Paesaggio: un sistema da tutelare che vale
21 miliardi
Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori. Anche per questo è stata istituita il 14 marzo la Giornata nazionale del paesaggio. L'obiettivo è promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme. Sono quindi in programma decine di iniziative in tutta Italia, fra visite guidate gratuite e incontri culturali
di Tiziano Argazzi
Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Immediatamente prima del Covid il turismo culturale assieme a quello del paesaggio valevano 21 miliardi di euro. Il paesaggio italiano è quindi un sistema complesso da tutelare e valorizzare. Basti pensare che tra i 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali e paesaggi culturali.
Per questo poco più di vent’anni fa i Paesi dell'Ue, su impulso del Consiglio d’Europa, sottoscrissero una Convenzione per valorizzare il concetto di “paesaggio” e riconoscerne l’importanza per la qualità della vita delle popolazioni. E in Italia il 14 marzo è stata istituita la Giornata nazionale del paesaggio. Per l'occasione sono in programma una serie di iniziative gratuite sparse per tutta la Penisola, che vanno dalle visite guidate ai musei e ai monumenti archeologici, dalle conferenze ai laboratori culturali. Sono patrocinati dal Ministero della Cultura e si possono consultare nell'apposito sito.
Le isole Eolie
di Tiziano Argazzi
Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Immediatamente prima del Covid il turismo culturale assieme a quello del paesaggio valevano 21 miliardi di euro. Il paesaggio italiano è quindi un sistema complesso da tutelare e valorizzare. Basti pensare che tra i 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali e paesaggi culturali.
Per questo poco più di vent’anni fa i Paesi dell'Ue, su impulso del Consiglio d’Europa, sottoscrissero una Convenzione per valorizzare il concetto di “paesaggio” e riconoscerne l’importanza per la qualità della vita delle popolazioni. E in Italia il 14 marzo è stata istituita la Giornata nazionale del paesaggio. Per l'occasione sono in programma una serie di iniziative gratuite sparse per tutta la Penisola, che vanno dalle visite guidate ai musei e ai monumenti archeologici, dalle conferenze ai laboratori culturali. Sono patrocinati dal Ministero della Cultura e si possono consultare nell'apposito sito.
Le isole Eolie
Le iniziative in programma per la Giornata del Paesaggio
Nel sito internet del Ministero della Cultura, alla pagina dedicata all’iniziativa vengono via via riportati gli eventi in programma per la Giornata Nazionale del Paesaggio. Ne ricordiamo due: il 14 marzo alle 16.30 nei locali della Soprintendenza di Padova in via Aquileia è in programma un incontro con Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, per parlare di clima, paesaggio, animali e piante che costituiscono la vita segreta del bosco. Nella stessa giornata presso l’Archivio di Stato di Grosseto, a partire dalle 15,30 si parlerà delle trasformazioni del paesaggio maremmano nelle carte degli archivi grossetani.
Nel sito internet del Ministero della Cultura, alla pagina dedicata all’iniziativa vengono via via riportati gli eventi in programma per la Giornata Nazionale del Paesaggio. Ne ricordiamo due: il 14 marzo alle 16.30 nei locali della Soprintendenza di Padova in via Aquileia è in programma un incontro con Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, per parlare di clima, paesaggio, animali e piante che costituiscono la vita segreta del bosco. Nella stessa giornata presso l’Archivio di Stato di Grosseto, a partire dalle 15,30 si parlerà delle trasformazioni del paesaggio maremmano nelle carte degli archivi grossetani.
Paesaggio: un sistema complesso da tutelare e valorizzare
La Convenzione sottoscritta dagli Stati europei legata al concetto di paesaggio si è spinta a chiarire anche il termine “paesaggio”, che designa una “determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.
Dalla terminologia utilizzata emergono due elementi fondamentali, intrecciati tra loro: il primo è che il concetto di “paesaggio” non identifica qualcosa di univoco, ma una molteplicità di realtà tutte diverse caratterizzate, di volta in volta, da bellezze naturali o di interesse storico, artistico o ecologico. Per sua natura il paesaggio è un elemento dinamico il cui carattere, come ricorda la Convenzione, si modifica continuamente in connessione con le modalità e i tempi con cui variano le sue componenti, gli attori e le relazioni fra loro.
Il secondo termine riguarda il termine “percezione”, inserito per ricordare che la rappresentazione di ogni spazio di vita, paesaggio compreso, non può prescindere da una valutazione soggettiva dello stesso.
