venerdì 18 febbraio 2022

Addio agli antibiotici negli allevamenti di salmone norvegese

 

Addio agli antibiotici 

negli allevamenti 

di salmone norvegese

Il Norvegia aumenta la produzione del pesce dalla carne rosa e diminuisce l'uso dei medicinali. Un lungo percorso iniziato negli anni Novanta e che ora pone l'allevamento tra i fiordi come il migliore al mondo


I99 per cento del salmone norvegese di allevamento è prodotto senza antibiotici. È stato ridotto al minimo indispensabile l'uso dei medicinali negli allevamenti tra i fiordi. Lo rivela l'ultimo rapporto Norm-Vrt 2020, un rapporto annuale che presenta dati sulla resistenza e sull'uso degli antibiotici nell'allevamento e nella produzione alimentare norvegesi. È un traguardo importante e un successo dell'industria dell'acquacoltura norvegese.

Addio agli antibiotici negli allevamenti di salmone norvegese

Sono state soltanto 48 le prescrizioni di trattamento antibiotico nel 2020, pari all'1% del pesce allevato

Nel 2020, si è registrato il numero più basso di sempre - 48 in totale - di prescrizioni di trattamenti antibiotici veterinari per gli allevamenti di acquacoltura norvegesi. Questo significa che il 99% del salmone norvegese d'allevamento è stato prodotto senza alcun trattamento antibiotico. Un traguardo importante che, unito ai rigorosi controlli che la Norvegia mette da sempre in atto, i consumatori possono avere una garanzia totale che il salmone norvegese è completamente privo di antibiotici. Addio ai falsi miti, i numeri e rapporti ufficiali testimoniano l'impegno.

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L'allarme sulla salute pubblica

In occasione della Settimana di sensibilizzazione sugli antimicrobici lo scorso novembre, l'Organizzazione mondiale della sanità ha messo in evidenza la minaccia globale alla salute e allo sviluppo causata dall'uso eccessivo di antimicrobici come gli antibiotici identificando la resistenza agli antimicrobici come una delle prime dieci minacce alla salute pubblica che l'umanità deve affrontare.  

«Proprio per questo anche l'industria alimentare ha l’importante responsabilità di affrontare questo problema, anche velocemente», ha affermato Gunvar Lenhard Wie, direttore Italia del Norwegian Seafood Council. «L'industria norvegese dell'allevamento del salmone è stata la vera pioniera in questo campo - ha ripreso - Dalla metà degli anni Novanta abbiamo praticamente eliminato la necessità di antibiotici attraverso l'uso efficace dei vaccini e concentrandoci sul benessere dei pesci». 

Cresce la produzione

L'Organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto gli sforzi della Norvegia per ridurre l'uso di antibiotici nell'allevamento ittico, registrando ottimi risultati: da una parte, infatti, l’utilizzo di antibiotici è in continua diminuzione, ma dall’altra la produzione è in netto aumento. Nel 2020 nei fiordi lungo la costa norvegese sono state allevati 1,4 milioni di tonnellate di salmone. «Questo è il risultato della grande attenzione dell'industria al benessere dei pesci e alla sicurezza alimentare - ha commentato Wie - Siamo orgogliosi che l'acquacoltura norvegese sia la migliore al mondo in tema di utilizzo di antibiotici negli allevamenti animali».

Addio agli antibiotici negli allevamenti di salmone norvegese

Un impegno efficace 

«La Norvegia, molto prima delle scadenze dettate dagli enti istituzionali preposti a livello internazionale ed europeo, ha praticamente azzerato l’utilizzo di antibiotici - ha affermato Valentina Tepedino, medico veterinario, referente del gruppo di lavoro sui prodotti ittici della Società di Medicina veterinaria preventiva - Merito di un attento piano di vaccinazioni. Tant’è che oggi il ricorso agli antibiotici è sotto l’1% fortemente al di sotto rispetto alla media europea e il rapporto dell’Agenzia Europea dei Medicinali già nel 2016 ha individuato nella Norvegia un esempio di lotta efficace all’antibiotico resistenza. Insomma a mio parere l’acquacoltura norvegese è sicuramente all’avanguardia rispetto al resto del mondo perché è soggetta a numerose Autorità preposte al controllo degli aspetti ambientali, del benessere del pesce e della tutela del consumatore e, oltre a produrre ogni anno salmoni sempre più sostenibili, produce anche centinaia di ricerche e analisi utili a migliorare e continuare a innovare questo settore e a comunicarlo meglio». IAT

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