Il Consiglio dei Ministri ha approvato la legge di bilancio per il 2026, destinando circa 18 miliardi ai vari settori del tessuto economico italiano. Tra le misure inserite, anche quelle a favore del comparto alimentare, agricolo e della pesca. Analizziamole nel dettaglio.

Rifinanziamento della Carta “Dedicata a te” per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità
Saranno assegnati 500 milioni di euro per gli anni 2026 e 2027 a favore dei cittadini con un Isee ridotto (non superiore a 15mila euro) per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. Nel prossimo biennio, la dotazione della carta “dedicata a te” viene quindi incrementata per la cifra tonda di un miliardo. Con la decretazione ministeriale sarà definito il dettaglio sulle modalità di ripartizione degli aiuti, oltre che i termini e le modalità di erogazione.
Proroga anche per il 2026 dell’agevolazione
Irpef sui redditi dominicali e agrari
È prevista la proroga per il 2026 del regime di agevolazione Irpef dei redditi dominicali e agrari dichiarati dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, con gli stessi scaglioni del biennio 2024-2025. In particolare, è confermato il modello secondo cui i redditi concorrono, considerati congiuntamente, alla formazione dell’importo totale di utili nelle seguenti percentuali:
a) fino a 10.000 euro per lo zero per cento;
b) oltre 10.000 euro e fino a 15.000 euro, al 50 per cento;
c) oltre 15.000 euro, al 100 per cento.
10 milioni annui per la battaglia sulla sicurezza alimentare degli Istituti zooprofilattici
A partire dall’anno prossimo è incrementata di 10 milioni la quota per il funzionamento degli Istituti zooprofilattici sperimentali. La finalità è quella di garantire ossigeno per affrontare le sempre più ricorrenti emergenze in tema di sicurezza alimentare e della sanità animale oltre che l’aumento del costo dei servizi.

Sostegno al made in Italy e internazionalizzazione delle imprese
Dal 2026, viene istituito un fondo di 35 milioni di euro per il sostegno alle esportazioni e all’internazionalizzazione delle aziende italiane. Con questo intervento si intende promuovere il made in Italy all’estero e le iniziative di valorizzazione in diversi campi. Sempre nella medesima direzione e con focus sull’imprenditoria, vengono poi destinati altri 100 milioni di euro per il prossimo triennio e ulteriori 100 milioni per il solo 2026.
Credito d’Imposta per chi investe in agricoltura e pesca
Un’altra novità riguarda l’introduzione di un credito d’imposta del 40% per le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura che investono in nuovi beni strumentali, sia materiali che immateriali. Il credito d’imposta è previsto per le spese effettuate dal 1° gennaio 2026 fino al 31 dicembre 2026, o fino al 30 giugno 2027, a condizione che l’ordine venga accettato entro il 31 dicembre 2026 e che sia stato versato almeno il 20% dell’ammontare previsto per l’acquisto.

Nella dialettica tra le parti, mentre i componenti Pd della commissione agricoltura alla Camera lamentano tagli e risorse insufficienti e il M5S denuncia un record di povertà assoluta, Luca De Carlo (FDI), Presidente della Commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato, esprime soddisfazione per la manovra, specie per la parte che mette in sicurezza i conti pubblici. E aggiunge: «per troppi anni siamo stati l'Italietta, non considerata e derisa sul piano internazionale. Oggi abbiamo lo spread ai minimi storici, gli indicatori economici ci premiano».
Le associazioni di categoria, come Confagricoltura, nelle diramazioni informative a livello regionale, richiamano soluzioni che aiutino a reperire personale, continuare il processo di innovazione tecnologica, abbattere i costi energetici. Cia - Agricoltori italiani rinnova l’appello al Governo affinché vengano adottate misure concrete e tempestive per stimolare la ripresa dei consumi alimentari. Nel frattempo, il direttivo dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, tra segnali positivi e criticità, chiede un incontro al Ministro

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