San Casciano
aiuta i ristoratori
Sconto di 4 mesi
sulla Tari
Il Comune fiorentino ha scelto di assecondare le richieste della ristorazione locale consentendo di non pagare la tassa sui rifiuti relative al lockdown e di derogare fino a fine anno le scadenze del 16 settembre.
Le attività che non sono riuscite a pagare la Tari alla scadenza del 16 settembre lo potranno fare, senza penale, entro la fine dell'anno. Nessun aumento, inoltre, per il 2020. Anzi, saranno scalati dall'importo della tassa sui rifiuti i quattro mesi di chiusura delle imprese a causa del lockdown deciso dal Governo, per uno sconto complessivo di circa il 30 per cento.
Questa la decisione del Comune di San Casciano Val di Pesa (Fi) dopo le proteste dei ristoratori aderenti all'associazione Ristoratori Toscana. «Dopo la nostra denuncia dei rincari sulla bolletta della Tari - spiega il coordinatore di San Casciano Val di Pesa, Andrea Gandolfo - il Comune ci ha convocati e ci ha annunciato queste importanti novità, una boccata di ossigeno in un momento molto difficile, con i ristoranti della zona che hanno perso mediamente il 50% di fatturato sul 2019». L'annuncio durante l'incontro di giovedì scorso, al quale sono intervenuti sindaco e assessore al bilancio e, per i Ristoratori Toscana, il direttore regionale Simone Giannerini, la vicedirettrice regionale Antonella Guerri, il coordinatore dell'associazione per la provincia di Arezzo Leo Antonio, la coordinatrice del Valdarno Cristina Tagliamento e il coordinatore di San Casciano Val di Pesa Gandolfo.
«Siamo soddisfatti. È il risultato ottenuto grazie alla nostra battaglia. Finalmente le istituzioni si sono messe nei panni delle imprese e hanno capito - sottolinea il presidente di Ristoratori Toscana, Pasquale Naccari - che era impossibile sopportare questi costi in un anno come questo. Ci auguriamo adesso che l'iniziativa intrapresa dal Comune di San Casciano venga presa a modello dalle amministrazioni di tutta la Toscana». italiaatavola
San Casciano in val di Pesa
Questa la decisione del Comune di San Casciano Val di Pesa (Fi) dopo le proteste dei ristoratori aderenti all'associazione Ristoratori Toscana. «Dopo la nostra denuncia dei rincari sulla bolletta della Tari - spiega il coordinatore di San Casciano Val di Pesa, Andrea Gandolfo - il Comune ci ha convocati e ci ha annunciato queste importanti novità, una boccata di ossigeno in un momento molto difficile, con i ristoranti della zona che hanno perso mediamente il 50% di fatturato sul 2019». L'annuncio durante l'incontro di giovedì scorso, al quale sono intervenuti sindaco e assessore al bilancio e, per i Ristoratori Toscana, il direttore regionale Simone Giannerini, la vicedirettrice regionale Antonella Guerri, il coordinatore dell'associazione per la provincia di Arezzo Leo Antonio, la coordinatrice del Valdarno Cristina Tagliamento e il coordinatore di San Casciano Val di Pesa Gandolfo.
«Siamo soddisfatti. È il risultato ottenuto grazie alla nostra battaglia. Finalmente le istituzioni si sono messe nei panni delle imprese e hanno capito - sottolinea il presidente di Ristoratori Toscana, Pasquale Naccari - che era impossibile sopportare questi costi in un anno come questo. Ci auguriamo adesso che l'iniziativa intrapresa dal Comune di San Casciano venga presa a modello dalle amministrazioni di tutta la Toscana». italiaatavola
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