in piazza della Cittadella, oggi museo dedicato al musicista. La casa, quella di una famiglia agiata dell’Ottocento, conserva una parte dell’arredo originale e diversi cimeli del grande musicista, tra cui un pianoforte Steinway & Sons, acquistato nel 1901 e con il quale Puccini compose la sua ultima opera lirica, la Turandot.

Il palazzo-museo delle sete lucchesi

Lucca deve parte della sua ricchezza al commercio della seta di cui la città è stata un importante centro manifatturiero sin dal Medioevo. La via del Fosso altro non era che un’infilata di laboratori che sfruttavano l’energia dell’acqua che vi scorreva per azionare i telai. Per conoscere la Lucca dei mercanti della seta si può visitare il museo di Palazzo Mansi.

Il museo nazionale di Villa Guinigi

Il museo nazionale di Villa Guinigi è una raccolta di opere d’arte che narrano la storia della città di Lucca, delle sue facoltose famiglie e del suo territorio. La villa era la residenza di campagna di Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430, che la volle fuori dalle antiche mura del Duecento, con il portico a loggia, sul modello delle ville patrizie venete.

Il giro delle mura-giardino del Cinquecento

Limitarsi a chiamarle mura sarebbe davvero riduttivo, perché sono anche giardini e viali sopraelevati dove camminare e andare in bicicletta, uno dei monumenti più importanti della Toscana, elemento identitario e simbolo della città, lì dà più di 500 anni a proteggerla.

La piazza dell’Anfiteatro

La piazza dell’Anfiteatro è la piazza italiana per eccellenza, una delle più fotografate al mondo. Di forma ellittica, la sua pianta è stata ricalcata sulla pianta dell’anfiteatro romano del secondo secolo dopo Cristo dall’architetto Lorenzo Nottolini. Sprovvista di grandi vie di accesso, l’ingresso nella piazza da 4 portoni garantisce l’effetto sorpresa a chi vi si affaccia per la prima volta. Oggi è uno dei luoghi di ritrovo più frequentati dei lucchesi.

A Lucca per assaggiare la cucina lucchese

Assaporare la cucina tradizionale del luogo in cui ci troviamo, aiuta senz’altro a capirne l’origine e la cultura. Tra i piatti tipici della cucina lucchese, oltre a quelli della tradizione culinaria toscana ovviamente che qui sono di casa, è giusto ricordare la Garmugia (zuppa primaverile e di antica tradizione a base di piselli, carciofi, asparagi, cipolle e fave fresche cotte insieme a pancetta, carne trita di vitellone e brodo di manzo, servita con dadolini di pane abbrustolito) e i Tordelli (tortelli di pasta fresca ripieni di carne di manzo e di maiale, pane ammorbidito in brodo, parmigiano, uova, odori), mentre tra i secondi piatti sono da assaggiare le Rovelline lucchesi (fettine di manzo impanate e fritte e poi ricotte nel sugo di pomodoro con capperi e odori. Oggi è uno dei piatti più gustosi della cucina lucchese, mentre in origine era un piatto di “recupero”: di solito si cucinava a cena con le fettine avanzate a pranzo).

Come dessert c'è l'imbarazzo della scelta tra il Buccellato (il dolce più famoso di Lucca. Può essere presentato a ciambella o a sfilatino ma il sapore non cambia. Gli ingredienti base sono farina, uova, zucchero, anice e uvetta. Ottimo inzuppato nel vino), i Necci (dolci tipici a base di farina di castagne, uova, semi di anice, uvetta cotti nei “testi”, tipiche formelle di ferro con i manici lunghi per cuocerli direttamente sul fuoco con la quale si formano crepes riempite poi con ricotta fresca) e le torte coi becchi (la cui pasta frolla della base è quella che tutte le massaie conoscono fatta di farina, tuorli d’uovo, uova intere, zucchero, burro, vaniglia, un po’ di succo d’arancia e di maraschino. La torta prende il nome dai becchi o bischeri messi giro giro).

