Olio d'oliva, al via
il progetto Oleum.
Stop alle frodi
Soluzioni innovative per garantire la qualità e l'autenticità dell'olio d'oliva e combattere i tentativi di frode, dalle miscelazioni illegali ai "finti extravergine":
è questo il risultato del lavoro portato avanti nell'ambito di Oleum, progetto europeo coordinato da Tullia Gallina Toschi del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Università di Bologna. I risultati saranno presentato oggi e domani con un conferenza online.
Il progetto è stato finanziato con 5 milioni di euro nell'ambito del programma Horizon 2020 e ha coinvolto 21 partner internazionali, provenienti da 15 Paesi europei ed extra-europei. Nel corso di un lavoro durato quattro anni, Oleum ha messo a punto soluzioni innovative e perfezionato tecniche già esistenti. In questo modo sarà possibile controllare che la qualità dell'olio d'oliva sia coerente con quanto dichiarato dai produttori, smascherando così alterazioni e miscelazioni illegali, e controllandone l'origine geografica.
Il lavoro del consorzio di Oleum ha inoltre permesso di creare l'Oleum Network, una rete che connette a livello internazionale il patrimonio di conoscenze e di strumenti per l'analisi e l'autenticazione degli oli d'oliva. Il progetto ha dato vita anche all'Oleum Databank, un database digitale che contiene tutti i dati ottenuti nel corso dei quattro anni di lavoro del consorzio Oleum. Viene ricordato che si stima che le frodi alimentari e i casi di contraffazione a livello globale generino ogni anno un giro d'affari da 30 miliardi di dollari. italiaatavola
Per maggiori informazioni: www.oleumproject.eu
è questo il risultato del lavoro portato avanti nell'ambito di Oleum, progetto europeo coordinato da Tullia Gallina Toschi del Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Università di Bologna. I risultati saranno presentato oggi e domani con un conferenza online.
Il progetto Oleum ha coinvolto 21 partner provenienti da 15 Paesi
Il progetto è stato finanziato con 5 milioni di euro nell'ambito del programma Horizon 2020 e ha coinvolto 21 partner internazionali, provenienti da 15 Paesi europei ed extra-europei. Nel corso di un lavoro durato quattro anni, Oleum ha messo a punto soluzioni innovative e perfezionato tecniche già esistenti. In questo modo sarà possibile controllare che la qualità dell'olio d'oliva sia coerente con quanto dichiarato dai produttori, smascherando così alterazioni e miscelazioni illegali, e controllandone l'origine geografica.
Il lavoro del consorzio di Oleum ha inoltre permesso di creare l'Oleum Network, una rete che connette a livello internazionale il patrimonio di conoscenze e di strumenti per l'analisi e l'autenticazione degli oli d'oliva. Il progetto ha dato vita anche all'Oleum Databank, un database digitale che contiene tutti i dati ottenuti nel corso dei quattro anni di lavoro del consorzio Oleum. Viene ricordato che si stima che le frodi alimentari e i casi di contraffazione a livello globale generino ogni anno un giro d'affari da 30 miliardi di dollari. italiaatavola
Per maggiori informazioni: www.oleumproject.eu
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