Torino, carne giapponese Wagyu al posto
della storica Curletti
Nel locale di corso Moncalieri 47 arriva il Giappone a sostituire la storica macelleria che è stata aperta dal 1911 al 2015. Un cambio di passo che rispetta il passato e si propone come offerta di prestigio.
Ci sono cambia di guardia che non piacciono perché spesso a rimetterci è il made in Italy e cambi di guardia che invece lasciano solo un velo di nostalgia, ma fanno anche ben sperare per un’offerta nuova che subentra rispettando il passato. È il caso del passaggio di consegne tra la storica macelleria Curletti di Torino e Japs!. Già dal nome si comprende che a lasciare il locale di corso Moncalieri 47 è un’attività tipicamente italiana, aperta nel 1911 e chiusa nel 2015; così come si comprende che la nuova proposta che sorgerà qui italiana non è.
C’è aria di Giappone, ma non si parla di sushi bensì di carne Wagyu, razza “Japanese black” riconosciuta in tutto il mondo come tra le più pregiate. Dunque una sorta di continuità con il passato, nel prodotto di punta e nell’arredo scelto dall’insegna in lamine d’oro al bancone di marmo.
A comando della brigata di cucina, Alin Neacsu che prepara la carne come nigiri o tataki, come tacos a base di alga nori o, ancora, come burger. I fornelli si sono già accesi e il successo di clienti è stato immediato in una zona a forte vocazione gastronomica negli ultimi tempi.
40 i coperti, una decina i dipendenti, zero i tavoli perché protagonista è il bancone dietro alla vetrina. Ci si siede in quella che una volta era la latteria. italiaatavola
La proposta di Japs!
C’è aria di Giappone, ma non si parla di sushi bensì di carne Wagyu, razza “Japanese black” riconosciuta in tutto il mondo come tra le più pregiate. Dunque una sorta di continuità con il passato, nel prodotto di punta e nell’arredo scelto dall’insegna in lamine d’oro al bancone di marmo.
A comando della brigata di cucina, Alin Neacsu che prepara la carne come nigiri o tataki, come tacos a base di alga nori o, ancora, come burger. I fornelli si sono già accesi e il successo di clienti è stato immediato in una zona a forte vocazione gastronomica negli ultimi tempi.
40 i coperti, una decina i dipendenti, zero i tavoli perché protagonista è il bancone dietro alla vetrina. Ci si siede in quella che una volta era la latteria. italiaatavola
© Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento