Viaggio tra i borghi d'Italia: Asolo,
la città dai cento
orizzonti
La chiamava così Carducci, la cittadina trevigiana. Qui storia e cultura si intrecciano insieme alla tradizione gastronomica tipicamente veneta, oltre naturalmente al Prosecco Docg
Asolo è un borgo... semplicemente straordinario. Placidamente adagiato nella Marca trevigiana, è ricolmo di bellezze storico-artistiche e naturalistiche, fa parte dei “Borghi più belli d’Italia” e delle “Città dell’Olio” e si fregia della certificazione di “CittaSlow”. Il piccolo centro dei Veneti antichi divenne importante Municipium romano del I sec. a. C. ricordato da Plinio il Vecchio. La presenza dell’uomo è però segnalata fin dalla preistoria in ragione della posizione favorevole e della gradevolezza del clima. Il nome sembra derivi da “Asylum”, che significa asilo, rifugio. Sicuramente gli abitanti della zona si rifugiavano sui colli asolani nei momenti di difficoltà. Quello del “rifugio” è rimasto uno dei suoi tratti caratteristici, la cifra identitaria che ancora oggi si perpetua in quanti, anche fuggevolmente, vi si avvicinano.
Buen retiro di famosi artisti e letterati
La sua straordinaria bellezza fece innamorare artisti, viaggiatori ed intellettuali di ogni epoca. È anche stato luogo di ispirazione di poeti e letterati di prim’ordine. Fra questi, l’umanista Pietro Bembo, lo scultore Antonio Canova, il poeta inglese Robert Browning, l’architetto Carlo Scarpa, il compositore Gian Francesco Malipiero ed il pittore Marius Pictor. Giosuè Carducci ne parlò nelle sue opere, definendola la “Città dei cento orizzonti”, Eleonora Duse, la “divina” che qui trascorse gli anni della seconda giovinezza, disse: «Amo Asolo perché è bello e tranquillo, paesetto di merletti e poesie».
Freya Madeleine Stark, scrittrice britannica ed instancabile viaggiatrice, scrisse “non potresti vedere altra cosa più bella di Asolo ora… d’inverno, coperte di neve abbagliante, queste colline ci si avvicinano; ma in primavera assumono questo colore pallido e lontano, e diventano remote e intime come sogni”. Anche Caterina Cornaro, regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia, apprezzò a tal punto Asolo che decise di trasferirsi assieme alla sua corte nel locale maniero, situato nella parte più elevata del centro storico, che ancora oggi è conosciuto come “Castello della regina”.
La cittadina ha un centro storico ben conservato, arricchito da un significativo patrimonio materiale e immateriale ed è caratterizzata da un territorio unico, morbido e frizzante, in cui la natura si rinnova ad ogni stagione senza mai smettere di stupire. Ogni visita consente di conciliare il gusto per la storia e la cultura con i piaceri della tavola. Nelle osterie, nei ristoranti, nei caffè e nelle enoteche che si affacciano sui caratteristi portici, si possono gustare piatti preparati con i migliori prodotti locali e legati alla tradizione culinaria veneta, come i “cicchetti”, gli sfiziosi antipasti veneziani, accompagnati da un buon calice di Prosecco Asolo Superiore Docg.
Camminando in tutta tranquillità nel cuore del borgo si riesce ad assaporarne la bellezza fatta di piazze, di teatri, di palazzi, di chiese che custodiscono preziose opere d’arte ed anche di paesaggi straordinari. La passeggiata può iniziare dalla principale Piazza Garibaldi dove si trova la Fontana Maggiore da cui sgorga, ancora oggi, l’acqua dell’acquedotto romano sotterraneo “Le Bot” che alimentava le antiche terme. La piazza è circondata dal Duomo, dal Palazzo della Ragione ora Museo Civico, il cuore storico artistico della cittadina, con la magnifica loggia affrescata (all’interno si trovano una sezione archeologica ed una pinacoteca), da Villa Scotti e dalla casa gotica all’angolo.
Sono anche numerosi i piccoli locali dove fermarsi a gustare le tante specialità enogastronomiche proposte dalla cucina locale. Salendo per via Collegio - fino all’ex convento dei Santi Pietro e Paolo ed a Porta Colmarion - si arriva agevolmente alla Rocca, simbolo indiscusso della cittadina. Collocata sulla sommità del Monte Ricco si presenta come una solida fortificazione militare, edificata tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Dai vari camminamenti si può godere di un panorama mozzafiato che spazia dalle vette feltrine, alle Dolomiti, al Piave ed alla Laguna di Venezia.
