lunedì 16 novembre 2020

Verso le riaperture di dicembre, la dolce prospettiva dei ristoranti

 

Verso le riaperture
 

di dicembre,
la dolce prospettiva 

dei ristoranti


I dati di diversi Paesi europei segnalano un calo della curva del contagio. Svolta possibile nell'ultima settimana di novembre. In Italia si è dimezzato l'aumento delle presenze in terapia intensiva. Se il rapporto tra positivi e tamponi scenderà al 10% e l'indice di trasmissione a 1, sotto Natale potrebbero essere rivisti i divieti per bar e locali.

Curva in discesa, luce in fondo al tunnel, fine dell’incubo: sono tutti modi di dire che abbiamo imparato a conoscere con la pandemia. Diventati familiari durante la prima ondata di coronavirus, sono tornati d’attualità adesso, concetti chiave in cui riporre le speranze di una ripartenza dopo chiusure e lockdown più o meno rigidi in tutta Europa.

Ora, appena superata la metà di novembre 2020, sembra che davvero ci sia un ridimensionamento dell’emergenza. Grazie alle restrizioni che tanto hanno penalizzato, tra gli altri, il settore della ristorazione. Che ora può confidare in una prospettiva di riapertura non più così lontana.


I ristoranti sperano in una riapertura a dicembre - Verso le riaperture di dicembre, la dolce prospettiva dei ristoranti
I ristoranti sperano in una riapertura a dicembre


Da una parte ci sono le buone notizie che si rincorrono sui vaccini: l’ultimo di Moderna efficace al 94,5%, dopo quello dell'altra azienda farmaceutica americana, la Pfizer. Ma fino a quando non ci sarà una cura sappiamo che le nostre armi per far rallentare la diffusione del contagio sono quelle delle limitazioni: stop a spostamenti superflui, giù le serrande a tante attività commerciali, coprifuoco. Questo impianto sta funzionando? A giudicare dagli ultimi dati, sì.

Aumento dei positivi: da esponenziale a lineare
Come evidenziato da Il Sole 24 Ore, la media settimanale dei nuovi casi giornalieri ogni 100mila abitanti è in frenata in diversi Paesi europei. L’aumento dei positivi è passato da una crescita esponenziale a una lineare: significa che la situazione sta tornando sotto controllo, e che se la tendenza dovesse confermarsi dovremmo arrivare a un punto di svolta durante l’ultima settimana di novembre.

Presenze in terapia intensiva: crescita dimezzata
Dai ricoveri ospedalieri emergono indicazioni significative. In Italia per esempio le presenze in terapia intensiva nella giornata di sabato 14 novembre sono aumentate del 25% rispetto al sabato precedente: si tratta della metà dell'aumento medio settimanale che era stato registrato tra il 10 ottobre e il 7 novembre. Basterà per arrivare a un dicembre più sereno e con una stretta minore?

Sappiamo che le misure dell’ultimo Dpcm scadono il 3 dicembre. Poi sono pronti a entrare in vigore altri provvedimenti. Che andranno a impattare anche sul Natale. Data tenuta in grande considerazione non solo per la tradizione, i legami familiari e i vari cenoni che dovranno essere mini, se consentiti: ma anche perché le festività di fine anno sono da sempre un volano per i consumi e i fatturati di intere categorie dipendono da questo periodo, come nel caso dei pasticceri.

Valori da monitorare: tasso di positività e indice Rt
Cosa succederà dunque nel prossimo mese? Dipende innanzitutto da due parametri, come ha ricordato il Corriere della sera: il valore dei nuovi contagiati sui tamponi effettuati, che deve scendere almeno al 10% (venerdì 13 novembre era al 16%, il giorno prima al 16,2%) e l’ormai famoso indice di trasmissione Rt, che è necessario rimanga a 1 (una persona ne infetta mediamente un’altra) o possibilmente anche meno (nella "rossa" Lombardia era oltre il 2 a fine ottobre, dopo due settimane siamo scesi sotto l'1,5). Grazie al miglioramento di questi indicatori passa il futuro del Paese, anche in termini economici, e i ristoratori ne sanno qualcosa.

È vero che secondo gli esperti non è il momento di allentare la presa, rischiando così di rovinare gli sforzi e gli effetti raggiunti fin qui. Ma le due soglie prefissate saranno raggiunte, sotto Natale potrebbero davvero essere cambiate alcune regole. Con un ritorno delle Regioni in zona gialla, coprifuoco alle 23 o alle 24 e riapertura di grandi magazzini e centri commerciali durante il weekend per dare lo slancio agli acquisti. E soprattutto eliminando alcuni divieti per bar e ristoranti. italiaatavola

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