Quindi a ben vedere, il paesaggio - come ha avuto modo di osservare Conalpa, l’organizzazione no-profit per la tutela di alberi, foreste, giardini e paesaggi - è un sistema altamente complesso che si sviluppa attraverso la visione di quell’insieme di oggetti e di vedute che si alternano sul territorio.
Una realtà che in ragione della sua bellezza ed unicità è paragonabile ad uno straordinario quadro naturale da “maneggiare con cura”, fruire con attenzione e tutelare in modo assoluto in quanto elemento fortemente identitario di ogni comunità.
Il tempio di Paestum
La Convenzione sottoscritta dagli Stati europei legata al concetto di paesaggio si è spinta a chiarire anche il termine “paesaggio”, che designa una “determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.
Dalla terminologia utilizzata emergono due elementi fondamentali, intrecciati tra loro: il primo è che il concetto di “paesaggio” non identifica qualcosa di univoco, ma una molteplicità di realtà tutte diverse caratterizzate, di volta in volta, da bellezze naturali o di interesse storico, artistico o ecologico. Per sua natura il paesaggio è un elemento dinamico il cui carattere, come ricorda la Convenzione, si modifica continuamente in connessione con le modalità e i tempi con cui variano le sue componenti, gli attori e le relazioni fra loro.
Il secondo termine riguarda il termine “percezione”, inserito per ricordare che la rappresentazione di ogni spazio di vita, paesaggio compreso, non può prescindere da una valutazione soggettiva dello stesso.
Quindi a ben vedere, il paesaggio - come ha avuto modo di osservare Conalpa, l’organizzazione no-profit per la tutela di alberi, foreste, giardini e paesaggi - è un sistema altamente complesso che si sviluppa attraverso la visione di quell’insieme di oggetti e di vedute che si alternano sul territorio.
Una realtà che in ragione della sua bellezza ed unicità è paragonabile ad uno straordinario quadro naturale da “maneggiare con cura”, fruire con attenzione e tutelare in modo assoluto in quanto elemento fortemente identitario di ogni comunità.
Il tempio di Paestum
I siti Unesco in Italia: 14 fra monumenti naturali e paesaggi culturali
Dalla approvazione della Convenzione Europea sul paesaggio, di acqua ne è passata sotto i ponti, ed oggi il “paesaggio” italiano si caratterizza sempre più come un unico soggetto, in cui convivono in modo mirabile l’infinità di tesori, materiali ed immateriali - dalle aree archeologiche, ai siti Unesco; dai monumenti, ai musei; dalle bellezze naturali, alle tradizioni locali fino alle tipicità enogastronomiche – che tutto il mondo ci invidia.
L’Italia vanta un patrimonio artistico e di risorse naturali con pochi eguali al mondo: dei 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali (fra queste le Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna e le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, un sito transnazionale che comprende anche 13 faggete italiane) e paesaggi culturali quali Costiera Amalfitana; Portovenere, Cinque Terre e le Isole Palmaria, Tino e Tinetto; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; Orto Botanico di Padova; Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia; Val d’Orcia; Ville e giardini medicei in Toscana; Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato; Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Le Langhe
Dalla approvazione della Convenzione Europea sul paesaggio, di acqua ne è passata sotto i ponti, ed oggi il “paesaggio” italiano si caratterizza sempre più come un unico soggetto, in cui convivono in modo mirabile l’infinità di tesori, materiali ed immateriali - dalle aree archeologiche, ai siti Unesco; dai monumenti, ai musei; dalle bellezze naturali, alle tradizioni locali fino alle tipicità enogastronomiche – che tutto il mondo ci invidia.
L’Italia vanta un patrimonio artistico e di risorse naturali con pochi eguali al mondo: dei 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali (fra queste le Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna e le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, un sito transnazionale che comprende anche 13 faggete italiane) e paesaggi culturali quali Costiera Amalfitana; Portovenere, Cinque Terre e le Isole Palmaria, Tino e Tinetto; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; Orto Botanico di Padova; Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia; Val d’Orcia; Ville e giardini medicei in Toscana; Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato; Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Le Langhe
Il paesaggio: tra stupore e bellezza
Il diritto al paesaggio ed alle bellezze naturali è uno dei principi sanciti dalla Costituzione che all’articolo 9 stabilisce che la Repubblica tutela “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico” e protegge “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Il paesaggio infatti è “cultura” e come tale deve essere, valorizzato, protetto e preservato. Per rimarcarne l’importanza, nel 2016 l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oggi Ministero della Cultura, istituì la Giornata nazionale del Paesaggio da celebrarsi il 14 marzo di ciascun anno. L’obiettivo era e rimane quello di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifici eventi organizzati in musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, uffici e istituti del Ministero della Cultura oppure promossi da Associazioni ed Enti esterni sull’intero territorio nazionale.