Tornati in centro, si può visitare il Castello di Caterina Cornaro, altro simbolo del paesaggio asolano, al cui interno si trova il Teatro dedicato ad Eleonora Duse. Nel cortile ci sono uno spazio verde utilizzato per gli eventi estivi e la Torre Civica, dalla cui cima si gode uno straordinario panorama sul borgo e sulla pianura circostante. Proseguendo per via Canova si raggiunge Casa Duse, l’Albergo Villa Cipriani, le case anseatiche, la deliziosa chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria, il giardino di Villa Filippin, il Fresco di Villa Contarini e la casa longobarda con la caratteristica facciata in pietra tufacea. Sul percorso si incontra anche la Chiesa ed il convento di Sant’Anna con il vicino omonimo cimitero, dove sono sepolte due delle indimenticabili donne asolane, Eleonora Duse e Freya Stark.
Alla scoperta di percorsi naturalistici
Con un po’ di tempo a disposizione si può arrivare al percorso naturalistico dei Foresti e seguire le indicazioni per il Maglio di Pagnano, una antica officina fabbrile con il maglio ancora funzionante, poi inoltrarsi per il sentiero adiacente al torrente Muson, risalire per via Riformati, percorrere un breve tratto del sentiero delle Due Rocche (quelle di Asolo e di Cornuda) ed infine incamminarsi per il percorso didattico - naturalistico “BoscAsolo”.
Altre escursioni molto interessanti riguardano le trincee della prima guerra mondiale, da poco riattate, in località Forabosco e Colle di San Martino e corredate da pannelli illustrativi. Dal Colle di San Martino si può far ritorno ad Asolo percorrendo l’omonima strada soleggiata e circondata da ulivi; al bivio posto appena fuori le mura si può scegliere di percorrere il Foresto Vecchio, antica via di accesso al borgo, ammirando Villa Zen e un albero secolare, un castagno - “el castagner” - recentemente inserito nell’archivio degli alberi monumentali d’Italia.
Buona cucina e prodotti tipici
I profumi che arrivano da ristoranti, trattorie ed osterie che si affacciano su portici e piazze del centro invitano ad una sosta gustosa per assaggiare le tante specialità della cucina asolana, semplice e genuina, legata alle stagioni ed alle antiche tradizioni culinarie venete. Per tali motivi non si può lasciare il borgo senza assaggiare alcune delle sue tante tipicità enogastronomiche: dalle sarde in saor ai bigoli in salsa,dal musetto alla soppressa trevigiana, dallo spiedo all’oca del Mondragon, dal “lengual” (un cotechino che contiene al suo interno la
lingua salmistrata del maiale) al “Figalét co l’uéta” (una salsiccia di fegato e uvetta); dalle zuppe di funghi alla pasta e fagioli per arrivare al radicchio di Treviso e di Castelfranco Veneto, alla zucca ed agli asparagi bianchi di Bassano.
Da non dimenticare i prodotti di malga, il miele del Grappa e la patata di Pagnano un ortaggio autoctono, biologico e saporito che deve le sue peculiarità al terreno in cui cresce, il più possibile naturale e privo di qualsiasi trattamento chimico. Tra le eccellenze culinarie di Asolo ci sono anche primi piatti, succulenti e legati alla tradizione a base di riso e pasta. Altro protagonista della cucina asolana è il pesce: apprezzati i piatti a base di anguilla, stoccafisso, storione, trota, sarda e capasanta.
Molto rinomati anche l’olio extravergine di oliva “Veneto del Grappa” una Dop prodotta nella fascia collinare pedemontana delle province di Vicenza e Treviso, i vini autoctoni quali la Recantina e l’ottimo Asolo Prosecco Superiore Docg. Il borgo è anche ricompreso nell’area di
produzione dei vini Doc “Montello e Colli Asolani”. Nel centro di Asolo è pure possibile trovare il pane cotto a legna e nei vari negozietti c’è
l’imbarazzo della scelta tra salumi locali, vini, grappe, oli, confetture e dolci deliziosi.
Ogni anno ad agosto con la manifestazione “Calici di stelle”, si celebrano con degustazioni e assaggi i migliori vini del territorio ed i prodotti locali tipici. Nell’arco dell’anno la cittadina diventa il palcoscenico di importanti eventi dedicati alla musica, al teatro ed alla fotografia. C’è anche un mercatino dell’antiquariato e del collezionismo che si svolge ogni seconda domenica del mese e, dalla primavera all’autunno sono anche in programma diverse feste e sagre paesane per celebrare nel migliore dei modi alcuni dei tanti prodotti tipici.
