Dimmi che turista sei
e ti dirò cosa vuoi
I viaggiatori dell’era post covid si possono raggruppare in 5 categorie in base ad obiettivi nel viaggio, possibilità di spesa e capacità digitali. Tra i must richiesti agli operatori del settore: flessibilità. Ecco come si muovono, spendono e sognano i nuovi turisti. Oltre ad alcuni consigli di mete e di hotel che rispondono alle loro esigenze
Che il Covid abbia cambiato per sempre e radicalmente il turismo, è ormai cosa nota. E per vedere il bicchiere mezzo pieno in questa faccenda è anche positivo, visto che ha dato il là ad atteggiamenti latenti, come, in primis, l’attenzione per l’ambiente e la sostenibilità e la digitalizzazione. Due “filoni” ai quali gli operatori del settore non possono più sottrarsi. Ma c’è anche un altro aspetto che è ritornato fondamentale. Quella sorta di “il cliente ha sempre ragione”, nel senso, in questo caso, che è chiara la necessità di mettere al centro dell’offerta turistica il viaggiatore con i suoi sogni, i suoi desideri, le sue necessità e, non ultime, le sue paure. Un’impresa titanica accontentare tutti? Uno “stratagemma” c’è. Perché se, ovviamente, i viaggiatori sono unici, è, comunque possibile “accumunarli” in categorie, o veri e propri archetipi in base, ad esempio, ad obiettivi nel viaggio, possibilità di spesa e capacità digitali. Così hanno fatto Google e Bain & Company che hanno tracciato il profilo di 5 viaggiatori tipo con cui gli operatori del settore si troveranno a interagire nell’era dei viaggi post-Covid.
Gold Digger (Cercatori d'oro) : viaggiatori ricchi e tecnologici
Forse, i più ambiti, almeno per un determinato settore che strizza l’occhio al lusso, potrebbero essere i Gold Digger (Cercatori d’oro). Si tratta di viaggiatori sofisticati amanti dei viaggi itineranti (+11 rispetto alla media) caratterizzati da spostamenti a lungo raggio (in aereo, +11% rispetto alla media) con un alto budget a disposizione. Oltre alle possibilità di spesa molto alte, questi viaggiatori utilizzano prevalentemente le soluzioni digitali per personalizzare le tappe. Messaggio chiaro soprattutto per il turismo italiano che sconta un ritardo nell’innovazione digitale: per intercettare questo tipo di viaggiatori è fondamentale puntare a innovazione e tecnologia.Ma non solo loro: teniamo presente, che secondo la ricerca, il 95% dei consumatori preferisce prenotare il proprio viaggio online, ma sei su dieci non sono soddisfatti dell’esperienza digitale offerta sia dalle agenzie online sia dai siti web di hotel e compagnie aeree.
I consigli di viaggio per i Gold Digger
Tra le mete che fanno al caso di questi viaggiatori alla ricerca del bello e di esperienze elitarie La Mamounia, uno dei luoghi più leggendari della città imperiale a Marrakech, da poco oggetto di un importante progetto di restyling.Altro indirizzo must Monte Carlo: tappa all’Hôtel Hermitage per assaggiare la cucina dello chef pluristellato Yannick Alléno.
Voracius Traveler (viaggiatori voraci): viaggiatori voraci che non rinunciano a nulla
Viaggiatori sempre più esigenti dunque. Soprattutto quelli definiti Voracius Traveler (viaggiatori “voraci”), che grazie alla loro rilevante capacità di spesa, non sono disposti a rinunciare a nulla (servizi, esperienza, comfort). Cosa cercano? Tutto! Avventura, sport e relax. Scelgono alberghi a 4 e 5 stelle il 9% in più rispetto alla media e prediligono l’aereo (+7% rispetto alla media). Anche per questa “categoria” l’utilizzo di strumenti digitali è una costante.I consigli di viaggio per i Voracius Traveler
Meta ideale per questi viaggiatori è senza dubbio il Lago di Garda. Un territorio dai mille volti tra sport, arte, enogastronomia, cultura e relax. Da provare un soggiorno all’Eala di Limone sul Grada.Perfetto per soddisfare le molteplici esigenze anche il Tirolo, luogo ideale per coniugare attività all’aperto, benessere, buon cibo, famiglia, pace e divertimento.
Comftrotter (viaggiatori confortevoli): viaggiatori “tranquilli” amanti dell’all-inclusive
Più “tranquilli” sono invece i Comftrotter (viaggiatori confortevoli) che cercano soluzioni all-inclusive, in particolar modo con pacchetti premium e di lusso (+16% hotel 4-5 stelle) in luoghi esotici, rilassanti e marini (+12% rispetto alla media). Per loro sia le capacità di spesa sia le capacità digitali si posizionano su un livello medio-alto.I consigli di viaggio per i Comftrotter
Dal “prenota ora e risparmia sulla vacanza” agli “speciali weekend”, dal “bed & breakfast e spiaggia” al “maremonti cycling”, Gruppo Batani ha pensato a una serie di proposte ideali per i viaggiatori che hanno bisogno di confort e relax.Per chi è pronto per l’estero gli all-inclusive firmati Marriott International.