Portovenere
Il diritto al paesaggio ed alle bellezze naturali è uno dei principi sanciti dalla Costituzione che all’articolo 9 stabilisce che la Repubblica tutela “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico” e protegge “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Il paesaggio infatti è “cultura” e come tale deve essere, valorizzato, protetto e preservato. Per rimarcarne l’importanza, nel 2016 l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oggi Ministero della Cultura, istituì la Giornata nazionale del Paesaggio da celebrarsi il 14 marzo di ciascun anno. L’obiettivo era e rimane quello di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifici eventi organizzati in musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, uffici e istituti del Ministero della Cultura oppure promossi da Associazioni ed Enti esterni sull’intero territorio nazionale.
Portovenere
Il Premio nazionale del Paesaggio
Con lo stesso decreto è stato anche istituito il Premio nazionale del Paesaggio assegnato con cadenza biennale a quei progetti rivolti al perseguimento di obiettivi virtuosi quali, a titolo di esempio, la riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, storico artistici, materiali e immateriali; la riqualificazione e valorizzazione degli usi e dei paesaggi rurali tradizionali e l’attuazione di forme di turismo sostenibile, secondo i principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo.
Nel passato biennio il premio è andato al progetto: “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” presentato dalla “Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo”. La Val d’Astino è al centro del territorio comunale di Bergamo, a pochi minuti a piedi dalla città, e ne custodisce storia e biodiversità.
Con lo stesso decreto è stato anche istituito il Premio nazionale del Paesaggio assegnato con cadenza biennale a quei progetti rivolti al perseguimento di obiettivi virtuosi quali, a titolo di esempio, la riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, storico artistici, materiali e immateriali; la riqualificazione e valorizzazione degli usi e dei paesaggi rurali tradizionali e l’attuazione di forme di turismo sostenibile, secondo i principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo.
Nel passato biennio il premio è andato al progetto: “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” presentato dalla “Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo”. La Val d’Astino è al centro del territorio comunale di Bergamo, a pochi minuti a piedi dalla città, e ne custodisce storia e biodiversità.
Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori. Anche per questo è stata istituita il 14 marzo la Giornata nazionale del paesaggio. L'obiettivo è promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme. Sono quindi in programma decine di iniziative in tutta Italia, fra visite guidate gratuite e incontri culturali
Lo straordinario paesaggio italiano da sempre emoziona e ispira milioni di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Immediatamente prima del Covid il turismo culturale assieme a quello del paesaggio valevano 21 miliardi di euro. Il paesaggio italiano è quindi un sistema complesso da tutelare e valorizzare. Basti pensare che tra i 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali e paesaggi culturali.
Per questo poco più di vent’anni fa i Paesi dell'Ue, su impulso del Consiglio d’Europa, sottoscrissero una Convenzione per valorizzare il concetto di “paesaggio” e riconoscerne l’importanza per la qualità della vita delle popolazioni. E in Italia il 14 marzo è stata istituita la Giornata nazionale del paesaggio. Per l'occasione sono in programma una serie di iniziative gratuite sparse per tutta la Penisola, che vanno dalle visite guidate ai musei e ai monumenti archeologici, dalle conferenze ai laboratori culturali. Sono patrocinati dal Ministero della Cultura e si possono consultare nell'apposito sito.
Le isole Eolie
Le iniziative in programma per la Giornata del Paesaggio
Nel sito internet del Ministero della Cultura, alla pagina dedicata all’iniziativa vengono via via riportati gli eventi in programma per la Giornata Nazionale del Paesaggio. Ne ricordiamo due: il 14 marzo alle 16.30 nei locali della Soprintendenza di Padova in via Aquileia è in programma un incontro con Daniele Zovi, scrittore e divulgatore, per parlare di clima, paesaggio, animali e piante che costituiscono la vita segreta del bosco. Nella stessa giornata presso l’Archivio di Stato di Grosseto, a partire dalle 15,30 si parlerà delle trasformazioni del paesaggio maremmano nelle carte degli archivi grossetani.