Tutte queste iniziative ne fanno la meta ideale anche per una gita domenicale, per concedersi una “full immersion” nella città dei “cento orizzonti” e nel contempo incontrare i piaceri della tavola, sulla scia dei profumi invitanti dei tanti prodotti che danno vita alla sua interessante enogastronomia.
Buen retiro di famosi artisti e letterati
La sua straordinaria bellezza fece innamorare artisti, viaggiatori ed intellettuali di ogni epoca. È anche stato luogo di ispirazione di poeti e letterati di prim’ordine. Fra questi, l’umanista Pietro Bembo, lo scultore Antonio Canova, il poeta inglese Robert Browning, l’architetto Carlo Scarpa, il compositore Gian Francesco Malipiero ed il pittore Marius Pictor. Giosuè Carducci ne parlò nelle sue opere, definendola la “Città dei cento orizzonti”, Eleonora Duse, la “divina” che qui trascorse gli anni della seconda giovinezza, disse: «Amo Asolo perché è bello e tranquillo, paesetto di merletti e poesie».
Freya Madeleine Stark, scrittrice britannica ed instancabile viaggiatrice, scrisse “non potresti vedere altra cosa più bella di Asolo ora… d’inverno, coperte di neve abbagliante, queste colline ci si avvicinano; ma in primavera assumono questo colore pallido e lontano, e diventano remote e intime come sogni”. Anche Caterina Cornaro, regina di Cipro, Gerusalemme e Armenia, apprezzò a tal punto Asolo che decise di trasferirsi assieme alla sua corte nel locale maniero, situato nella parte più elevata del centro storico, che ancora oggi è conosciuto come “Castello della regina”.
La Torre Civica - foto: Luciano Vettorato
Cittadina slow e del buon vivereLa cittadina ha un centro storico ben conservato, arricchito da un significativo patrimonio materiale e immateriale ed è caratterizzata da un territorio unico, morbido e frizzante, in cui la natura si rinnova ad ogni stagione senza mai smettere di stupire. Ogni visita consente di conciliare il gusto per la storia e la cultura con i piaceri della tavola. Nelle osterie, nei ristoranti, nei caffè e nelle enoteche che si affacciano sui caratteristi portici, si possono gustare piatti preparati con i migliori prodotti locali e legati alla tradizione culinaria veneta, come i “cicchetti”, gli sfiziosi antipasti veneziani, accompagnati da un buon calice di Prosecco Asolo Superiore Docg.
Camminando in tutta tranquillità nel cuore del borgo si riesce ad assaporarne la bellezza fatta di piazze, di teatri, di palazzi, di chiese che custodiscono preziose opere d’arte ed anche di paesaggi straordinari. La passeggiata può iniziare dalla principale Piazza Garibaldi dove si trova la Fontana Maggiore da cui sgorga, ancora oggi, l’acqua dell’acquedotto romano sotterraneo “Le Bot” che alimentava le antiche terme. La piazza è circondata dal Duomo, dal Palazzo della Ragione ora Museo Civico, il cuore storico artistico della cittadina, con la magnifica loggia affrescata (all’interno si trovano una sezione archeologica ed una pinacoteca), da Villa Scotti e dalla casa gotica all’angolo.
Sono anche numerosi i piccoli locali dove fermarsi a gustare le tante specialità enogastronomiche proposte dalla cucina locale. Salendo per via Collegio - fino all’ex convento dei Santi Pietro e Paolo ed a Porta Colmarion - si arriva agevolmente alla Rocca, simbolo indiscusso della cittadina. Collocata sulla sommità del Monte Ricco si presenta come una solida fortificazione militare, edificata tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Dai vari camminamenti si può godere di un panorama mozzafiato che spazia dalle vette feltrine, alle Dolomiti, al Piave ed alla Laguna di Venezia.
Tornati in centro, si può visitare il Castello di Caterina Cornaro, altro simbolo del paesaggio asolano, al cui interno si trova il Teatro dedicato ad Eleonora Duse. Nel cortile ci sono uno spazio verde utilizzato per gli eventi estivi e la Torre Civica, dalla cui cima si gode uno straordinario panorama sul borgo e sulla pianura circostante. Proseguendo per via Canova si raggiunge Casa Duse, l’Albergo Villa Cipriani, le case anseatiche, la deliziosa chiesetta di Santa Caterina d’Alessandria, il giardino di Villa Filippin, il Fresco di Villa Contarini e la casa longobarda con la caratteristica facciata in pietra tufacea. Sul percorso si incontra anche la Chiesa ed il convento di Sant’Anna con il vicino omonimo cimitero, dove sono sepolte due delle indimenticabili donne asolane, Eleonora Duse e Freya Stark.