Lazy Voyager (viaggiatori pigri): viaggiatori pigri che affittano case da raggiungere in auto
Considerati più “pigri” anche i Lazy Voyager (viaggiatori “pigri” appunto), che rappresentano la popolazione più anziana della media. Tra le loro scelte: luoghi tranquilli in cui affittare case (+7% della media), generalmente raggiungibili con l’auto (che utilizzano il 19% più della media). Il loro budget di spesa è sensibilmente più basso della media così come inferiore è la capacità di utilizzo delle soluzioni digitali.I consigli per i Lazy Voyager
Per i più pigri due destinazioni il Lago di Garda e la Sardegna con le proposte di Domina, una delle realtà turistiche più importanti del panorama italiano e internazionale.Oppure una meta di nicchia: il Lago d’Iseo dove Belvilla propone una villa con una spettacolare vista lago, giardino e piscina.
Sports Addicted (viaggiatori sportivi): i super sportivi amanti della montagna e dei campeggi
Categoria opposta gli Sports Addicted (viaggiatori sportivi) per i quali la vacanza fa rima con movimento e adrenalina. Per questo amano soprattutto la montagna (+5% rispetto alla media) e i campeggi (+4% rispetto alla media). Per intercettarli è fondamentale offrire soluzioni flessibili e a costo medio dove il fattore digitale non è così preponderante.I conigli per gli Sports Addicted
Destinazione per eccellenza degli sportivi il Trentino Alto Adige. In Val di Sole, ad esempio, si può provare lo sport acquatico del momento: l’hydrospeed.Tanti anche i percorsi, le attività e i bike-hotel ideali per gli amanti della bicicletta.
Primo obiettivo: essere flessibili e digitali
Ma al di là della categoria che fa al caso vostro, tutti gli operatori del settore devono puntare, per prima cosa, alla flessibilità. Intesa come possibilità di cancellare le proprie prenotazioni: il 62% dei viaggiatori chiede, infatti, la possibilità di cancellare almeno una settimana prima della partenza e, per questo servizio, è disposto anche a pagare un prezzo maggiore. Basti pensare che a livello globale su Google sono cresciute dell’86% nel 2021 le richieste «Holiday Refund» (rimborso della vacanza) e del 58% «no change fee» (nessuna commissione per variazione di prenotazione).Secondo obiettivo: offrire esperienze vicine
Oltre alle prenotazioni “flessibili” il 79% delle ricerche di viaggio in Italia, tra gennaio e aprile 2021, è stato orientato su destinazioni nazionali (era il 55% nel pre-Covid). Come cresce dell’8% rispetto al 2019 la ricerca di «luoghi da visitare vicino a me», a livello globale.Terzo obiettivo: sfruttare il riorno all’auto come mezzo di trasporto preferito
Così come sono cresciute le richieste per il noleggio auto (+21% nelle prime 16 settimane del 2021, rispetto al 2019) e per l’affitto di case vacanza (+6%). Trend spinto anche dallo smart working: nel 2020 in Italia un quarto dei viaggiatori ha prenotato una casa come home office.Per quanto riguarda l’auto, la spinta a prediligerla come mezzo di trasporto è naturalmente dettata dalla paura di contagio. In numeri: un viaggiatore su 3 indica l'automobile come mezzo preferito - percentuale che scende al di sotto del 30% tra i viaggiatori della generazione Z - seguito dall'aereo e dal treno, con rispettivamente circa il 30% e circa il 15%.
E una volta arrivati sul posto? Il viaggiatore europeo continua a prediligere l’uso del mezzo privato, scelto dal 37% dei consumatori. In generale, le soluzioni di Mobility as a Service - auto e scooter, ma anche la micro-mobilità (bici e monopattini) - sono preferite dal 16% dei viaggiatori, con una particolare predilezione da parte dei nativi digitali (22% sul totale), soprattutto italiani e tedeschi.
In controtendenza il Regno Unito: solo 4 utenti su 10 esprimono la volontà di utilizzare soluzioni di Mobility as a Service contro un ampio consenso nei confronti dei mezzi di trasporto pubblici tradizionali, scelti dal 40% degli intervistati.
Quarto obiettivo: puntare alla sostenibilità
Tra i motivi che spingono il viaggiatore europeo a utilizzare soluzioni di Smart Mobility spicca la sostenibilità ambientale. Altro, aspetto, come dicevamo all’inizio, che gli operatori del settore devono tenere presente perché è in aumento la richiesta di viaggi in strutture a zero impatto o impegnate nella salvaguardia ambientale e del territorio, prodotti e produzioni compresi. italiaatavola© Riproduzione riservata
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