Dove mangiare a Lucca

Peperosa

Situato nella suggestiva cornice di Piazza dell’Anfiteatro il ristorante Peperosa nasce dalla passione di Simona Del Ry, lucchese doc, ex funzionario di banca che per diversi lustri ha vissuto a Bologna, fino a quando, aiutata dal marito bolognese, ha voluto ritrovare e reinventare le proprie tradizioni nella ristorazione aprendo Peperosa, un nome che le è venuto in mente scegliendolo tra una rosa di nominativi che il marito le aveva sottoposto. In un ambiente intimo ed accogliente, elegante ma informale, arredato con materiali semplici ma moderni nel pieno rispetto della storia dell’Anfiteatro potrete gustare una cucina in continuo movimento, perché i piatti nascono dalle tradizioni ma si evolvono grazie alle diversità culturali, all’utilizzo dei migliori ingredienti del territorio e alle tecniche di cottura, che esaltano sempre più le materie prime utilizzate, i loro sapori, i loro odori.

Da Lucca a Torre del Lago, alla scoperta dei luoghi amati da Giacomo Puccini

La sala del Peperosa a Lucca

Ai fornelli Giuseppe Iavarone, chef dalla lunga esperienza nonostante la giovane età, innovatore, ma sempre nel rispetto del territorio e della tradizione, mentre la direzione della sala è affidata a Michele De Rosa, sommelier della società europea sommelier e insegnante ad aspiranti esperti conoscitori di vino. Le proposte dello chef Da Prato sono servite in sala da ragazzi e ragazze giovani, volenterosi che hanno alcune doti non semplici da trovare, ovvero gentilezza, educazione e sorriso.

Peperosa | Piazza dell'Anfiteatro 4 – 55100 Lucca | Tel 0583 082361 

Buca di Sant’Antonio

Un documento datato 4 aprile 1782, redatto per proibire l’introduzione e lo smercio nello Stato di “vini forastieri” affida ad alcuni notabili della città l’incarico di “vigilare” sulle varie osterie, tra le quali appunto la “Osteria a S. Antonio” affinché gli ordini vengano “puntualmente eseguiti”. Non solo è indubbio che si tratti dell’attuale “Buca di S. Antonio”, (“Buca” in antico toscano equivale a “taverna”, “osteria”), ma il fatto che nel 1782 venisse ancora indicata come “Osteria a S. Antonio” (cioè presso S. Antonio) fa pensare che esistesse ancor prima e cioè quando operava nello svolto tra la piazzetta dei Cocomeri e la via della Cervia l’Ospedale di S. Antonio in Poggio, quindi dal 1406 al 1610.

Da Lucca a Torre del Lago, alla scoperta dei luoghi amati da Giacomo Puccini

Buca di Sant’Antonio a Lucca

Nel corso dell’Ottocento quando, nello slargo creatosi in seguito a demolizioni tra la piazzetta dei Cocomeri e la Corte Campana, fu installata la Stazione della Posta dei cavalli, troviamo ancora la “Buca” non solo come locanda, ma anche come rimessa e stallaggio. Dopo la soppressione della Posta e fino ai giorni nostri la “Buca” ha continuato ad operare e, grazie alla attenta gestione delle famiglie Barbieri e Pacini, è rimasta uno dei locali più caratteristici di Lucca. La cucina, affidata allo chef Giuliano Pacini è una piacevole sinfonia di profumi e sapori, a base di piatti tradizionali, ai quali si unisce una valida carta dei vini, con prevalenza di quelli del territorio.

Buca di Sant’Antonio | Via della Cervia 3 – 55100 Lucca | Tel 0583.55881 

Gli Orti di via Elisa

Nel centro storico di Lucca, poco distante da Porta Elisa, a due passi da Villa Bottini, si va a pranzo (oppure a cena) a Gli Orti di via Elisa. Il prode chef è Samuele Cosentino. Lo scorso 2 giugno Samuele Cosentino è stato insignito dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell'onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Lo chef Cavaliere è abile a proporre i piatti della tradizione lucchese, sapendo approvvigionarsi, mediante ricerche costanti, dalle migliori aziende agricole dei migliori prodotti.