Alla scoperta di percorsi naturalistici
Con un po’ di tempo a disposizione si può arrivare al percorso naturalistico dei Foresti e seguire le indicazioni per il Maglio di Pagnano, una antica officina fabbrile con il maglio ancora funzionante, poi inoltrarsi per il sentiero adiacente al torrente Muson, risalire per via Riformati, percorrere un breve tratto del sentiero delle Due Rocche (quelle di Asolo e di Cornuda) ed infine incamminarsi per il percorso didattico - naturalistico “BoscAsolo”.
Altre escursioni molto interessanti riguardano le trincee della prima guerra mondiale, da poco riattate, in località Forabosco e Colle di San Martino e corredate da pannelli illustrativi. Dal Colle di San Martino si può far ritorno ad Asolo percorrendo l’omonima strada soleggiata e circondata da ulivi; al bivio posto appena fuori le mura si può scegliere di percorrere il Foresto Vecchio, antica via di accesso al borgo, ammirando Villa Zen e un albero secolare, un castagno - “el castagner” - recentemente inserito nell’archivio degli alberi monumentali d’Italia.
Osteria in via Browning
Buona cucina e prodotti tipici
I profumi che arrivano da ristoranti, trattorie ed osterie che si affacciano su portici e piazze del centro invitano ad una sosta gustosa per assaggiare le tante specialità della cucina asolana, semplice e genuina, legata alle stagioni ed alle antiche tradizioni culinarie venete. Per tali motivi non si può lasciare il borgo senza assaggiare alcune delle sue tante tipicità enogastronomiche: dalle sarde in saor ai bigoli in salsa,dal musetto alla soppressa trevigiana, dallo spiedo all’oca del Mondragon, dal “lengual” (un cotechino che contiene al suo interno la
lingua salmistrata del maiale) al “Figalét co l’uéta” (una salsiccia di fegato e uvetta); dalle zuppe di funghi alla pasta e fagioli per arrivare al radicchio di Treviso e di Castelfranco Veneto, alla zucca ed agli asparagi bianchi di Bassano.
Da non dimenticare i prodotti di malga, il miele del Grappa e la patata di Pagnano un ortaggio autoctono, biologico e saporito che deve le sue peculiarità al terreno in cui cresce, il più possibile naturale e privo di qualsiasi trattamento chimico. Tra le eccellenze culinarie di Asolo ci sono anche primi piatti, succulenti e legati alla tradizione a base di riso e pasta. Altro protagonista della cucina asolana è il pesce: apprezzati i piatti a base di anguilla, stoccafisso, storione, trota, sarda e capasanta.
I vigneti rivolti alla Rocca
Molto rinomati anche l’olio extravergine di oliva “Veneto del Grappa” una Dop prodotta nella fascia collinare pedemontana delle province di Vicenza e Treviso, i vini autoctoni quali la Recantina e l’ottimo Asolo Prosecco Superiore Docg. Il borgo è anche ricompreso nell’area di
produzione dei vini Doc “Montello e Colli Asolani”. Nel centro di Asolo è pure possibile trovare il pane cotto a legna e nei vari negozietti c’è
l’imbarazzo della scelta tra salumi locali, vini, grappe, oli, confetture e dolci deliziosi.
Ogni anno ad agosto con la manifestazione “Calici di stelle”, si celebrano con degustazioni e assaggi i migliori vini del territorio ed i prodotti locali tipici. Nell’arco dell’anno la cittadina diventa il palcoscenico di importanti eventi dedicati alla musica, al teatro ed alla fotografia. C’è anche un mercatino dell’antiquariato e del collezionismo che si svolge ogni seconda domenica del mese e, dalla primavera all’autunno sono anche in programma diverse feste e sagre paesane per celebrare nel migliore dei modi alcuni dei tanti prodotti tipici.
Tutte queste iniziative ne fanno la meta ideale anche per una gita domenicale, per concedersi una “full immersion” nella città dei “cento orizzonti” e nel contempo incontrare i piaceri della tavola, sulla scia dei profumi invitanti dei tanti prodotti che danno vita alla sua interessante enogastronomia.
di Tiziano Argazzi
Per informazioni: www.asolo.it
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