Crescono i prezzi dell'alimentare.
Così l'inflazione
torna positiva
A gennaio si stima che l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,7% su base mensile e dello 0,4% su base annua (da -0,2% di dicembre). Lo rileva l'Istat sulla base dei dati definitivi precisando che la stima preliminare era +0,2%.
L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici. L'inflazione acquisita per il 2021 è +0,6% per l'indice generale e a +0,3% per la componente di fondo. «Dopo 8 mesi di variazioni negative dei prezzi al consumo su base annua - sottolinea l'Istat - l'inflazione torna positiva». Nel mese i prezzi del carrello della spesa (beni alimentari, per la cura della casa e della persona) decelerano su base tendenziale da +0,6% a +0,4% (picco nella frutta, +3%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto attenuano la loro flessione da -0,3% a -0,1%.
Il commento della Gdo
«Dopo mesi di deflazione dovuta alla bassa domanda, è positivo il ritorno di un segno più davanti all’indice dei prezzi. A parte il dato contingente, ora c’è bisogno di politiche per l’espansione stabile dei consumi. Nelle indagini del nostro Ufficio Studi emerge che solo il 21% degli italiani prevede nel 2021 di spendere più del 2019. E non bastano iniziative a bassa intensità come la lotteria degli scontrini», ha commentato Marco Pedroni, Presidente di Ancc-Coop (l’Associazione nazionale delle Cooperative di Consumatori-Coop) oltre che di Coop Italia.
«La perdurante riduzione della spesa delle famiglie italiane racconta delle loro difficoltà e pone al nuovo Governo l'urgenza di intervenire con misure adeguate alla promozione dei consumi di uguale impellenza rispetto alla gestione della pandemia. Nella rete vendita di Coop, nella prima settimana di avvio della Lotteria degli scontrini, hanno presentato alla cassa il codice lotteria quasi 400 mila soci e consumatori Coop, pari a quasi il 6% del totale degli scontrini e al 12% dei pagamenti elettronici effettuati. Non bastano iniziative meritorie, ma a bassa intensità come questa. Servono impulsi consistenti e perciò crediamo che il sostegno del Governo debba essere anche indirizzato a un cambiamento strutturale dei modelli di consumo, in un'ottica di maggiore sostenibilità ambientale e sociale, ad esempio abbattendo l'Iva sui beni e sui servizi con queste caratteristiche», ha concluso Pedroni.
Coldiretti: prezzi carburanti impattano sulla filiera
«Sul piano congiunturale, a incidere è anche l’andamento dei prezzi energetici per effetto delle quotazioni del petrolio che impatta anche sul costo di benzina e gasolio in un Paese come l’Italia dove l'85% dei trasporti commerciali - ha sottolineato la Coldiretti - avviene per strada. L’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione». A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.
Una situazione che favorisce le speculazioni nei campi dove molti prodotti, dagli agrumi ai carciofi, vengono sottopagati agli agricoltori in controtendenza agli aumenti sugli scaffali. Di fronte a una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un «patto etico di filiera per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio»,ha concluso Coldiretti che nel frattempo è impegnata nel lancio della campagna #mangiaitaliano. italiaatavola
L'aumento congiunturale dell'indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici. L'inflazione acquisita per il 2021 è +0,6% per l'indice generale e a +0,3% per la componente di fondo. «Dopo 8 mesi di variazioni negative dei prezzi al consumo su base annua - sottolinea l'Istat - l'inflazione torna positiva». Nel mese i prezzi del carrello della spesa (beni alimentari, per la cura della casa e della persona) decelerano su base tendenziale da +0,6% a +0,4% (picco nella frutta, +3%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto attenuano la loro flessione da -0,3% a -0,1%.
Il commento della Gdo
«Dopo mesi di deflazione dovuta alla bassa domanda, è positivo il ritorno di un segno più davanti all’indice dei prezzi. A parte il dato contingente, ora c’è bisogno di politiche per l’espansione stabile dei consumi. Nelle indagini del nostro Ufficio Studi emerge che solo il 21% degli italiani prevede nel 2021 di spendere più del 2019. E non bastano iniziative a bassa intensità come la lotteria degli scontrini», ha commentato Marco Pedroni, Presidente di Ancc-Coop (l’Associazione nazionale delle Cooperative di Consumatori-Coop) oltre che di Coop Italia.
«La perdurante riduzione della spesa delle famiglie italiane racconta delle loro difficoltà e pone al nuovo Governo l'urgenza di intervenire con misure adeguate alla promozione dei consumi di uguale impellenza rispetto alla gestione della pandemia. Nella rete vendita di Coop, nella prima settimana di avvio della Lotteria degli scontrini, hanno presentato alla cassa il codice lotteria quasi 400 mila soci e consumatori Coop, pari a quasi il 6% del totale degli scontrini e al 12% dei pagamenti elettronici effettuati. Non bastano iniziative meritorie, ma a bassa intensità come questa. Servono impulsi consistenti e perciò crediamo che il sostegno del Governo debba essere anche indirizzato a un cambiamento strutturale dei modelli di consumo, in un'ottica di maggiore sostenibilità ambientale e sociale, ad esempio abbattendo l'Iva sui beni e sui servizi con queste caratteristiche», ha concluso Pedroni.
Coldiretti: prezzi carburanti impattano sulla filiera
«Sul piano congiunturale, a incidere è anche l’andamento dei prezzi energetici per effetto delle quotazioni del petrolio che impatta anche sul costo di benzina e gasolio in un Paese come l’Italia dove l'85% dei trasporti commerciali - ha sottolineato la Coldiretti - avviene per strada. L’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione». A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.
Una situazione che favorisce le speculazioni nei campi dove molti prodotti, dagli agrumi ai carciofi, vengono sottopagati agli agricoltori in controtendenza agli aumenti sugli scaffali. Di fronte a una emergenza senza precedenti serve responsabilità con un «patto etico di filiera per garantire una adeguata remunerazione dei prodotti agricoli e privilegiare nella distribuzione il Made in Italy a tutela dell’economia, dell’occupazione e del territorio»,ha concluso Coldiretti che nel frattempo è impegnata nel lancio della campagna #mangiaitaliano. italiaatavola
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