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Gli Orti di via Elisa

Qui le proposte variano pressoché quotidianamente a fronte dei raccolti stagionali. Il pane è fatto in casa. Ci sono anche mirate proposte di buone pizze fatte dal prode pizzaiolo Cristian. Si consiglia di cominciare con il sontuoso tagliere dei salumi avendo cura di chiedere esplicitamente il prosciutto Bazzone della Garfagnana e della Valle del Serchio, le cui origini risalgono alla fine dell’Ottocento. Eccoci ad un signature dish dello chef: la Garmugia lucchese. La Garmugia lucchese è una zuppa ricca di verdure primaverili, tra cui asparagi, carciofi, fave e piselli, arricchita da carne macinata. A seguire, non si rinuncia all’ammiccante proposta della pappa al pomodoro. Intrigante anche la proposta successiva: Tonno del Chianti. Il Tonno del Chianti è la parte più magra del maiale cotta in olio cottura per tutta la giornata, servita con Cipolla Rossa di Tropea Calabria Igp e pomodoro ciliegino confit. A chiudere, un dolce semplicemente squisito: Torta di mele, miele e formentone. Nel calice, ad accompagnare tutta la cena, il Sereno Colline Lucchesi Dop 2021 (biologico) ottenuto da Sangiovese in prevalenza e piccole quantità di uve autoctone Ciliegiolo, Colorino e Canaiolo, fatto da Villa Santo Stefano.

Gli Orti di Via Elisa | Via Elisa 17 - 55100 Lucca | Tel 0583 491241

Dove mangiare a Torre del Lago

Basilico Fresco

Il toponimo di Torre del Lago, frazione del comune di Viareggio (Lu), deriva dal fatto, che tra il secolo XV - XVI sorgeva nei pressi del bellissimo lago di Massaciuccoli una torre, la cui struttura si chiamava inizialmente “Torre Guinigi”, allo stesso modo della famosa Torre del centro storico di Lucca. Torre che successivamente venne denominata “Torre del Turco”. Torre del Lago, già conosciuta per le sue bellezze naturali, è diventata famosa nel mondo grazie a Giacomo Puccini, che qui visse nella sua villa sul Belvedere del Lago di Massaciuccoli. Il 21 dicembre 1938 il governo fascista al fine di onorare un italiano così illustre, aggiunse al nome di “Torre del Lago” quello di “Puccini”.

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Basilico Fresco a Torre del Lago

In questa accogliente località turistica si trova il ristorante “Basilico Fresco” aperto nel 2012 grazie all’appassionato impegno e alla dedizione dello chef Giacomo Pezzini, che volle rinverdire i successi di famiglia ottenuti con il ristorante “Il Pescatore”, coinvolgendo nella nuova attività la moglie Mariella, la figlia Valentina e l’amico Bruno Catalano. Immerso nel verde, “Basilico Fresco” è un locale accogliente, arredato con cura, che propone una cucina, sia marinara che terragna di qualità a base di selezionate materie prime. Il tutto accompagnato da una vasta carta di vini e birre artigianali con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Insieme alla buona tavola al Basilico Fresco non manca il divertimento, visto che sia d’estate che d’inverno vi è un ricco calendario di eventi gastronomici e musicali.

Basilico Fresco | Viale John Fitzgerald Kennedy 26/28 – 55049 Torre del Lago Puccini (Lu) | Tel 0584.359321

Chalet del Lago

Siamo su una palafitta edificata sulle sponde del minuscolo lago di Massaciuccoli. Questa palafitta è la spettacolare terrazza dello Chalet del Lago, ben noto ristorante versiliese. Paesaggio lacuale fascinoso. Altrettanto bella, struggente nelle serate di plenilunio, la vista del profilo delle vicine Alpi Apuane. Qui il maestro Puccini era di casa ed oggi il locale è luogo di incontro di musicisti ed artisti. Al suo interno, gli occhi ne vengono catturati, alcuni affreschi dei macchiaioli. Tavoli ben distanziati tra loro, servizio garbato e, laddove esplicitamente richiesto, anche veloce.

