Confindustria Alberghi
plaude il Pnrr
ma chiede
di cancellare
l'Imu
Maria Carmela Colaiacovo |
Va sottolineato però che per il settore alberghiero sono necessari interventi diretti e immediati, tanto più che dopo oltre 15 mesi di fermo, per molte strutture questa è come fosse una vera e propria fase di riapertura con tutti i relativi costi che un avvio delle attività comporta - dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Vice Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.
Per le realtà alberghiere è necessario lavorare da subito ad interventi mirati con una vera e propria road map per sostenere le imprese così duramente colpite ad uscire dalla crisi.
Le spiagge piene aiutano, ma sono moltissimi gli operatori a dover fare i conti nei loro bilanci con 15 mesi di ricavi a zero.
Il ricorso al sistema bancario è indispensabile in questa fase, ma nel rapporto con gli istituti di credito pesano anche le molte incertezze sugli aiuti che dovranno accompagnare il settore.
Sulla conversione del sostegni-bis abbiamo chiesto sin da ora l’estensione di due importanti misure “salvavita” per il comparto, il bonus affitti e la cancellazione dell’IMU. Misure fondamentali che impattano fortemente sui conti dell’impresa e che è necessario poter conoscere oggi per gestire la complessità nell’immediato futuro. Purtroppo, mentre per gli affitti troviamo tra i segnalati la nostra richiesta di estensione fino a dicembre, per l’IMU l’emendamento per cancellare anche la seconda rata alle aziende in forte perdita (-50%) non è stata inclusa.
È necessario intervenire e dare oggi le risposte che servono alle imprese del settore. Parliamo di aziende complesse, il cui equilibrio è stato duramente colpito dalla crisi. Abbiamo davanti mesi in cui la visibilità degli interventi attesi è vitale per orientare le scelte che servono a mettere e mantenere in sicurezza le nostre aziende – conclude la Vice Presidente Colaiacovo.
Per le realtà alberghiere è necessario lavorare da subito ad interventi mirati con una vera e propria road map per sostenere le imprese così duramente colpite ad uscire dalla crisi.
Le spiagge piene aiutano, ma sono moltissimi gli operatori a dover fare i conti nei loro bilanci con 15 mesi di ricavi a zero.
Il ricorso al sistema bancario è indispensabile in questa fase, ma nel rapporto con gli istituti di credito pesano anche le molte incertezze sugli aiuti che dovranno accompagnare il settore.
Sulla conversione del sostegni-bis abbiamo chiesto sin da ora l’estensione di due importanti misure “salvavita” per il comparto, il bonus affitti e la cancellazione dell’IMU. Misure fondamentali che impattano fortemente sui conti dell’impresa e che è necessario poter conoscere oggi per gestire la complessità nell’immediato futuro. Purtroppo, mentre per gli affitti troviamo tra i segnalati la nostra richiesta di estensione fino a dicembre, per l’IMU l’emendamento per cancellare anche la seconda rata alle aziende in forte perdita (-50%) non è stata inclusa.
È necessario intervenire e dare oggi le risposte che servono alle imprese del settore. Parliamo di aziende complesse, il cui equilibrio è stato duramente colpito dalla crisi. Abbiamo davanti mesi in cui la visibilità degli interventi attesi è vitale per orientare le scelte che servono a mettere e mantenere in sicurezza le nostre aziende – conclude la Vice Presidente Colaiacovo.
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