Celiachia,
la ricerca
fa progressi
Fondamentale
a diagnosi
precoce
La celiachia è una patologia che interessa un gran numero di individui.
Molte persone ci convivono con grande disagio e disappunto. Proprio per questo, le ricerche in questo ambito sono sempre in corso.Fortunatamente gli esperti che desiderano trovare migliori opzioni e trattamenti per i celiaci ancora non si sono dati per vinti. La ricerca sta facendo passi da gigante proprio per trovare una soluzione a questa fastidiosa patologia. Grazie a uno studio approfondito, sono venuti a galla dei “nuovi” responsabili, ossia dei fattori in grado di provocare celiachia. Di cosa si tratta? Lo studio è stato presentato al Convegno nazionale sulla biopsia intestinale e ha permesso di dimostrare che alcuni virus sono in grado di attivare la patologia nei soggetti predisposti. Ma andiamo ad analizzare qualche dettaglio e informazione in più.
Come già saprete, la celiachia è quella malattia in cui le difese immunitarie reagiscono in modo particolare dopo l’assunzione della proteina presente nel grano. Quando questa entra nell’organismo, si attivano delle reazioni immunitarie non indifferenti che causano diversi sintomi. A lungo andare, tra l’altro, questa condizione può causare notevoli danni alle pareti dell’intestino. Questo è il motivo per cui, per tutti i celiaci, viene prevista un’alimentazione completamente gluten free.
A questo proposito, è utile considerare il risultato dello studio presentato al Convegno sulla biopsia intestinale, che ha proposto numerose informazioni da non sottovalutare. Da questa interessante ricerca è emersa soprattutto la questione della somiglianza tra un determinato virus e il glutine. In pratica sono simili tra loro e gli studiosi hanno dimostrato che entrambi vanno a potenziare le difese immunitarie e quindi a contribuire ad innescare la celiachia nei soggetti predisposti.
Questo risultato è stato molto apprezzato dalle associazioni del settore: oltre a sviluppare sempre nuove conoscenze nei confronti della malattia, esso comporterà anche lo sviluppo di nuove tecniche che potrebbero aiutare a prevenire la celiachia.
Durante la giornata mondiale dedicata alla patologia di cui stiamo parlando, l’Associazione italiana celiachia ha fatto sapere che ci sono ancora molti casi non accertati. Perciò, chiunque abbia un dubbio sul proprio stato di salute e sospetti di questa condizione dovrà rivolgersi a un medico competente per ottenere una corretta diagnosi. Ma purtroppo esiste anche un’altra realtà che riguarda tutti quei pazienti che eseguono gli esami: per ricevere i risultati, i tempi di attesa sono sempre più lunghi.
La questione è quindi abbastanza preoccupante a 360 gradi, soprattutto per le diagnosi dei piccoli, che dovrebbe essere a dir poco precoce, al fine di consentire al paziente una crescita e uno sviluppo regolari. L’Associazione stessa sottolinea l’importanza della repentina diagnosi e, infine, consiglia ai genitori di informarsi adeguatamente, proprio perché la mancata informazione (e la conseguente diagnosi) può portare a serie complicazioni per i bambini (come stanchezza cronica, ritardo nello sviluppo e perdita di peso). Perciò, darsi da fare in tempo è davvero essenziale!
di Tiziana Colombo
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