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Chalet del Lago a Torre del Lago

Memorabili i due antipasti: Gamberi grigliati e poi Polpo su vellutata di patate. Ottimo inizio!  A seguire, il Burger tonno in crosta di pistacchi, salsa di pomodoro e coroncina di patate. Lodevole la cottura, squisita la salsa, per nulla banale, tutt’altro, la pregevole coroncina di patate. Imperdibili, davvero un piccolo capolavoro, le Tagliatelline alle triglie di scoglio, pomodorini e basilico. Il sugo è talmente saporito che la scarpetta diviene obbligatoria! Non si sa dire di no ad una ghiotta pietanza suadentemente proposta: Lasagnette con gamberi & zucchine. La modalità di servizio è tale da appagare la vista ancor prima che il palato. Della serie non c’è due senza tre, ben corroborati da ottimi calici, optiamo per assaggio di un altro primo: Maltagliati con porcini e branzino. L’iniziale diffidenza scema totalmente già alla prima forchettata! A chiudere, Strudel di mele con gelato alla vaniglia. Qualora si desideri pernottare nelle immediate vicinanze, Giacomo e Patrizia, i titolari dello Chalet del Lago, dispongono anche del Sullago B&B, ubicato all'interno di una dimora storica a confine con la Villa del Maestro, Giacomo Puccini. Il restauro dell'abitazione ha permesso di ricavare due camere matrimoniali e un appartamento.

Chalet sul Lago Piazzale Belvedere - 55048 Torre del Lago Puccini (Lu) | Tel 0584 359830

Dove dormire a Lucca

Entrambi situati nel centro storico di Lucca, a pochi passi dalle principali attrazioni, il Boutique Hotel Palazzo Alexander e il The Tuscanian Hotel offrono un soggiorno d'eccezione per chi desidera un'esperienza autentica e raffinata. Valide alternative possono essere anche il Grand Universe Lucca e il Grand Universe "La Residenza".

Hotel Palazzo Alexander

Nel cuore del centro storico della città, a due passi dalla chiesa di San Michele in Foro, sorge il Boutique Hotel Palazzo Alexander. L’elegante residenza, costruita su mura risalenti all’epoca dell’Impero Romano, collegio di educande fino al 1800, è risorta dal 2000 a nuovo splendore grazie all’opera di recupero ed abbellimento, che ne ha mantenuto intatta eleganza, fascino, ed atmosfera.

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Hotel Palazzo Alexander a Lucca

Dall’accogliente hall e sala lounge, dominate da ampi soffitti con le originali travi a vista, alle camere, arredate con stile classico, il Boutique Hotel Palazzo Alexander è pensato per soddisfare ogni necessità dei suoi ospiti, grazie ad un servizio caloroso, attento e personalizzato.

Hotel Palazzo Alexander | Via Santa Giustina 48 – 55100 | Tel 0583.583571 

The Tuscanian Hotel

L'edificio del The Tuscanian Hotel risale al XVII secolo è situato proprio nel centro storico di Lucca con un affaccio delizioso su una delle strade principali della città. A disposizione degli ospiti un tipico ristorante di cucina toscana e l'affascinante lounge bar.

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The Tuscanian Hotel a Lucca

Camere eleganti e suite esclusive completano l’offerta ospitalità dove ogni dettaglio è stato progettato per creare ambienti unici in cui l'eleganza è accompagnata da un comfort di alta qualità. Le sale da bagno offrono tutti i comfort europei con vasca o doccia e un assortimento esclusivo di prodotti di cortesia.

The Tuscanian Hotel | Via Sant’Anastasio 23 – 55100 Lucca| Tel 0583.1747674 

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