mercoledì 2 ottobre 2024

Unigrà: okara, da scarto a risorsa preziosa

 

Unigrà: okara, da scarto 

a risorsa preziosa 

per l'industria alimentare

Unigrà e l'Università di Milano collaborano per trasformare l'okara, sottoprodotto della produzione di bevande vegetali, in un ingrediente ricco di nutrienti per nuovi prodotti alimentari sostenibili [...]


Unigrà, azienda leader nel settore agroalimentare e da sempre impegnata nella sostenibilità, ha avviato un importante progetto di valorizzazione dell'okara, sottoprodotto della produzione di bevande vegetali a base di soia, avena e riso, che l'azienda commercializza con il marchio OraSì. L'obiettivo del progetto, frutto della collaborazione con l'Università Statale di Milano, è trasformare questo scarto in un ingrediente ad alto valore nutrizionale, in linea con i principi dell'economia circolare.

«La nostra ambizione è dare nuova vita all'okara, trasformandolo da risorsa minore a protagonista di nuovi prodotti alimentari ricchi di fibre e proteine» ha affermato il team Ricerca e Sviluppo di Unigrà. Finora, questo sottoprodotto veniva utilizzato principalmente nella produzione di mangimi o per la generazione di energia, ma grazie a uno studio congiunto, l'okara può ora essere considerato un ingrediente prezioso per lo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili. Il progetto è stato condotto in sinergia con la professoressa Scaglia del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali (Disaa) dell'Università di Milano. La ricerca ha avuto inizio durante il corso “Uso e riciclo delle biomasse agro-alimentari” del corso di Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari, in cui Unigrà ha tenuto un seminario specifico sul riutilizzo degli scarti di produzione delle bevande vegetali.

«Lo studio ha evidenziato come l'okara possa essere impiegato per creare farine per prodotti da forno o come ingrediente in alternative vegetali alla carne» ha sottolineato il team di ricerca. Sono emerse inoltre possibilità promettenti di estrarre componenti bioattivi con proprietà antiossidanti, aprendo la strada a potenziali applicazioni nel settore degli alimenti funzionali. I risultati della ricerca, frutto di uno studio accurato e di dati sperimentali messi a disposizione da Unigrà, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Trends in Food Science and Technology, confermando l'importanza del progetto e aprendo nuove prospettive per l'industria alimentare in ottica sostenibile.

«La valorizzazione degli scarti non è solo una questione ambientale, ma anche un'opportunità di innovazione per il settore agroalimentare» ha fatto sapere Unigrà, sottolineando come l’iniziativa rientri in una strategia aziendale che punta a massimizzare l’utilizzo delle risorse, ridurre gli sprechi e minimizzare l’impatto ambientale. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti per Unigrà, che si conferma pioniere nel campo dell'economia circolare e dell'alimentazione sostenibile. L'azienda è impegnata nella creazione di prodotti ad alto valore nutrizionale con un basso impatto ambientale, dimostrando come la collaborazione tra università e imprese possa favorire innovazione e sostenibilità. In un contesto globale sempre più attento alla riduzione degli sprechi, Unigrà si distingue per il suo approccio lungimirante, contribuendo a un modello di crescita industriale rispettoso degli equilibri del pianeta e delle risorse naturali

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