In un McDonald's di Washington, una donna afroamericana sbuffa mentre paga oltre venti dollari per una borsa di carta piena di crocchette di pollo, cheeseburger e patatine fritte. Ma tra pochi giorni spenderà di meno. La società dei Golden Arches, in collaborazione con la Coca Cola, ha infatti introdotto un menu da 5 dollari per riportare i clienti a mangiare burger and fries. Basti pensare che negli Stati Uniti, il calo dei clienti nei fast food è evidente: secondo The Conference Board, chi guadagna meno di 50mila dollari l'anno ha messo la riduzione di pasti al fast food al primo posto per contenere le spese famigliari. Il 25% ha già ridotto le uscite, e nei prossimi sei mesi quasi la metà eliminerà le cene fuori.
Il McDonald‘s ha introdotto un menu da 5$ per aiutare le famiglie meno agiateNon solo hamburger, anche i kebab colpiti
dall'inflazione (vedi la Germania)
Il problema, però, non riguarda solo hamburger e patatine fritte. In Germania, ad esempio, il simbolo della crisi è il kebab. Il "panino" è passato dai 4 euro agli 8 o 9 in due anni, tanto che il partito di sinistra Die Linke ha proposto al Bundestag un tetto massimo di 4,90 euro. Costo dell'operazione? Quattro miliardi. Ma non è tutto. Sì, perché Oltre al tetto massimo, la "Dönerpreisbremse" include anche un sistema di voucher da distribuire ai giovani meno abbienti per consentire loro di acquistare il kebab a un "prezzo politico" di 2,90 euro.
Il kebab, un simbolo della multiculturalità della Germania
Una proposta che ha acceso i riflettori sul ruolo del kebab nella società tedesca. Da semplice pasto da asporto, si è trasformato in un simbolo dell'identità multiculturale del paese, frutto dell'immigrazione turca degli anni Sessanta. Solo a Berlino, infatti, se ne consumano 400mila al giorno, e diversi milioni in tutta la nazione.
Ma qual è la sua storia? Come si produce? Le sue origini risalgono al Medio Oriente, dove la carne veniva cucinata su spiedi verticali fin dall'epoca medievale. La sua diffusione in Europa è legata, come detto poc'anzi, all'immigrazione turca degli anni Sessanta, in particolare in Germania, dove il Döner è diventato un vero e proprio fenomeno culturale.
Merito anche della sua preparazione semplice: carne di agnello, montone, pollo o vitello viene tagliata a fettine sottili e infilzata su uno spiedo rotante. La cottura avviene davanti a una fonte di calore, facendo sciogliere leggermente la parte interna della carne mentre la parte esterna si rosola creando una crosta dorata. Dopodiché viene tipicamente servito all'interno di un panino pita o piadina, accompagnato da verdure fresche come lattuga, pomodoro, cipolla e salsa. A seconda dei gusti, si possono aggiungere salse diverse come yogurt, hummus, harissa, ketchup o maionese.
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