Paesaggio: un sistema complesso da tutelare e valorizzare
La Convenzione sottoscritta dagli Stati europei legata al concetto di paesaggio si è spinta a chiarire anche il termine “paesaggio”, che designa una “determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.
Dalla terminologia utilizzata emergono due elementi fondamentali, intrecciati tra loro: il primo è che il concetto di “paesaggio” non identifica qualcosa di univoco, ma una molteplicità di realtà tutte diverse caratterizzate, di volta in volta, da bellezze naturali o di interesse storico, artistico o ecologico. Per sua natura il paesaggio è un elemento dinamico il cui carattere, come ricorda la Convenzione, si modifica continuamente in connessione con le modalità e i tempi con cui variano le sue componenti, gli attori e le relazioni fra loro.
Il secondo termine riguarda il termine “percezione”, inserito per ricordare che la rappresentazione di ogni spazio di vita, paesaggio compreso, non può prescindere da una valutazione soggettiva dello stesso.
Quindi a ben vedere, il paesaggio - come ha avuto modo di osservare Conalpa, l’organizzazione no-profit per la tutela di alberi, foreste, giardini e paesaggi - è un sistema altamente complesso che si sviluppa attraverso la visione di quell’insieme di oggetti e di vedute che si alternano sul territorio.
Una realtà che in ragione della sua bellezza ed unicità è paragonabile ad uno straordinario quadro naturale da “maneggiare con cura”, fruire con attenzione e tutelare in modo assoluto in quanto elemento fortemente identitario di ogni comunità.
Il tempio di Paestum
I siti Unesco in Italia: 14 fra monumenti naturali e paesaggi culturali
Dalla approvazione della Convenzione Europea sul paesaggio, di acqua ne è passata sotto i ponti, ed oggi il “paesaggio” italiano si caratterizza sempre più come un unico soggetto, in cui convivono in modo mirabile l’infinità di tesori, materiali ed immateriali - dalle aree archeologiche, ai siti Unesco; dai monumenti, ai musei; dalle bellezze naturali, alle tradizioni locali fino alle tipicità enogastronomiche – che tutto il mondo ci invidia.
L’Italia vanta un patrimonio artistico e di risorse naturali con pochi eguali al mondo: dei 59 siti italiani Patrimonio dell’Umanità Unesco, 14 sono monumenti naturali (fra queste le Isole Eolie, Monte San Giorgio, Dolomiti, Monte Etna e le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, un sito transnazionale che comprende anche 13 faggete italiane) e paesaggi culturali quali Costiera Amalfitana; Portovenere, Cinque Terre e le Isole Palmaria, Tino e Tinetto; Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula; Orto Botanico di Padova; Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia; Val d’Orcia; Ville e giardini medicei in Toscana; Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero e Monferrato; Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Le Langhe
Il paesaggio: tra stupore e bellezza
Il diritto al paesaggio ed alle bellezze naturali è uno dei principi sanciti dalla Costituzione che all’articolo 9 stabilisce che la Repubblica tutela “il paesaggio e il patrimonio storico e artistico” e protegge “l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
Il paesaggio infatti è “cultura” e come tale deve essere, valorizzato, protetto e preservato. Per rimarcarne l’importanza, nel 2016 l’allora Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oggi Ministero della Cultura, istituì la Giornata nazionale del Paesaggio da celebrarsi il 14 marzo di ciascun anno. L’obiettivo era e rimane quello di promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifici eventi organizzati in musei, siti archeologici, biblioteche, archivi, uffici e istituti del Ministero della Cultura oppure promossi da Associazioni ed Enti esterni sull’intero territorio nazionale.
Portovenere
Il Premio nazionale del Paesaggio
Con lo stesso decreto è stato anche istituito il Premio nazionale del Paesaggio assegnato con cadenza biennale a quei progetti rivolti al perseguimento di obiettivi virtuosi quali, a titolo di esempio, la riqualificazione e valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, storico artistici, materiali e immateriali; la riqualificazione e valorizzazione degli usi e dei paesaggi rurali tradizionali e l’attuazione di forme di turismo sostenibile, secondo i principi del Codice Mondiale di Etica del Turismo.
Nel passato biennio il premio è andato al progetto: “La biodiversità dentro la città: la Val d’Astino di Bergamo” presentato dalla “Congregazione della Misericordia Maggiore di Bergamo”. La Val d’Astino è al centro del territorio comunale di Bergamo, a pochi minuti a piedi dalla città, e ne custodisce storia e biodiversità.
Nessun commento:
Posta un commento