Proposta Vini (sita a Pergine Valsugana in provincia di Trento), una delle aziende leader nella commercializzazione e distribuzione di vini, spumanti, distillati e oli di alta qualità (30 dipendenti e 100 agenti che operano sull'intero territorio nazionale), amplia la propria sede logistica di Cirè di Pergine Valsugana e allarga l'orizzonte operativo in Europa. Queste le novità annunciate nei giorni scorsi dal patron Gianpaolo Girardi e dal figlio Andrea Girardi, amministratore delegato dell’azienda, in occasione della presentazione a Parma Fiere del Catalogo 2022.
Proposta Vini da trent’anni promuove prodotti lontani dalle ribalte mediatiche
Da oltre 30 anni Proposta Vini promuove i prodotti di quel vasto mondo fatto di piccoli produttori che non amano le ribalte televisive e mediatiche, ma che, viceversa operano nel rispetto e nel mantenimento delle tradizioni dei loro territori d’origine. «Il nostro obiettivo – hanno ribadito Gianpaolo Girardi e il figlio Andrea – è quello di far conoscere aziende, spesso di piccole dimensioni, che non hanno la possibilità di organizzare la parte commerciale, offrendo una capillare rete di visibilità nazionale e internazionale».
Da sinistra Gianpaolo Girardi e Andrea Girardi (foto Renato Vettorato))L’offerta vinicola
“Vini estremi”, “Vini vulcanici”, “Vini del'Angelo”; il catalogo 2022 è un vero e proprio viaggio alla scoperta del patrimonio vitivinicolo europeo e della sua ricchezza in tema di biodiversità e tutela ambientale. Racchiude al suo interno oltre 400 cantine: 250 italiane (le regioni maggiormente rappresentate sono il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Piemonte, la Toscana, la Campania) e 150 straniere. Comprende inoltre tre birrifici e 75 aziende di «Spirits». Quest'anno la guida registra 39 nuovi ingressi: 25 sono produttori stranieri e 14 italiani. L'incessante e appassionato lavoro di ricerca del team di Proposta Vini ha portato negli anni a valorizzare alcune tipologie legate al mondo vitivinicolo. Così sono nate le sezioni dedicate nello specifico ai «Vini Estremi», ai «Vini dell’Angelo», alle «Bollicine da Uve Italiane», ai «Vini delle Isole Minori», ai «Vini Franchi», ai «Vini Vulcanici», ai «Vini delle Città», ai «Vini del Vecchio Impero».
L’ultimo progetto: i vini delle abbazie italiane ed europee
I vini delle Abbazie italiane ed europee - L'ultimo progetto getta uno sguardo su un mondo che rimanda al fascino medievale. Sono i cosiddetti «vini celestiali» o «paradisiaci» che dir si voglia, prodotti dai monaci all'interno di antichi monasteri nei quali da secoli si coltiva la vite. Il progetto è nato da un'idea di Josef Schuster, viennese, uno dei massimi conoscitori del mondo vitivinicolo europeo. «Con questo nuovo progetto – ha precisato Gianpaolo Girardi – intendiamo valorizzare la storia di alcune antiche abbazie europee che in passato erano centri culturali, d’innovazione e di riferimento per le pratiche agricole e vitivinicole. Molte di queste abbazie sono ancora attive e producono il vino in proprio, trasmettono antichi saperi, custodiscono varietà di uve antiche e conoscenze che altrimenti sarebbero andate disperse». Durante il Medioevo, da Carlo Magno in poi, migliaia di abbazie sparpagliate in ogni angolo d'Europa e che comunicavano tra loro in latino, erano luoghi non solo di meditazione e di preghiera, ma anche di studio e di ricerca. Dopo la caduta dell'Impero Romano i monaci Benedettini, Cluniacensi, Cistercensi, Camaldolesi, Agostiniani, solo per citare i più famosi, hanno continuato a coltivare la vite salvaguardando così vitigni millenari altrimenti destinati all'oblio.Pensiamo soltanto al ruolo di Dom Pierre Pérignon (1638-1715) cellerario dell'Abbazia benedettina di Hautvillers, uno dei luoghi d'elezione dello Champagne.
Le abbazie più famose d’Italia per i vini
In Italia una delle abbazie più famose è l'Abbazia di Novacella con i suoi pregiati vigneti di Sylvaner, Müller Thurgau, Kerner, Riesling, Pinot Grigio, Gewürztraminer, Lagrein e Pinot Nero. Ed ancora: l'antica Abbazia di Praglia sui Colli Euganei dove i monaci da quasi mille anni producono vini bianchi, rossi e passiti oltre a liquori, tisane, infusi, olio, miele e cosmetici naturali. Vigneti "divini" e vini "celestiali" li troviamo anche a Venezia. Qui, nel cuore della città lagunare, sorge la Chiesa Convento di San Francesco della Vigna, una delle più belle chiese rinascimentali della Serenissima, opera del Sansovino e del Palladio. Deve il suo nome al fatto che in origine il luogo era coltivato a vigneto, il più esteso e fertile della Laguna. E ancora oggi all'interno del convento i frati vi producono, con la mano sapiente dell'enologo Celestino Gaspari, l'«Harmonia Mundi», un Teroldego dai tratti austeri e intriganti.
Le abbazie più famose d’Europa per i vini
Spostandoci in Europa, molte sono le abbazie che producono vino (e non solo): dalla Francia alla Grecia, dalla Spagna all'Ungheria, dalla Germania alla Slovenia. Alcune sono presenti con le loro etichette nel Catalogo 2022 di Proposta Vini. Di grande fascino il Saint Sauveur dell'Abbazia de Lérins fondata sedici secoli fa su un isolotto al largo della baia di Cannes. Qui vivono 21 monaci cistercensi secondo la Regola di Benedetto: «Ora et Labora». Pregano, studiano e vivono in maniera spartana. Fin dal Medioevo coltivano il loro vigneto con passione e dedizione. La potatura, la vendemmia, la pigiatura sono rigorosamente eseguite a mano. Tutti i loro vini esprimono l'armonia che si respira sull'isola visitando questo angolo di paradiso ad un tiro di schioppo dalla vita mondana di Cannes. Altre "chicche" presenti in catalogo: in Spagna, sul cammino di Santiago de Compostela, i vini del Monastero de Yuso San Millàn, patrimonio dell'Unesco, in Austria i vini dell'Abbazia di Altenburg fondata dai Benedettini nel 1144, in Germania i vini del monastero di Eberbach, lungo il Reno, con la botte più grande del mondo. Ed ancora: in Slovenia, in Svizzera, in Ungheria. Non ultima la Grecia con i vini prodotti dai monaci ortodossi sul Monte Athos.
Proposta Vini
Via Artigiani, 16, 38057 Pergine Valsugana TN
Tel. 0461 534795
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